due

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@needcrytical cazzata, ora che mi hai seguito posso scriverti in chat e tormentarti ancora di più *occhiolino*
@needcrtytical parlando seriamente, grazie davvero fra, non hai idea di quanto tu sia importante, mi hai salvata

"Giusto per informazione, quanti messaggi gli hai già mandato, solo oggi?" Clarissa roteò gli occhi all'indietro, spiando il telefono di Ava da dietro la sua spalla. La ragazza spense subito lo schermo, nascondendolo dalle grinfie della sua amica. "Una trentina, credo" alzò le spalle, infilando l'apparecchio nella tasca della giacca. "Sei una stalker pazza" la prese in giro Stefano, aprendo con una leggera la spinta davanti a lui. Era sabato, l'ultimo giorno di scuola, significava che quella sera avrebbero bevuto fino a stare male e la domenica l'avrebbero passata nel letto con il post sbornia, fregandosene del compito di fisica di lunedì.

@needcrtytical i miei amici credono sia una stalker
@needcrtytical secondo me, semplicemente sei troppo importante per me e ci tengo a fartelo sapere
@needcrtytical e per questo sono disposta a tutto
@needcrtytical okay, forse un pochino stalker lo so
@needcrtytical pochino così 👌🏻

"Ava, basta!" La rimproverò la sua amica. "Metti via quell'aggeggio che sta entrando la Buzzi, muoviti piccola stalker" scherzò, Ava alzò gli occhi al cielo e con un piccolo sbuffo nascose il telefono nel sottobanco. "Finiscila di chiamarmi così" rimproverò. Dario, spuntò da dietro, sedendosi al banco a fianco a Stefano. Si beccò un rimprovero dalla professoressa per il ritardo, per poi sedersi con i suoi amici. "Abbiamo già iniziato a prendere per il culo Ava? Sono solo le 8 e un quarto" si aggiunse alla presa in giro. "Sai com'è amico, è un lavoro a tempo pieno" lo spalleggiò l'altro, si batterono un cinque, soddisfatti. Ava intanto, alzava per l'ennesima volta gli occhi al cielo, mormorando un vi odio, prima di girarsi, perché la lezione stava iniziando.

@needcrtytical stasera io e i miei amici usciamo, non so ancora dove
@needcrtytical ma so che c'è da festeggiare (il fatto che tu mi abbia seguita)
@needcrtytical quindi berrò finché il mio corpo avrà spazio!!
@needcrtytical ps. Non mi hai ancora risposto, secondo te sono una stalker?

"Invece di scrivere a quel tipo, perché non rispondi alle domande?" Sbuffò il suo amico, ricevendo un pugno sul braccio. "Che volete?" Alzò le spalle, indifferente. "Ti va bene andare all' OPHELIA stasera?" Quello era il nome di una delle discoteche più popolari tra i ragazzi della loro scuola, peccato che fosse riservata ai maggiorenni. "Mi andrebbe anche bene, se solo potessi entrare" gli ricordò. "Ci conosciamo da cinque anni e ancora non sai che il mio compleanno è a novembre?" Lo rimproverò, con un velo di ironia nella voce. "Lo so, fidati, non fai altro che lamentartene" Stefano le riservò una scherzosa gomitata nel fianco. "Ma Dario conosce qualcuno, quindi se ti va bene andiamo lì!" Annuì, scuotendo le spalle, non le importava granché in quale discoteca o pub o vicoletto andassero, l'importante era che ci fosse alcol a sufficienza.

@needcrtytical alla fine andiamo al' OPHELIA
@needcrtytical Non so se lo conosci
@needcrtytical ora me ne torno a casa, devo farmi bella!

Ava sbuffò, all'ennesimo vestito provato e che, a suo dire, le stava malissimo. Stava perdendo la pazienza, quando Clarissa spalancò la piccola porta in legno di camera sua, già pronta. Era bellissima, come al solito. "Come sei entrata in casa mia?" Ava le puntò una ciabatta contro, come si trattasse di un ladro. "Mi ha fatto entrare tua madre, metti giù quell'arma, karate kid" La prese in giro, facendola sbuffare. "Fra quindici minuti Stefano passa a prenderci qui e tu ancora non sei pronta?" Si lamentò, pretendendo posto sul suo letto, per riposare i piedi da quella trappola mortale, chiamata tacchi, che aveva deciso di indossare. "Non so cosa mettere, aiutami!"

@needcrtytical stiamo andando!
@needcrtytical mi sono vestita così, alla fine

@needcrtytical stiamo andando!@needcrtytical mi sono vestita così, alla fine

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@needcrtytical ti piace??

Ava passò la serata a bere e divertirsi con i suoi amici. Ballarono fino a che i piedi non sembrarono essere sul punto ti staccarsi dalle caviglie. Nonostante fosse minorenne, ancora per poco, riuscì ad entrare e bere come se non ci fosse un domani. A fine nottata, erano le 3 passate, nella macchina di Stefano si respirava odore d'alcol e sudore, l'unico sobrio era, appunto, il loro autista. Ava, per la seconda volta, urlò quando vide il suo telefono.

@crytical_mc dimmi che non hai bevuto troppo
@crytical_mc no, non credo tu sia una stalker
@crytical_mc ps. Sei bellissima

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