When it all started

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24 maggio 2021

Annalisa's pov

<<Raspino?>>richiamo il mio migliore amico mentre è impegnato a rispondere a un messaggiodi sua madre. Ci troviamo, ovviamente, sul letto di camera mia e siamo nelmomento di "riposo pre-studio meritato", così lo chiamiamo. Il campionato èfinito da qualche settimana e lui si trova in piena sessione mentre io sonopiena di studio per l'esame di maturità, ebbene sì, se tutto andrà bene potròlasciare quelle maledette quattro mura dello Spallanzani, ormai il mio peggiorincubo. Non che vada male a scuola, sia chiaro, anzi. Il mio peggior incubo stanelle persone che popolano quelle quattro mura. Ad ogni angolo puoi trovare: ochette che urlano, ragazzi che si credono fighi ma in realtà sono quasi 10 anni che bazzicano nell'istituto... beh, potrete immaginare che non mi sono divertita molto in questi cinque anni, per fortuna da due anni a questa parte ho Raspino al mio fianco.

<<Mh?>> mi chiede alzando appena lo sguardo dal telefono.

<<No, niente... stavo ripensando che sono proprio fortunata ad averti incontrato... mi hai letteralmente salvato la vita>> dico sorridendo e arrossendo appena.

<<Nali... me l'hai già detto diecimila volte che mi sei grata>> mi risponde ridendo <<Poi lo sai, anche io non lo volevo ammettere ma avevo un infinito bisogno di una persona come te nella mia vita>> conclude scrollandosi nelle spalle e arrossendo appena anche lui.

Gli lascio un bacio sulla guancia e lo abbraccio di slancio facendolo sobbalzare per lo spavento ma ricambia l'abbraccio e passiamo così mezz'ora ricordando il nostro primo incontro.

*inizio flashback*

14 aprile 2019

<<Buonasera Luciana>> salutai la commessa della biblioteca in cui andavo tutti i pomeriggi per studiare in santa pace lontano dagli strilli delle mie sorelle.

<<Ciao cara!>> mi disse lei con il suo solito sorriso contagioso.

Mi sedetti ad uno degli enormi tavoli presenti all'interno della biblioteca ed iniziai a sfogliare distrattamente il libro di anatomia non trovando minimamente ispirazione per la ricerca sulla sudorazione, ammetto mi facesse un po' schifo l'argomento ma sono dettagli. Decisi quindi di andare a curiosare negli scaffali dedicati all'anatomia sperando di trovare qualcosa di interessante.

Non appena trovai lo scaffale che cercavo, un ragazzo abbastanza bassino ma dalla bellezza disarmante mi si avvicinò e si sporse sulle punte dei piedi per prendere un libro: "L'organo più esteso del corpo" recitava la copertina. Lì per lì non ci diedi peso ma quando constatai che nessun altro libro parlasse dello stesso argomento, pensai che quel libro doveva essere mio, questione di vita o di morte.

Velocemente mi diressi al tavolo dove vidi il ragazzo seduto e gli rivolsi la parola: <<Scusa?>> chiesi timidamente.

Il ragazzo puntò i suoi occhi nei miei e il mio cuore perse un battito <<Ciao?>> disse non capendo il motivo della mia visita.

<<Ehm... avrei bisogno di quel libro>> dissi indicandolo.

<<Mi dispiace ma ne ho assolutamente bisogno, devo fare una ricerca importantissima per domani>> constatò il castano alzando le spalle.

<<Sono nella tua stessa situazione>> dissi cercando di convincerlo.

<<Che argomento?>> mi chiese fingendosi interessato.

<<La sudorazione>> risposi sbuffando.

<<Anche io!>> esclamò <<Direi che non ci sono alternative, dovremmo lavorare sullo stesso libro>> continuò con un sorrisetto sghembo in volto.

<<Mi sa che sia l'unica soluzione>> dissi andando a prendere zaino e computer per poi sedermi al suo fianco.

<<Comunque... siccome dobbiamo passare un pomeriggio insieme, mi sembra giusto presentarmi. Piacere Giacomo>> disse porgendomi la mano.

Gliela afferrai e potei sentire quanto era calda mentre io stavo gelando <<Annalisa>> risposi a voce bassa.

Lui mi sorrise e così iniziammo a produrre le nostre ricerche.

Tra una frase e l'altra ci ritrovavamo a fare battutine altamente stupide e iniziammo a conoscerci. Era un lavoro che in poco più di due ore avrei benissimo potuto fare, ma ci misi ben cinque ore per colpa di quel Giacomo.

<<Annalisa?>> mi richiamò <<Io ho finito, tu a che punto sei?>> mi chiese.

<<Ho finito>> dissi mettendo la firma nell'ultima slide del PowerPoint.

<<Vuoi un passaggio a casa?>> mi chiese timidamente.

<<Ma no, dai, prendo l'autobus. Non voglio essere d'impiccio>>

<<Ma che d'impiccio, se te lo chiedo è perché mi fa piacere>> rispose <<Dai metti via che ti accompagno a casa>>

E così accettai e mi feci portare a casa, mentre a stento non mi addormentavo cullata dalla sua guida delicata.

Quando scesi dall'auto ovviamente non mancarono i commentini delle mie sorelle che stavano indubbiamente spionandomi dalla finestra.

Salutai Giacomo con la mano ma, prima di entrare in casa, mi richiamò e mi chiese il numero di cellulare, cosa che mi lasciò alquanto spiazzata.

*fine flashback*

<<Terra chiama Annalisa>> dice Giacomo sventolandomi una mano davanti al viso.

<<Sì, ci sono, scusa. Mi ero un po' persa nei ricordi>> rispondo.

<<Eh. Ho notato. Cosa dici? Andiamo a studiare?>> mi chiede per poi alzarsi con i gomiti sul letto stiracchiandosi appena.

<<Mh, mh>> rispondo in segno di affermazione e così ci alziamo e iniziamo a studiare come se non ci fosse un domani.

D'altronde siamo sempre quei due ragazzini di due anni fa, che se anche potevano studiare in due ore, ce ne mettono sei, e infondo ci piace così.

zona autrice

Ciao a tutti e benvenuti nel primo capitolo di "L'amore tra un libro e un calcio d'angolo".

Per chi ancora non mi conoscesse, sono Asia, l'autrice di "12:32p.m || a Matteo Pessina story" e "Wherever I go || a Federico Chiesa story". Ho deciso di iniziare questa storia sul piccolo Raspino, come lo chiama la nostra Annalisa, perché avevo questa idea che mi balenava in testa da tempo e perché non metterla per iscritto proprio su Giacomo?

Detto questo spero che come primo capitolo vi sia piaciuto. Ancora benvenuti e a presto, molto presto. Un bacio, Asia💜

L'amore tra un libro e un calcio d'angolo || a Giacomo Raspadori storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora