𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐄𝐘𝐄𝐒 𝐇𝐀𝐕𝐄 𝐓𝐎𝐎 𝐌𝐀𝐍𝐘 𝐂𝐎𝐋𝐎𝐑𝐒, 𝐈 𝐂𝐀𝐍 𝐎𝐍𝐋𝐘 𝐓𝐑𝐘
Il suo primo tentativo di approccio fu non soltanto sperimentale, ma addirittura 𝘧𝘢𝘭𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦.
Mentre ciondolava con altri membri della squadra, incappò n...
Reiner, seduto ai margini del campo da football, guardò in alto. Alla sua sinistra, Emmeline gli porgeva un pacchetto di Lucky Strike.
"No grazie" rispose lui, un po' sorpreso dalla sua comparsa "non fumo"
"Ah?"
"Non mi conviene farlo, visto che gioco a football"
"Oh, giusto"
Reiner era sorpreso dall'arrivo di Emmeline, ma non volle darlo a vedere.
"Ma non ti fumi neanche le..." Emmeline strabuzzò gli occhi e fece finta di aspirare un qualcosa di immaginario tra il pollice e l'indice. Aggiunse anche il suono di un fischio.
"Oh, le canne molto raramente"
"Ah ecco, vorrei ben dire"
Lei ancora stava in piedi, le mani appoggiate sui fianchi e la gamba destra un po' piegata. Lui stava seduto sull'erba sintetica. Il sole stava calando, e il cielo si era tinto di turchese e rosa.
"A cosa la devo questa generosa offerta?" domandó Reiner.
"Beh, ti ho ringraziato più volte per avermi riaccompagnata a casa, ma non mi sono scusata per averti vomitato sulla macchina"
"Tranquilla, l'ho fatta lavare"
"Anche dentro?"
"Anche dentro"
"Bene, allora"
Emmeline si prese un attimo per squadrare Reiner da cima a fondo, soprattutto l'espressione dei suoi occhi. Era molto contemplativa, verso dove poi non si sapeva, stava guardando un punto indefinito del campo da football. Fino a quel momento, Emmeline era sempre stata piuttosto certa che gli occhi di Reiner fossero dorati, per le poche occasioni in cui aveva avuto modo di incrociare il suo sguardo. Adesso non ne era più tanto sicura. Quando guardava di lato, sembravano addirittura su un vaghissimo verde. Però erano dei begli occhi.
"Che cosa turba il capitano della squadra di football in questa serata quasi primaverile?" Domandò lei, mentre frugava nella sua borsa di tela.
