'Sto bastardo de Marco Antonio m'ha fatto incazzà troppo. Mo' vado al senato e jie faccio pentì d'essersi innamorato de n' egiziana. L'Oriente nun m'è mai piaciuto, parlano greco, E VALLO A CAPÌ ER GREGO. Chissà quanti di loro m'hanno perculato parlando greco e io credevo che mi stessero facendo i complimenti.
<<Ave, Ottaviano!>> È sempre bello sentirselo dire da tutti i senatori contemporaneamente.
<<Ve devo legge 'na cosa importante. Stateme a sentì>>. Meglio essere diretto con loro, nun se sa mai.
<<Diteci tutto>>. ZITTO E FAMME PARLÀ.
<<Non è per sputtanarlo, ma ritengo opportuno avvisarvi che Marco Antonio ha scritto testuali parole: "Tutte le mie terre andranno a Cleopatra, ovvero la parte ad est, ma ora che ci penso anche la parte ad ovest, la parte a sud e la parte che sta a nord. Cleopatra! La mia dolce e amata regina con la quale voglio conquistare Roma e farla dominare da noi egiziani, perché, sì, ora mi sento uno di loro, un egiziano puro, un egiziano sia di sangue che di vene">> Che schifo le vene, comunque, continuiamo: <<"Penso di essere l'uomo più fortunato del mondo a stare con la mia Cleopy, mentre tutti gli altri sono sfortunati perché non hanno con sé una Cleopy". Questo è il tutto>>.
<<Codesto testamento è un totale obrobrio!>> CHE HA DETTO?
<<Sì... è proprio così. Sai cos'altro può essere definita tale? La sua scrittura, è un totale obrozio>>. Spero di aver usato questa parola nel giusto contesto, non devo risultare ignorante.
<<Volete dire "obrobrio"?>>
<<No, "obrozio", se non conosci questa parola, va' a studiare, non voglio essere affiancato da senatori che ignorano la cultura.>> E statte muto.
<<Ok, scusatemi. Ora cosa avete intenzione di fare?>>
<<Voglio dichiarare guerra a Cleopatra>>.
<<Non a Marco Antonio?>>
<<Per me quell'uomo è già morto>>. CHE FRASE AD EFFETTO CHE HO USATO.