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E allora fu così,totalmente inaspettato ma stupendo. In una mattina di Agosto,in cui il sole era alto,caldo e forte,qualcosa di paragonabile ad esso stava emanando luce dentro la nostra casa e i nostri cuori. Per noi era proprio come un raggio di sole,accecante d'amore nella nostra vita. E adesso,i giorni erano diversi,pieni di vita,si respirava un'aria diversa dal solito. Ma con tanto più amore.
Quel "tanto più amore" si chiamava Andrea,ed era la scelta più bella che potessimo fare io e lui. Nei suoi occhi si leggeva la sua vita passata,la sofferenza che ha dovuto subire per la perdita dei suoi genitori,l'orfanotrofio dove ha dovuto vivere per non ritrovarsi in mezzo a una strada. L' insieme di un dolore che,un ragazzino di 12 anni non può permettersi di provare. Noi eravamo con lui,e ce ne saremo presi cura sempre,in qualsiasi momento,in qualsiasi posto lui si trovi,saremo la luce che illumina il suo cammino,quel cammino che merita di costruirsi giorno dopo giorno. Speriamo solo che adesso abbia trovato la sua tranquillità,e che si senti soprattutto a suo agio. "Non è bellissimo?" mi domandò, ripescandomi dai miei bellissimi pensieri e riportandomi alla realtà. Lo guardai,in modo diverso,mi stavo rendendo conto di volere davvero questo nella mia vita,più che mai. Che una semplice età,non avrebbe mai ostacolato il desiderio di vivere una vita così,in una famiglia così giovane.
"Non mi sono sentito mai così bene,come mi sento bene adesso" aggiunsi per completare la sua bellissima affermazione. Lui sorrise,avvicinando i nostri nasi e sfiorando le nostre labbra. "Da quant'è che non te lo dico?" "Se è quello che penso io,da ieri sera" sorrisi buffamente,continuando il nostro avvicinamento. "Io sento il bisogno di dirtelo in ogni momento,che"  "Che?"  "Che ti amo"
Unì le nostre labbra in un tenero bacio,ricco solo di bene. "Ti amo anche io" dissi una volta staccato.
Presi la sua mano,e ci coricammo nel lettino in cui dormiva beatamente il nostro piccolino. Anche qui mi resi conto,che iniziava la missione più grande,quella di protezione nei loro confronti,erano la cosa più cara per me.
"Dev'essere molto stanco" con la mano accarezzavo i suoi capelli,quasi simili ai miei. "Il viaggio l'avrà sicuramente stancato" rispose,aggiungendo anche la sua di mano. "Ha tutto il tempo che vuole per dormire,ormai questa è la sua casa" "Quanto è bello sentire tutto questo amore che sta crescendo in noi per lui" "Già" Annuì,aveva perfettamente ragione. "Ha i tuoi stessi occhi,limpidi,sinceri,del mio colore preferito"  Si perse in un sorriso,in un sorriso di quelli veri e pieni di luce.
Quella mattina fu davvero speciale,immensa,unica.

il mio riflesso.🤍 Christian e MattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora