* tre anni dopo *
<<Ottaviano, c'è una lettera per voi>>. SE È NERONE GIURO CHE LO FACCIO AMMAZZARE IN UNA CONGIURA.
<<Sentiamo che dice 'sta lettera, Agrì>>.
<<La leggo?>>
<<La vogliamo usare per accendere il fuoco?>>
<<D'accordo, la leggo: "Che cosa ti ha cambiato? Il fatto che vado a letto con una regina? È mia moglie, non lo è forse da nove anni? E tu? Vai a letto solo con Livia Drusilla? Ti auguro di godere buona salute così che quando leggerai questa lettera ti sarai già fatto Tertulla o Trentilla, o Rufilla, o Salvia o tutte quante.
Marco Antonio" 'STO BASTARDO. Mo' je faccio vedè io, altro che lettere.<<'O sai che te dico, Agrì? Me servi pe' fa' 'na cosa importante>>.
<<Ditemi>>.
<<Potresti recuperare il testamento di Marco Antonio?>>
<<È illegale, Ottaviano>>.
<<Non se lo dice il figlio di Cesare>>.
<<Va bene. Datemi solo un po' di tempo>>.
<<Tutto il tempo che vuoi... l'importante è che sia entro oggi. Domani sarà la fine della sua reputazione>>.
* la notte *
Quando cazzo torna Agrippa?
<<Ottaviano! Il testamento!>>
<<Bravo, Agrippa>>.
<<Cos'avete?>>
<<C'ho la febbre>>.
<<Di nuovo? È la terza volta>>.
<<Ma nun me frega 'n cazzo. Domani se va' a sputtanà Marco Antonio>>.
<<Vi stimo>>.
<<Pure io>>.
<<A me?>>
<<No, a me. Ora, puoi anche andare>>.
<<A domani, Ottaviano>>.
Mo' che è andato via, mejo vedè che ha scritto nel testamento st'incrocio fra cane e cavallo.
"Una parte delle mie terre andrà a Cleopatra"
Solo una? E se scrivessi: "tutte le mie terre"? Sì, dai. Proseguiamo con la lettura.
"ovvero la parte ad est"
Devo di nuovo modificà? Sempre deve specificare 'sto coso. Mo' aggiungo: "ma ora che ci penso anche la parte ad ovest, la parte a sud e la parte che sta a nord". Perfetto.