Capitolo 30

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Tra il lavoro e lo studio ero arrivata all'inizio sessione , ero nervosa come sempre però anche fiduciosa , studiando era come se dimenticassi anche il brutto litigio con i miei 

Dovevo presentarmi all'università per l'esame e dire che ero agitata era poco , però non ero sola , avevo il piccolo sempre con me ... anche se non nascondo che Kim si faceva sentire ed io rispondevo solo ed unicamente per via del piccolo , non andavo oltre 

-Mook-chiamò l'assistente -tocca a te- trassi un profondo respiro ed entrai 

Poco dopo uscì con un bel 29 , ero così felice , volevo proprio farmi un regalo , uscita dalla sede però incontrai proprio chi meno mi aspettavo

-Paktra?-domandai

-Ciao Mook-disse sorridendo e credo che sia stata anche la prima volta , da quando la conosco , che sorride

-Come hai fatto a trovarmi?-

-Ho visto dal fascicolo che studiavi qui e ho pensato di venire -disse -possiamo parlare in un bar ?-

-Certo -  risposi e andammo in un bar poco lontano dall'università

-Mi dispiace per il mio comportamento ... so che il lavoro che svolgo non giustifica del tutto le mie azioni , e me la sono presa con te , avevi ragione in merito alla mia commessa , si è comportata male ed è stata ripresa -

-Grazie -dissi sinceramente 

-Inoltre vorrei che ci conoscessimo meglio , ammetto che non sono stata presente per te come lo è stato Kim -

-Non per offendervi però non voglio tornare alla villa , sto bene a casa mia e ho i miei spazi-

-Lo so e non te lo richiederemo stai tranquilla -disse - allora come va la gravidanza ?-

-Bene , nausee apparte -

-Quando si terrà la visita?-

-Tra qualche settimana -risposi

-Farò in modo di ricordarmelo stavolta e lo dirò a Kim-e sorridemmo 

Dopo però lei dovette andare via poichè aveva del lavoro da svolgere ed io dovevo andare al ristorante , non appena entrai la famiglia al completo mi chiese come fossi andata all'esame perchè glielo dissi 

-Sono andata bene -affermai vittoriosa 

-Ahh- e Anastasia mia abbracciò , non mi era mai successo , di solito nella mia famiglia anche se io o Thada prendevamo bei voti , non ci davano un abbraccio dicevano solo

"Hai fatto quello che dovevi fare" e poi mio padre tornava a leggere il giornale e mia madre la sua rivista 

-Meriti proprio un bel premio -disse Tony e mi fece avvicinare alla espositore dei dolci -purtroppo non posso darti un aumento però sì un dolce , scegliene uno - 

-Oh ma non deve -dissi

-Insisto -disse lui col sorriso 

-Prendo quello al cioccolato e fragole - 

-Il mio preferito -  e me lo diede , ero contenta , e mi sentivo parte di di quel posto , familiarità con quelle persone , e il dolce che mi hanno offerto , era il regalo migliore della giornata 

Un bellissimo erroreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora