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Nicola's povAl che Alex mi prese per i fianchi e mi baciò appassionatamente, mi sentivo tra le nuvole!
Rimanemmo lì per altre 3 ore, in queste tre ore abbiamo praticamente solo giocato ad obbligo o verità e mi ero divertito molto, era uno dei miglior pomeriggi di tutta la mia vita.
Mi allontanai per cercare un bagno, quando lo trovai mi ci fiondai dentro, non dovevo fare niente, è solo che alcune volte preferivo stare da solo, mi piaceva il silenzio, ma quando uscì dal bagno c'era un ragazzo che avrà avuto 17 anni che mi fissava.. ero molto spaventato visto che mi stava fissando senza distogliere lo sguardo per nessun motivo ma decisi di non pensarci.
Feci per uscire quando ad un certo punto sentì stringermi il polso..
Era quel ragazzo, era alto, muscoloso, capelli biondi e occhi verdi, dall'aspetto era carino, ma dallo sguardo era molto spaventoso.
??:"io ti conosco, che ne dici di prenderci un caffè insieme?"
N:"emh non ho la più pallida idea di chi tu possa essere, però va bene"
ero sicuro di non averlo mai visto, ma volevo vedere fino a che punto arrivasse
prendemmo il caffè e mi spiegò che eravamo compagni di elementari, a dire il vero qualche vago ricordo lo ho, ma non ne sono certo, meglio non fidarmi troppo.
Quando feci per andarmene sentì questo ragazzo che si firmò con il nome di Marco afferrarmi per la maglietta, mi girai, mi fece il segno di stare zitto, mi prese la mano e mi portò in macchina con lui. Cercavo di dirgli che non volevo entrare, ma mi ci infilò con la forza, in tutto questo il telefono squillava, era sicuramente Alex che mi cercava, cavolo, lo stavo davvero facendo preoccupare.
Provai ad aprire lo sportello ma lo aveva chiuso, da lì iniziai a pensare a cosa mi avrebbe potuto fare, e avevo molta, ma tanta paura.
N:"perché mi hai portato qui?"
M:"ti voglio portare a casa mia"
N:"perché?"
M:"voglio fare tante belle cose con te, sei molto carino"
N:"che intendi con "tante belle cose"?
M:"lo scoprirai"
N:"mi fai paura"
M:"tranquillo, non avere paura, andrà tutto bene"
N:"se lo dici tu.."
da lì in poi il viaggio era molto silenzioso, non sentì volare neanche una mosca.
Avevo paura perché stavamo andando lontani dal mio quartiere, poi chi mi avrebbe riportato a casa?
Sempre se portò ritornarci.
Ad un certo punto la macchina si fermò davanti un bar.
M:"hai fame?"
N:"no"
avevo solo paura.
paura di quello che potesse farmi.Marco scese dalla macchina ed entrò al bar, io me ne approfittai per cercare aiuto, quindi chiamai Alex, ci mise un po' a rispondere ma quando rispose fu troppo tardi, Marco era già uscito dal bar, in più non potevo neanche uscire dalla macchina perché era chiusa la mia portiera, e non avevo la minima idea di come si facesse per sbloccarla.
La macchina ripartì e questa volta andammo a casa sua, scendemmo dalla macchina, lui mi teneva per mano, come se avesse paura che scappassi, ed era quello che avrei fatto se mi avesse lasciato. Ma la teneva stretta, quasi quasi non passava più neanche il sangue
N:"stai stringendo troppo"
M:"...e quindi?"
N:"mi fai male!"
Marco allentò subito la presa e la fece diventare una presa leggera e dolce.
Casa sua era molto disordinata quindi gli chiesi se potessi metterla apposto, mi piaceva molto fare le pulizie, era una cosa che facevo d quando ero piccolo
M:"oh, emh va bene, se ci tieni così tanto puliscila, io intanto ti preparo una tazza di thè"
N:"va bene, grazie"
Pensavo mi volesse fare chissà cosa ma mi sta semplicemente preparando una tazza di thè, che cosa ci può essere di male? L'unica cosa che mi preoccupava era che cosa avrebbe fatto Alex se non mi avesse visto per così tanto tempo, ero così preoccupato. Volevo chiamarlo. Dovevo chiamarlo.
Andai a chiedere a Marco se potessi fare una telefonata, quando mi diede il permesso, andai nella camera che stavo pulendo e chiamai Alex, gli raccontai la situazione e che stava andando tutto bene, e che in caso fosse successo qualcosa gli avrei mandato la via.
Quando finì finalmente di pulire la casa, mi gustai quella tazza di thè preparata da Marco.
N:"emh Marco"
M:"si? dimmi!"
N:"io dovrei tornare a casa in realtà.."
M:"va bene ti ci porto subito tranquillo"
N:"grazie mille"
Prese le chiavi della macchina e scendemmo, entrammo in macchina, e quella paura che avevo all'inizio svanì, quando mi trovavo a casa sua parlavamo solo del nostro passato, e delle nostre avventure alle elementari, niente di ché.
Era molto simpatico, ma non mi ricordavo che venisse con me alle elementari. Mi lasciò sotto casa di Alex e se ne andò.
Citofonai e mi aprì, aveva una voce molto arrabbiata, sarà successo qualcosa?
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you don't stay here anymore...[ciconauts]
RomanceNicola è un ragazzo molto solare e testardo, ha una vita molto difficile e dei genitori che non lo capiscono. Alex invece è il solito ragazzo playboy della scuola, se la fa con tutti e tutte. Un giorno Alex capirà che non voleva usare Nicola solo p...