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Siamo fuori dalla sala operatoria quando un infermiere esce da essa dirigendosi verso di noi, appena ci arriva davanti si ferma esitante come se non sapesse che parole usare, e penso che effettivamente fosse così "é difficile da dire ma il vostro amico é andato in coma, non abbiamo idea di quando si sveglierà" si fermò lo vedevo pensare, spero solo che Kuroko... Ma cosa vado a pensare, me lo ha detto chiaro e tondo lui... Al solo pensare che prima o poi se ne andrà qualche impercettibile lacrima mi solca il viso e l'infermiere torna a parlare "mi rincuora dirvelo, ma purtroppo non siamo nemmeno certi che c'è la farà" improvvisamente sento Kagami afferrarmi il polso, sentivo il suo sguardo fisso su di me, iniziava a stringere troppo forte, mi faceva male  "Kagami mi fai male" alzai lo sguardo e li potei notare la rabbia e la frustrazione che gli ricoprivano il volto qualche lacrima iniziava a solcargli il volto "tu lo sapevi vero?" Aveva un tono rabbioso ma nonostante tutto non riusciva a trattenere le lacrime improvvisamente senza dire nulla mi abbracciò affondando il suo viso nell'incavo del mio collo "io lo amo, tu me lo hai portato via, ma vederlo felice mi ha fatto capire che forse era meglio così, però .." prese a singhiozzare , però cosa? Cosa voleva dirmi? Intanto Momoi e Riko ci avevano lasciato soli, ma con le lacrime agli occhi ci raggiunge Kise insieme ad Aomine che aveva dipinto sul volto uno sguardo molto preoccupato, il biondo se ne stava aggrappato al compagno ripetendosi che era ingiusto e che sarebbe voluto essere lui al posto di Kuroko dopo le continue ripetizioni Aomine gli molla uno schiaffo "non pensarci nemmeno per scherzo"per poi baciarlo, vederlo mi fa sentire male, solo dopo mi accorgo che Kagami si era appisolato nell'abbraccio, lo stacco lentamente da me cercando di non farlo svegliare e entrò nella stanza del mio amato, mi siedo sulla sedia vicino al lettino, gli prendo la mano,era abbastanza fredda, come se fosse già morto "Hey Tetsuya...ci tenevo a dirtelo, sai ti amo, e sarà così per sempre" gli mollai un bacio sulla fronte dato che si ritrova con la maschera per l'ossigeno, vidi sullo schermo il battito del suo cuore accelerare piano piano,come se avesse percepito la mia presenza, appena uscii dalla stanza le due squadre mi si piombarono addosso chiedendomi come stesse Kuroko "non c'è molto da dire, é in coma,e ha la maschera per l'ossigeno" lo dissi con una tale distaccatezza che nemmeno io sapevo come avessi fatto a rispondere in quel modo, poi Aomine mi raggiunse avvicinandosi al mio orecchio"sono quasi sicuro che lui ti abbia detto qualcosa" lo disse come se fosse una cosa ovvia e scontata, in quel momento non so cosa mi si leggesse in faccia, l'unica cosa di cui ero sicuro era che non volevo perderlo. Iniziarono a riempirmi di domande e io ne stavo uscendo pazzo, le mie gambe presero a correre verso casa, appena entrai nell'appartamento cedetti a terra con le lacrime che quasi non vedevano l'ora di essere liberate.

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Sono passati esattamente tre mesi da quando Kuroko é in coma, passo tutti i giorni con lui raccontandogli quello che faccio come mi sento, spesso ho come l'impressione che mi senta. Sto andando in ospedale ma quando arrivo la situazione non é delle migliori, ci sono infermieri e infermiere che corrono per tutto il reparto in cerca di oggetti medicine etc.. quando mi accorgo che però questo fracasso é causato da Kuroko il cuore mi sembra smettere di battere, tutte le voci intorno a me si ovattano, l'unica mia preoccupazione é raggiungere Kuroko, quando guardo lo schermo vedo che il suo battito é quasi al limite, gli infermieri stavano cercando di fare di tutto per salvarlo, ma dopo poco il suo battito cessò ,i medici cercavano di allontanarmi da lui pregandomi di uscire dalla stanza, provarono a portarmi  fuori anche con la forza ma riuscii a divincolarmi raggiungendo quel batuffolo, lo baciai per l'ultima volta e lo abbracciai "ti amo Tetsuya" gli sussurrai all'orecchio come se potesse ancora sentirmi, gli presi la mano ormai freddissima, mentre contemplo per quella che é l'ultima volta il suo viso. Torno a casa distrutto dalla situazione inizio a girare per l'appartamento guardando ogni singola cosa che apparteneva a Kuroko poi scrivo un messaggio a Kagami per informarlo dell'accaduto<Taiga Kuroko non c'è l'ha fatta> visualizzò senza rispondere subito, 10 minuti dopo, <sono da te aprì la porta> quando apro la porta dell'appartamento il ragazzo crolla praticamente a terra con le lacrime agli occhi "non ho nemmeno fatto in tempo a salutarlo io.." le parole non riuscivano per nulla a descrivere quel momento, il buco che mi sentivo nel cuore, come se non esistesse più, un nodo in gola e la testa che non pensava lucidamente. Feci entrare Taiga e passammo una giornata insieme senza spiaccicare parola, senza rispondere al cellulare, estraniandosi da quello che é il mondo e crearcene uno nostro.. con Kuroko...
Sono passate un paio di settimane dall'accaduto, non siamo mai usciti dall'appartamento, in molti si sono presentati davanti casa bussando furiosamente ma senza avere risposta, ci davano per morti. Stare lì chiusi in casa con l'angoscia che nonostante tutto ti percorre ancora la schiena é a dir poco pesante e difficile da affrontare, pensare a lui ha iniziato a farmi avere le allucinazioni, ogni tanto mi sembra di vederlo lì accanto a me che mi guarda con un sorriso stampato in faccia, ma quando provo a toccarlo si dissolve come vapore, anche se sono cosciente della sua morte non posso fare a meno di levarmelo dalla mente, sento che sto per impazzire, potrei non resistere. Anche Kagami era all'esasperazione, passava le giornate sul divano a guardare fisso una parete piena di foto di Tetsuya, ogni tanto si alzava mi guardava e poi tornava a sedersi, ma quel giorno era diverso, girovagava per casa e spesso si fermava in camera da letto a fissare l'armadio, mi lanciava un paio di occhiate e si faceva un altro giro, poi dopo l'ennesima volta che si fermò davanti all'armadio lo aprì..

Kagami pov's

Stavo morendo dentro, mi sentivo marcire ogni giorno di più, quando mi fermai davanti all'armadio per l'ennesima volta presi coraggio e decisi che volevo farlo, non avevo più scelte, se avessi continuato così sarei andato a finire in un manicomio. Aprii le due antine e mi abbassai all'ultimo scaffale, presi varie scatole di medicine e sotto l'occhio confuso di Akashi le portai in cucina, iniziai ad aprire una scatola di pasticche, guardai Akashi  e gliene porsi una anche a lui "grazie per esserti preso cora di lui e per averlo reso felice" riuscii a dire una frase sensata tra la confusione dei pensieri "lui ti voleva bene" rispose flebilmente Akashi, ci fissammo per qualche istante e decidemmo che dovevamo farlo, nessuno dei due sarebbe stato in grado di assistere al funerale di Kuroko. Iniziammo a svitare i barattoli e uno dopo l'altro gli svuotavamo senza renderci conto di ciò in cui stavamo andando incontro.

3 persona pov's

Sono passati circa 3 giorni dalla pazzia dei due ragazzi, dalla morte di Kuroko nessuno li ha più visti ne sentito e la preoccupazione accresceva dentro loro sempre di più.
*Generazione dei miracoli*
"Mi inizio seriamente a preoccupare" dice Aomine con il respiro pesante " e se fosse successo qualcosa e se poi loro fossero.. e se" Kise iniziava ad essere paranoico, non pensava più a mente lucida, come quasi nessuno ormai "io vado a sfondare la porta" dice con una tale tranquillità Atsushi, acconsentono tutti e senza dire una parola si dirigono verso la casa. Arrivatici davanti iniziarono a dargli spallate quando dopo circa un 5 minuti riescono a sfondare la porta, e ciò che i loro occhi vedono non é sicuramente nulla di piacevole, i corpi dei due ragazzi sono stesi a terra privi di sensi affiancati da pasticche varie "dovremmo avvisare anche gli altri" intima Midorima. Poco dopo arrivano lo Seirin la polizia e l'ambulanza tutti per lo stesso motivo, Taiga e Seijurou.
Sono passati 5 mesi dalla morte di Kuroko e 2 mesi dalla morte di Akashi e Kagami, qualsiasi persona li conoscesse ha iniziato ad estraeniarsi dal quello che é il mondo reale. Lo Seirin ha smesso di vincere e ha perso tutta la grinta che aveva guadagnato quell'anno, per questo Riko era molto demoralizzata e non riusciva a dare la giusta scarica di forza alla squadra, si sentiva impotente, Kise passava il suo tempo a piangere, parlava molto meno e si era spento, Aomine si prendeva cura del compagno e quando era sicuro che nessuno petesse vederlo dava sfogo ad un pianto soffocato, Momoi semplicemente evitava quello che era il contatto con il basket e con qualsiasi persona, la percentuale di realizzazione di Midorima si abbassò, l'unica cosa che ascoltava era rimasta l'oroscopo, anche se esteriormente la cosa non sembrava averlo scosso dato che non andava d'accordissimo con Kuroko, non faceva che pensare a lui e alla reazione che hanno avuto tutti di conseguenza, Murasakibara iniziò a mangiare meno, diventò più pigro di quello che già era e smise di dare ascolto a quelle poche persone che gli stavano intorno, e poi c'era lui, Himuro, non si dava tregua, quello che provava per Kagami non é mai svanito e nonostante tutto non ha mai voluto accettare la sua morte...
I ragazzi ogni tanto si riuniscono e cercano di creare quei cosiddetti ricordi felici provavano a vivere e non a sopravvivere, dopo tutto questo tempo NESSUNO ha voluto accettare quello che é vita, quello che é destino, nessuno ha voluto accettare la bastardità della vita e quello che le persone comuni chiamano ciclo vitale...

FINE

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Hey piccoli amici che ne dite? É abbastanza valida come storia? Spero vivamente sia riuscita a strapparmi qualche lacrimuccia e sorriso qua e là.
Grazie per aver seguito la storia

=)
Riuki-chan



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