Capitolo51

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-Serena indicò il libro che avevo in mano-
Mattia:no è di Christian ho pensato che gli avrebbe fatto piacere poter passare il tempo leggendo.
Serena:è meglio se lo riposi.Anzi dallo a me lo poso io .
Mattia:perché è un libro...
Serena:Hai ragione ma non dire che ti ho avvertito!Christian odia chi tocca la sua roba soprattutto se gli è stata regalata dal padre e ...non aprirlo.
-Non avrei mai ascoltato serena la mia curiosità era più grande di qualsiasi altra cosa in ogni caso partimmo e quando arrivammo davanti un ospedale bianco davvero molto grande serena mi fece cenno di scendere .-
Serena:ti raggiungo dopo .Compro qualcosa a Chri
Mattia:Okey!
-scesi dalla macchina e entrai nell'ospedale mi avvicinai a un infermiera girato di spalle ,aveva i capelli grati in un tipo e il camice bianco le toccai una spalla e quando si girò ...-
Mattia:Carola?
Infermiera:Come scusa?
Mattia:Io ...l'ho scambiata per un amica mi scusi
-era identica a Carola la mia migliore amica in paradiso.Adesso avevo anche le allucinazioni?...-
Mattia:Christian Emh un ragazzo alto occhi scuri è stato portato qui un oretta fa ...
Infermiera:Il signor stefanelli?stanza 220 ,2 piano .
Mattia:Okey grazie!
-Presi L'ascensore e arrivai al 2 piano avevo ancora il libro in mano ,camminai fino ad arrivare alla stanza 220...dovevo bussare o entrare direttamente ?...forse meglio se avessi bussato .Bussai ma nessuno rispose appoggiai la mano sulla maniglia e aprì la porta ...era steso sul letto d'ospedale e dormiva ancora,non c'era nessuno nella stanza ...ne Alexia ne la madre nessuno .Vidi una sedia vicino il lettino e mi sedetti li ,avrei aspettato che si svegliasse per fargli compagnia .Aveva un viso così delicato e bello quando dormiva non che da sveglio fosse brutto ma ...era tanto bello.Non sapevo come funzionasse l'ospedale ne nient'altro ma avevo fiducia nel mio creatore. ,passò qualche minuto e di serena nessuna traccia ,Alexia niente ,gli amici nemmeno...ero nella stanza giusta?Mi avvicinai con il viso a Christian per sentire se respirava e se non ero in una stanza sbagliata ,appoggiadelicatamente le mie dita sul suo collo e il cuore gli batteva a respirare respirava e a guardarlo così vicino era ancora più bello.Gli accarezzai il viso con la mano e provai a contargli tutte le lentiggini che aveva sul viso fino a quando non vidi che aprì gli occhi piano piano e mi guardò...mi guardò prima negli occhi poi guardò le mie labbra ,avvicinò la sua mano al mio viso e mi toccò con il pollice il labbro inferiore .-
Chri:Avvicina...ti...

Anche gli angeli sanno amare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora