11.

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Finalmente dopo un bel po' anch'io riuscì a chiudere occhio,e a concedermi del riposo,abbastanza necessario. A causa di quella frenetica monotonia di tutti i giorni,non trovavo più del tempo per me. Avrei solo voluto passare la notte immerso nei miei pensieri tranquilli,senza l'ansia della sveglia che prima o poi,purtroppo sarebbe suonata. Riportandomi ad una nuova giornata,la mia solita giornata. Durante la notte,spesso mi giravo da una parte all'altra, in cerca di una posizione comoda. In realtà,avevo solo bisogno del mio rifugio più bello,le loro braccia. Amavo e odiavo la notte,perché rispecchiava perfettamente il mio animo e tutte le mie paranoie. Ma per fortuna,avevo anche il mio lato positivo. Infatti tutto si mutò quando sentì avvolgere quelle braccia intorno alla vita. "Finalmente" pensai dentro di me. Potevo stare tranquillo adesso. C'era sempre qualcosa infondo che poteva salvarmi,custodirmi. La mattina seguente,fui il primo ad alzarmi. Oggi sarebbe stata una giornata diversa dal solito,ma più che diversa unica. Avremmo guardato direttamente dal posto una partita importante,che desiderava tanto guardare il nostro piccolo. Come promesso,dopotutto. Erano così carini,che decisi di non svegliarli. D'altronde il sabato chri lo aveva sempre libero,quindi perché non restare a letto. Ma tralasciando questo, era troppo bella quella scena davanti ai miei occhi. Riuscivano sempre a darmi il buongiorno migliore,e l'energia per affrontare qualsiasi cosa.
Gli lasciai un bacio svelto ad entrambi e andai a fare colazione subito dopo. Ma prima che potessi fare un passo,fui bloccato da un polso. "Aspettami,facciamo colazione insieme"
Quello di cui non feci a meno,fu guardare le sue guance rosse,quelle di ogni mattina,mi facevano letteralmente impazzire. Segno che aveva dormito bene. E poi le sue labbra,che ovviamente non mi sfuggivano nemmeno al mattino presto,di quanto fossero belle nella loro semplicità. "Hai dormito bene?" gli domandai, stropicciando ancora gli occhi assonnati. "Come puoi notare" mi fece osservare ancora una volta le sue guance,che molto dolcemente accarezzai. "le adoro" sussurrai.
"Tu invece?sei riuscito a dormire" "beh si ma non proprio bene" "E allora mi sa che mille baci non bastano" disse con aria maliziosa ma tenera allo stesso momento. "È da quando non ballo più,che succede questo. Sono tutti i drammi che ho dovuto passare forse" risposi pensando ancora a quei momenti. "Me lo ricordo benissimo,ma pensavo che con il tempo avessi superato questa cosa" avvolse un braccio sulla mia spalla abbracciandomi. "Magari potessi dimenticare,te lo giuro chri.." "Basta piccolo,non devi pensarci più,non torturarti. Sai quanto mi faccia male vederti così,è tutto passato oramai." lo avrei fermato dal punto di scoppiare a piangere,ma purtroppo era da tanto che non lo faceva,era da troppo tempo che teneva tutto dentro. Ogni tanto ci voleva uno sfogo. Ed io ero lì,pronto a dargli forza. "Ieri sera stavo crollando,ma non l'ho fatto. È l'unico momento in cui posso goderti e non volevo rovinarlo con i miei soliti pensieri tristi. L' ho fatto semplicemente per te,perché so quanto ci tieni a ridere e a stare bene insieme,e anche io,a tal punto di tenermi tutto dentro." abbassai lo sguardo con dispiacere. "Lo sai che non devi farti problemi,te l'ho già detto tante volte,quando hai bisogno di farlo devi farlo. A me fa stare bene anche il fatto che possa tirarti su il morale,e credimi è molto importante per me questo,ma tu già lo sai benissimo." mi persi nei suoi occhi lucidi e pieni di lacrime che non tardarono a scendere. Gliele asciugai. "Non te lo so spiegare l'amore che provo per te,ma in questi momenti in particolare sai già come capirmi" lo baciai subito,strappandogli un sorriso.
"Buongiorno!finalmente oggi la partita,non vedo l'ora" sbucò fuori dalla porta sorprendendoci,ma alla fine eravamo abituati al suo modo di fare. In poche parole formidabile. "Lo sapevo che ti saresti svegliato con questo pensiero" dissi ridendo "Ci penso da quando mi avete regalato i biglietti in verità" aggiunse, incominciando a fare la sua colazione. "Sai già chi tifare?"domandai curioso della sua risposta. "Ovviamente!" rispose,senza manco pensarci.
Nei suoi occhi si leggeva quanta passione aveva per questo sport,quanto riuscisse ad attrarlo.
Mi rivedevo moltissimo in lui,infatti.
"E se rimani deluso dal risultato?"
"Non importa,non smetterei mai di crederci"
Sorrisi a quelle parole,tanto toccanti.

il mio riflesso.🤍 Christian e MattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora