Touya

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AFO: dove sei stata?

Akemi: quegli hero del cazzo volevano parlarmi di cose strane, bah.

AFO: come va con le ricerche su tua madre?

Akemi: non riesco a trovare molto, ma credo di avere un'idea.

AFO: mi raccomando, non metterti nei guai.

Akemi: mh, io vado al covo. Non ho nulla da fare.

AFO: io devo restare a casa. Ci hanno detto di un nuovo possibile membro e devo fare delle ricerche su di lui.

Akemi: chi è?

AFO: l'eroe n3, Hawks.

Mi immobilizzai di scatto.

Akemi: lui? Il n3?!

AFO: a quando pare si sente come incatenato dai suoi superiori.

Akemi: l'ho già conosciuto.

AFO: come?

Akemi: quando andavo ancora alla UA abbiamo collaborato in una missione. È solo un pollo con problemi strani. Io vado.

Uscii da quella casa e mi diressi al covo.

La strada a piedi era di circa 15 minuti.

Il sole stava calando e l'aria era fresca ma piacevole.

Quindi il pollo voleva giocare a fare il cattivo. Ero più che certa che volesse entrare solo per fare da spia.

Nelle poche volte in cui l'avevo visto avevo capito molto su di lui. Il fatto che si sentisse incatenato dai suoi superiori era probabilmente vero.

Ma lui non era il tipo che andava dalla parte dei villan per una motivazione così.

Hatsue: credo dovremmo tenerlo d'occhio in questo periodo.

Akemi: sono d'accordo. Posso farci amicizia, dopotutto sembra simpatico.

Arrivata al covo entrai e come al solito Toga mi saltò addosso abbracciandomi.

Akemi: io vorrei respirare grazie.

Toga: TOMURA È VENUTA LA SORELLONA!

Tomura: sì sì eccomi. Come va con le ricerche?

Akemi: se intendi quelle su mia madre vanno abbastanza bene.

Dabi: Akemi, posso parlarti un attimo in privato?

Akemi: ehm, ok? Ci vediamo dopo Handyman

Dabi: seguimi.

Arrivammo sul tetto del covo.

Ormai era sera. Si vedeva la città illuminata e gli enormi palazzi circostanti.

Akemi: cosa volevi dirmi?

Dabi: ricordi quando mi hai parlato di Touya?

Akemi: sì, mio fratello.

Dabi: ti manca? Ti piacerebbe se fosse qui in questo istante?

Akemi: farei di tutto per riabbracciarlo almeno un'ultima volta, e tu lo sai.

L'aria era visibilmente tesa. Sembrava come volermi dire qualcosa ma non trovando le parole giuste.

Dabi: la verità è che

Akemi: che?

Dabi: Touya è qui. Io sono Touya.

Mi alzai di scatto allontanandomi da lui.

Era come se il mondo mi fosse appena crollato addosso.

Akemi: t-tu stai mentendo. Lo sai che non mi piace scherzare su certe cose.

Dabi: non lo farei mai. Guardami sorellina, sono io.

Akemi: Touya ha i capelli bianchi. Aspetta, quelle bruciature... l'incendio... la tinta che hai in camera... non può essere

Dabi: è la verità...

Akemi: BASTARDO! PERCHÉ NON SEI TORNATO DA ME PRIMA? Perché mi hai lasciata sola senza almeno dirmi che stavi bene?

Dabi:

Akemi: non sai quanto tempo ho passato a piangere la tua morte? Mentre tu eri lì, vivo e vegeto, io guardavo la tua tomba e mi pentivo di non averti accompagnato ad allenarti!

Dabi: ti prego perdonami, io volevo ma-

Akemi: ma?

Dabi: non me la sentivo di riapparire dal nulla. Cosa avrei potuto dirti?

Mi fiondai nelle sue braccia.

Akemi: non riesco ad odiarti. Mi sei mancato fratellone...

Dabi: anche a me. Non sai quanto.

(Bipolarismo cheeeeckkkk)

Restammo lì abbracciati per qualche minuto.

Touya mi asciugò una lacrima e ci sedemmo sul cornicione a guardare la città.

Akemi: so che probabilmente non vorrai dire che sei ancora vivo ai nostri fratelli ma prima o poi credo che dovrai farlo.

Touya: già, ma intanto mi godo il momento.

Akemi: chi se lo sarebbe mai aspettato che ti avrei abbracciato di nuovo?

Touya: la vita è strana. Bella ma anche triste, dipende da come la guardi.

Akemi: da quando sei così filosofico?

Mi diede una gomitata.

Akemi: ehy!

Finimmo in una risata.

Akemi: solo le 22. Dobbiamo rientrare.

Touya: hai ragione. E ricorda, con loro io sono Dabi.

Akemi: ricevuto!

Entrati dentro

Tomura: cosa ti ha detto Dabi?

Akemi: se mi ha chiesto di parlare in privato ci sarà un motivo, no?

Dabi ridacchiò leggermente.

Tomura: hai cenato?

Akemi: no, ma non ho molta fame. Torno a casa, tu resti a dormire qui?

Tomura: sì, avverti All For One.

Akemi: ok, ci vediamo domani.

Durante il tragitto verso casa mi sentivo tranquilla.

Ora avevo una spalla su cui appoggiarmi in più. Una persona che mi amava in più. Un qualcuno che non mi avrebbe mai abbandonata in più. E cosa più importante, quella persona era Touya.

Entrando in casa notai che AFO era ancora al computer.

Akemi: scoperto nulla sul pennuto?

AFO: potrebbe essere una spia come potrebbe non esserlo. Ho scoperto che terranno una riunione dopodomani, forse se si trattasse di un piano per avere informazioni su di noi ne parleranno in quell'occasione.

Akemi: posso trasformarmi in un'ombra e portare un microfono.

AFO: sarebbe d'aiuto, ma se non vuoi non fa niente.

Akemi: è vero che io voglio solo vendetta e non fare da villain, ma preferisco contribuire.

AFO: perfetto, allora il compito sarà nelle tue mani.

Akemi: io vado a letto. A domani. Ah, comunque Tomura dorme nel covo.

AFO: dormi che ti servono energie. Con tutte quelle ricerche hai trascurato il sonno vero? Hai delle occhiaie.

Akemi: diciamo di sì.

Andai in camera mia ed ancora in felpa mi addormentai.

Era stata una giornata stancante.

Perfect family? BNHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora