L'amore tra un libro e un calcio d'angolo || a Giacomo Raspadori story

Olimpico

Annalisa's pov

Se anche provaste a chiedermi cos'è successo oggi pomeriggio, probabilmente non saprei spiegarvelo, è tutto molto incasinato. L'unica cosa che riesco a dire con chiarezza è il fatto che da un momento all'altro mi sono ritrovata con le labbra appiccicate a quelle di Gianluca. Il perché, il come, il quando, non li so. So solo che non mi è dispiaciuto affatto, ma non appena ci siamo staccati, il mio pensiero era rivolto, come sempre, a Giacomo, a quando glielo dirò e soprattutto a come la prenderà. Ok, è il mio migliore amico ma non sono obbligata a dirglielo subito, no?

Detto questo, ci ritroviamo nell'auto di Gianluca in direzione Stadio Olimpico. Indosso ovviamente la maglia con il numero 22 sulle spalle mentre il mio accompagnatore è vestito in modo semplicissimo: una maglietta nera e un paio di jeans chiari, ma sta comunque bene. Se devo essere sincera, oltre Giacomo e la mia prima cotta memorabile, Gianluca è uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto. Il corpo ricoperto di tatuaggi gli dà quell'aria da duro che alla fin fine non è, e questo suo lato incuriosisce molto.

In circa tre quarti d'ora, arriviamo allo stadio ed è inutile dire che rimango a bocca aperta di fronte alla sua maestosità. Vedendomi imbambolata davanti all'insegna dello stadio, il romano mi prende la mano e mi trascina, senza alcun problema, verso gli ingressi per la tribuna dove Giacomo ci ha procurato i biglietti.

Dopo aver passato tutti i controlli e aver trovato i nostri posti, scendiamo all'altezza delle balaustre e attendiamo che gli azzurri scendano in campo per il riscaldamento, d'altronde è questione di pochi minuti, sono già le 20.

Ed eccoli che entrano, carichi come non mai per affrontare la prima partita di questo percorso che si spera essere più lungo possibile. Non appena iniziano a fare qualche passaggio per riscaldarsi, i miei occhi si puntano sulla figura del più piccolo in campo, il mio Giacomo.

<<Eccolo>> dico a Gianluca indicando il mio migliore amico e lui in risposta annuisce e mi avvolge un braccio attorno alle spalle come per proteggermi da non so chi o cosa.

<<Non mi piacciono i ragazzi che hai affianco>> si giustifica facendomi un occhiolino, probabilmente ha capito che questo suo gesto mi ha lasciata un attimo interdetta.

Mentre faccio una foto a me e Gianluca con lo stadio come sfondo, lo speaker inizia a parlare dando qualche dato sulla partita.

<<Tra i vip presenti all'Olimpico questa sera, possiamo trovare anche l'attaccante Gianluca Scamacca in compagnia di Annalisa, la migliore amica del numero 22 della nazionale italiana, Giacomo Raspadori>> e improvvisamente veniamo inquadrati e mostrati sul grande schermo. In questo momento anche Giacomo, sentendosi nominato, si gira nella nostra direzione e non appena ci vede, corre nella nostra direzione per venire a salutarci.

<<Nali!>> urla non appena arriva all'altezza della balaustra che ci divide dal campo <<Sei bellissima>> afferma squadrandomi dalla testa ai piedi così mi giro e gli mostro il numero sulle mie spalle, lui in risposta sorride <<Grazie per averla portata>> dice poi a Gianluca, il quale risponde con un semplice segno della mano. E così, dopo averci chiesto di aspettarli una volta usciti dallo stadio, ci lascia per continuare a riscaldarsi.

Anche io e Gianluca andiamo a sederci ai nostri posti per attendere il fantomatico fischio d'inizio dell'avventura azzurra ad Euro20.

Giacomo's pov

<<Hai visto quello che ho visto io?>> chiede Domenico a Manuel, riferendosi sicuramente ad Annalisa e Gianluca.

<<Oh, eccome se l'ho visto!>> esclama con un sorriso malizioso in volto <<Mi sa che Raspino qua si deve muovere>> continua dandomi una pacca sulla spalla.

<<L'ho visto anche io e adesso smettetela, grazie>> rispondo ma non hanno la minima voglia di lasciarmi perdere <<Voi due non dovete partire titolari?>> chiedo già sapendo la risposta affermativa.

E annuendo e sghignazzando, entriamo in spogliatoio pronti per affrontare la prima partita di Euro20.