Dopo quel "no" decisivo, zia Cleo mi ha guardato con aria perplessa, quindi adesso devo rimediare: <<Era bravo Cesare a letto?>>. E questa è la prima domanda che m'è venuta in mente perché devo sicuramente avere origini mongoliche, altrimenti non si spiega.
<<Il migliore... spero che tu abbia ereditato qualcosa da lui, non so se mi spiego>>.
<<EHEH, TI SEI SPIEGATA BENISSIMO, HO INTUITO TUTTO, comunque sì, ho ereditato tutti i suoi beni, tra cui il trono e l'Impero... sai, sono imperatore, quindi...>> Se per più di un'ora non ribadisco di essere imperatore, non sono contento, VA BENE?
<<Non intendevo quell'eredità, intendo le doti...>>
<<Cleopatra, si contenga>>.
<<Vorrei poter riuscirci>>.
<<Riescici>>. Detto questo, mi sono sentito urtato gravemente nel profondo del mio cuore perché Cleopy mi oggettifica E QUESTO NON VA BENE.
Quindi il mio cervello mi sta consigliando di andar via.<<Dove vai?>> Che domande, Cleopy!
<<Via>>.
<<Torni a Roma?>>
<<Ma che? Te sembro stupido? Non faccio viaggi a vuoto, devo trovare Antonio>>.
<<Resta qui ancora un po', dai>>.
<<No, dai>>.
<<Sì, dai>>.
<<No, no>>
<<Sì, sì>>.
<<E va bene>>. Se accetto, forse non mi romperà più il cazzo.
<<Che vuoi fare di bello, Ottavià?>>
<<Non vederti mai più, ma dato che sei una spacca cazzi, andiamo nella camera tua>>. Ho preso questa decisione che potrebbe ribaltare o confermare la situazione.
<<Così mi piaci>>. Pure tu.
Una volta arrivati in quella stanza, nun ve dico che atmosfera s'è creata.
Cleopy comincia a togliermi mezzi vestiti ('sta bastarda) e quindi io faccio lo stesso con lei.
Poi inizia a baciarmi ed io palesemente ricambio.
Successivamente mi tocca per tutto il corpo e io imito anche questo gesto.
D'improvviso mi dà 'no schiaffo in faccia, MA UNO DI QUEGLI SCHIAFFI, REGÀ. Io faccio lo stesso con lei, cazzo me ne.
Lei si volta dandomi le spalle. MO ME STAI A SENTÌ 'STA COGLIONA.
<<Perché m'hai dato uno schiaffo? 'Sta stronza>>.
<<Perché hai iniziato a toccarmi>>.
<<E come famo a scopà se nun vuoi che te tocco?>>
<<Ah, hai ragione, ricominciamo>>.
<<No, mo m'è passata la voglia>>.
<<HO DETTO "RICOMINCIAMO">>. Che paura, Cleopy.
Dunque, ricominciamo.