Sognare fa bene al cuore, perciò non vergognati mai della tua immaginazione
10:00 pm"Sei una stronza, non mi dovevo fidare di te, lo sapevo che stavi tramando qualcosa" disse Lily scocciata,
"Sei tu che hai insistito per venire" riposi dandole una pacca sulla schiena,
"Certo perché se fai una cazzata ci voglio essere anch'io, ora mi spieghi perché siamo vestite come delle spie e siamo dietro ad un cespuglio vicino al Catwalk?",
"Shhh non urlare, ci stiamo mimetizzando. Dobbiamo scoprire cosa hanno in mente di fare sta sera quei coglioni là".
Vidi la mia amica sbuffare e alzare gli occhi al cielo,
"Non imparerai mai a farti i cazzi tuoi vero?", io scossi la testa,
"No mai".Entrammo nel bar, dall'entrata secondaria dietro all'edificio.
Il locale era apparentemente chiuso, ma dietro ad una porta in cucina, si sentivano molte voci e urla.
Bussammo alla porta: "Non posso farvi entrare bamboline" proclamò una voce maschile al di là dell'entrata,
"Se non ci fai entrare chiamo la polizia, sono sicura che niente di tutto quello che sta accadendo là dentro sia legale" dissi in tono autoritario,
"Ooh calma ragazzina, va bene entrate pure, ma non dite nulla, qui non accettiamo spioni o spione".
Cercammo di non farci vedere e di mimetizzarci tra le persone che stavano occupando quella che sembrava una sala nascosta.
"Grace, c'è tantissima gente, come faremo a trovare tuo fratello."
Mi girai verso di lei, tirando una gomitata ad uno che mi aveva toccato il culo,
"Lo dobbiamo trovare, ma non farci vedere, guarda li c'è Nate. O cazzo nasconditi",
"Perché? Magari lui ci può aiutare"
"Si, così lo dice a mio fratello e lui ci ammazza."
"Grace mi sa che ci ha viste, sta venendo da questa parte" disse la mia amica indicando il cameriere che stava camminando nella nostra direzione.
"Scappa" gridai, ed entrambe iniziammo a correre tra la folla e quando trovammo una porta, decidemmo di entrarci dentro per nasconderci.
"Madonna che corsa" dissi sdraiandomi a terra senza fiato,
"Cazzo, non dovevo venire" disse Lily a fiato corto,
"Hai ragione, dovevamo stare a casa a guardarci un film" proclamai cercando di riprendermi.
"Che cazzo ci fate qui?"
Merda!
Quella voce, quella fottutissima voce.
"Che cazzo ci fate qui?" gridò Aidan.
Eravamo finite in uno spogliatoio, dove erano presenti Aidan, mio fratello e tutto il loro gruppo.
Non era molto grande, vi erano delle panchine di legno e delle docce in fondo alla stanza.
Quell'edificio era immenso.
Non mi sarei stupida nel trovare anche il paese delle meraviglie dietro ad una piccola porticina.
"No, ma noi non siamo reali, voi state sognando, ora noi spaririemo" dissi agitando le mani, sperando che ci credessero.
"Piantala cogliona, perché cazzo siete qui? E perché siete vestite come delle puttane? ", mi rimproverò mio fratello,
"Ma no, siamo delle spie, pantaloni di pelle, giacca di pelle, non vi ricorda nessuno?" tutti mi guardarono accigliati "Natasha Romanoff. Dai ragazzi, le basi" proclamai, sbattendomi una mano sulla fronte.
"Io non lo ripeterò un'altra Volta. Per quale cazzo di ragione siete qui?" chiese mio fratello gridando.
Io alzai le mani in segno di resa,
"Ero curiosa di sapere cosa mi nascondevate. Lily non c'entra nulla, lei non voleva venire",
"Ho provato a convincerla, ma è più cocciuta di un mulo" intervenne la mia amica,
"Grazie, sei sempre d'aiuto" le dissi ironicamente.
Era assolutamente vero, ero una ragazza molto testarda, forse anche troppo.
"Dovete andarvene e subito" fu Bryan a parlare, era la prima volta che lo vedevo così alterato.
"Calmatevi, ho capito cosa fate, non che ci volesse un genio. Chi combatte sta sera?" dissi tranquillamente.
"Io, ma vi dovete levare dai coglioni, non è un posto per ragazzine" proclamò Aidan.
"Non è un posto nemmeno per ragazzi deficienti come voi. Lo sai almeno tirare un pugno?" controbattei,
"Vuoi che ti faccia vedere? Ti spacco quel bel faccino che ti ritrovi",
"Le donne non si toccano nemmeno con un petalo di fiore",
"Tu sei l'eccezione" disse Aidan a denti stretti.
"Smettetela, ora tu te ne vai insieme alla tua amica e porca troia, impara a farti i cazzi tuoi" ordinò mio fratello, con estrema severità.
"No" dissi facendo spallucce.
"Andiamo Grace dai".
Lily cercò di convincermi ma, nulla da fare, volevo restare lì, niente mi avrebbe fatto cambiare idea.
"Ci mettiamo in un angoli, non daremo fastidio. Voglio poter ridere quando ti spaccheranno la faccia" dissi sogghignando riferendomi ad Aidan.
"Va bene, restate, ma non fate cazzate, altrimenti giuro su dio che vi sbatto fuori da qui a calci in culo" a parlare fu Jaydan che, evidentemente, aveva capito la situazione.
"Bene" dissi prendendo la mia amica per mano e uscendo dalla porte.

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𝐋𝐞 𝐟𝐢𝐚𝐦𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞
RomansaGrace, una normalissima adolescente, ha un passato un po' contorto. Vive insieme a suo fratello in una favolosa villa con piscina, infatti i loro genitori non sono mai a casa a causa del lavoro. La vita di Grace si complica notevolmente quando suo...