Capitolo 13: "Inferno Pt.2"

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-Sentii il suo nome, il mio corpo si paralizzò come una statua, piano voltavo il mio sguardo alle mie spalle...c'era lui, anzi...non era lui. Era diverso, completamente diverso. Denti affilati come lame, alto e robusto con degli occhi che sembravano buchi neri. Il suo sguardo era rivolto dritto verso di me, era freddo, arrabbiato, impaziente di fare qualcosa. mi girai verso di lui e mi misi in ginocchio, non credevo a ciò che stava succedendo. Kael si mise in posa di partenza, pronto a venirmi incontro. Mi accucciai a terra, ero terrorizzata. Sentii il suo primo passo, come un buco nel terreno e a ogni passo era sempre più veloce. Ripensai a ciò che avevamo passato insieme entrambi e una piccola lacrima scese. Sentii dietro di me una mano toccarmi la spalla, poi una voce che mi sussurrava: "Andrà tutto bene". Kael era arrivato, stava per travolgermi. Mi svegliai dietro il riparo da dove uscii prima di incontrare il licantropo, affianco a me c'era Max.

- "Ria ti prego svegliati!"

- "Max...cosa è successo? Dov'è Kael?"

- "Allontaniamoci di qui, ti spiegherò tutto dopo"

Max mi portò a casa sua, coprì le mie ferite con del ghiaccio, lo ringraziai e gli chiesi di nuovo cosa fosse successo.

- "Max, dopo aver visto Kael correre verso di me non ricordo nulla, cosa è successo?"

- "Kael correva verso di te, sembrava assetato di sangue nei tuoi confronti"

- "Vai avanti"

- "Una volta arrivato a te non si è fermato, anzi, ti ha evitato saltandoti come un ostacolo"

- "Aspetta, cosa intendi?"

- "Intendo che il suo obbiettivo non era colpire te, il suo obbiettivo era colpire il licantropo"

- "Non capisco...lui ha alzato la mano ordinando a Kael di farmi fuori...non capisco perché Kael lo abbia colpito"

- "Poco male, Kael sembra non volerti fare del male e tu sei ancora viva, va bene così"

- "Max, tu hai visto tutto?"

- "Sì, una volta averti superato si è avventato contro il licantropo e ha incominciato a colpirlo in maniera brutale"

Era tutto così strano, non ci capivo veramente più nulla. Kael anche se trasformato non si comporterebbe mai così, allora perché?

- "Potrebbe essere sotto ipnosi, forse non pensa lucidamente ed esegue solo ordini. Ma se il licantropo non è colui che dà gli ordini, chi può essere?"

Disse Max grattandosi il capo. Effettivamente quadrava il suo ragionamento. Se tutto ciò era vero dovevamo scoprire chi c'era dietro l'ipnosi di Kael.

- "Senti Max...abbiamo entrambi visto Kael e la sua trasformazione"

- "Si...quindi?"

- "Era completamente diverso, sembrava molto più umano questa volta"

- "Già...tralasciando il fatto che fosse alto 3 metri e che sembrava fosse andato in palestra, per non parlare di quella bocca"

L'unica cosa che sapevamo era che la sua trasformazione originale non era così, non sapevamo se fosse in grado di cambiare forma. Ci toccherà scoprirlo.

Il giorno dopo erano tutti in panico. L'accaduto era ovunque. C'era gente che ripuliva le macerie e che metteva dei sostegni ad abitazioni quasi buttate giù. Il sindaco di Wallwood radunò i cittadini nella centrale dei Ranger e tenne un discorso: "Quelle creature saranno abbattute!".

[Kael]

Mi risvegliai di soprassalto. Ero tutto agitato, non sapevo cosa fosse successo. Ero di nuovo legato e c'era ancora David con me.

- "Ascoltami bene piccolo moccioso, ieri sera hai cercato di uccidermi"

- "Ieri cosa? Non ricordo nulla! Dimmi cosa mi hai fatto"

- "Ovvio che non ricordi, quando sei in fase ibrida non sei lucido, segui solo i miei ordini, ma a quanto pare anche in fase ibrida sei cocciuto"

- "Cosa intendi?"

- "Il tuo compito era quello di uccidere Ria e ieri stavi per travolgerla, ma l'hai completamente ignorata, venendo verso di me"

Spalancai gli occhi, stavo davvero per uccidere Ria? Pensai a lei e a Max e abbassai lo sguardo, ero distrutto e non avevo più via di scampo

- "Senti un po', adesso che fine ha fatto Joey?"

- "Il tuo amico non esiste più, o per lo meno, le vostre anime adesso sono mischiate, è come se fosse in un coma perenne"

- "E io come divento questo "Ibrido" o come lo chiami tu"

- "Beh, questo in realtà non lo so, dipende da te, devi capire come fare"

- "Fantastico..."

Prese un coltello e me lo puntò sul collo, poi mi fece una proposta:

Se fossi rimasto dalla sua parte non avrebbe più attaccato Wallwood. Non mi fidavo per niente della sua parola, ma so che era l'unico modo per tenere al sicuro Ria...per quanto poco possa ancora restare al sicuro.

- "Accetto".

[Rianne]

Non sapevamo da dove cominciare, partivamo da zero senza neanche una teoria sicura. Incominciammo cercando indizi in città, domandammo in giro, a chiunque. I cittadini raccontarono che entrambi spuntarono a Ovest della città, dalla foresta e arrivarono in città devastando tutto.

- "Quello che sembrava un lupo cercava una ragazza, se non sbaglio Ria è il suo nome"

Questa cosa la sapevamo già, ma scoprimmo che entrambi spuntarono da Ovest. Eravamo attrezzati e pronti a qualsiasi cosa. Contattammo la centrale dei ranger e raccontammo tutto. Tutti i ranger più addestrati alla caccia ci accompagnarono, dovevamo essere una quarantina. Era pieno giorno, muoverci nella foresta con la luce del sole era la soluzione migliore. Facemmo molta strada e ormai eravamo più che lontani dalla città. Non c'era traccia di alcuna creatura di grossa stazza, eravamo disperati, poi una piccola speranza. Tra il fogliame e gli alberi spuntò una piccola capanna. Fermai il gruppo dicendo di girare intorno alla capanna, così facendo sarebbe stata circondata in caso di fuga. Io e Max entrammo all'interno della capanna, era vuota. Cercammo degli indizi e mettemmo a soqquadro tutta la capanna. In uno dei mobili trovai una boccetta con del pelo all'interno, non sapevamo cosa potesse essere ma di certo nulla non era.

- "Pss, hey Rianne"

- "Cosa c'è?"

- "Guarda qui"

Nella capanna c'era un angolo buio coperto da una moquette tutta rovinata, quando Max provo a togliere la moquette, tra scarafaggi e ragnatele scoprimmo una botola nascosta.

Ci battemmo il cinque sorridendo e poi piano provammo ad aprire la botola. Con nostra enorme sorpresa all'interno della botola, in profondità, spuntava una piccola luce. Radunammo i Ranger e cambiammo piano:

Metà dei Ranger che dovevano sorvegliare l'esterno sarebbero venuti con noi, armati di Assalto.

Il passaggio della botola permetteva l'entrata di una persona alla volta. Entrai io per prima. Mentre scendevo le scale la temperatura si alzava sempre di più. Se una cosa avevo capito, era che dove c'era fuoco, c'era quasi sicuramente Kael. Arrivai quasi al fondo, non riuscivo più a respirare per il caldo. Arrivai ad una porta, provai a guardare dal buco della serratura. Era una porta in legno un po' vecchia e aveva il buco della serratura abbastanza grande per vederci dentro. Vedevo l'interno di una stanza illuminata da una sola luce, con una persona all'interno a petto nudo. Era voltata di spalle, sembrava tirare dei pugni al muro, non riuscivo a capire chi fosse. Provai ad abbassarmi cercando di vedere ancora di più verso l'alto.

Mi portai una mano alla bocca per non urlare contro chi avevo appena visto. Quei capelli...quei capelli mossi, disordinati e scuri che conoscevo troppo bene. Tirai un calcio alla porta aprendola di scatto.

Era davvero lui. 

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