Perfect family? BNHA

Vita

Mi risvegliai nella stessa stanza di prima, però avevo le ferite fasciate.

Probabilmente ero svenuta.

Hatsue: almeno hanno la decenza di curarci.

Akemi: voglio uscire di qui, puoi fare qualcosa con il tuo potere?

Hatsue: non mi sento molto bene, quindi per ora non posso agire.

Akemi: proprio nei momenti peggiori devi ammalarti?

Hatsue: ti ricordo che se non fosse per me a quest'ora tu saresti già morta.

Akemi: me lo rinfaccerai per sempre?

Hatsue: esatto.

Akemi: secondo t-

Hatsue: sento arrivare qualcuno.

Infatti la porta davanti a me si aprì rivelando Koroki.

Koroki: imparata la lezione?

Akemi: sì, scusa...

——
Hatsue: sore, così sembri depressa

Akemi: meglio sembrare depressa e farlo felice che morire dissanguata.
——

Koroki mi tolse le manette che mi legavano al muro.

Koroki: seguimi, devi farti un bagno. Sei piena di sangue.

Akemi: grazie.

Mi portò in un bagno con la vasca già piena d'acqua.

Koroki: che aspetti?

Akemi: in realtà dovrei svestirmi, potresti uscire?

Koroki: sono il tuo futuro marito, ho il diritto di vederti nuda.

Akemi: ma-

Koroki: vuoi un'altra punizione?

Akemi: ok, scusa...

——
Hatsue: stronzo pedofilo

Akemi: confermo.
——

Mi tolsi velocemente i vestiti e le bende sotto il suo sguardo e mi immersi nell'acqua calda.

Anche se mi stava fissando il calore del liquido mi dava sollievo.

Mi tolsi tutto il sangue di dosso e misi l'accappatoio che mi aveva passato Koroki.

Koroki: sei bellissima. Mi sussurrò all'orecchio.

Akemi: posso avere dei vestiti?

Koroki: sono nell'armadio della stanza in cui ti sei svegliata ieri.

Akemi: io vado a vestirmi.

Uscii da quel bagno.

Lavarsi sotto lo sguardo di un ragazzo maniaco pazzo che è follemente innamorato di te è un'esperienza di cui avrei potuto fare volentieri a meno.

Chissà se gli hero mi staranno cercando...

Bendai di nuovo le ferite e misi dei pantaloni della tuta neri con una maglietta azzurra e nera.

Devo dire che in quell'armadio c'era di tutto.

Vestiti eleganti, comodi, sportivi, ecc...

Cosa avrei potuto fare ora?  Non c'era nulla di interessante.

Hatsue: sei stata rapita da un tizio ossessionato da te che ti ha torturata, guardata nuda e che probabilmente voleva stuprarti ed ovviamente ti chiedi cosa fare visto che è tutto noioso.

Akemi: allora dimmi te cosa devo fare.

Hatsue: escogita un piano per scappare.

Akemi: ci sono guardie ovunque, non credo riuscirei ad andare via. E poi se scappassi potrebbe rapirmi una seconda volta e credo che in quel caso mi stuprerebbe per davvero.

Hatsue: sempre pessimista te?

Akemi: cosa te lo fa pensare?

Hatsue: lascia stare va'.

Akemi: ok ma cosa faccio ora?

Hatsue: c'hai il telefono?

Akemi: no. Aspetta... IN CHE SENSO NON HO PIÙ IL MIO TELEFONO?!

Hatsue: mi sa' che te l'ha preso e buttato.

Akemi: il mio povero telefono-

Hatsue: ne comprerai uno nuovo rubando la carta di credito a tuo padre.

Akemi: BUONA IDEA! O meglio dire, sarebbe una buona idea se non fosse che sono stata rapita.

Hatsue: ah, giusto.

Akemi: quindi ti faccio di nuovo questa domanda. CHE FACCIO MO'?!

Hatsue: dormi e spera di morire nel sonno.

Akemi: credo lo farò.

Hatsue: stavo scherzand-

Akemi: buonanotte anche se sono solo le 7 di sera.

Mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi.

Unico problema? Non riuscivo a prendere sonno.

La porta della camera di spalancò rivelandone un Koroki in pigiama.

Akemi: serve qualcosa?

Koroki: questa è anche la mia stanza.

Akemi: ah, allora io vado in un'altra. Prima ho visto che ce ne sono molte.

Koroki: tu dormirai con me.

Akemi: qui? Con te?

Koroki: hai capito benissimo e non serve che te lo spieghi una seconda volta.

Disse così per poi stendersi sul letto.

Koroki: se domani farai la brava forse ti farò mangiare.

——
Hatsue: ci sta trattando come cani.

Akemi: ho voglia di spaccargli il naso.
——

Akemi: oh, ehm grazie.

Ormai mi ero abituata a non mangiare più.

Beh, se mangio vomito perché non sono più un'umana viva.

Lui mi abbracciò da dietro facendomi avvicinare a lui.

Aveva un odore di menta piuttosto piacevole.

Koroki: buonanotte.