Non avrei mai pensato che un incontro potesse cambiarmi la vita. Insomma, sono un caso perso io, un completo psicopatico. Ne ho tutte le caratteristiche: impulsività, manipolazione, mancanza di rimorso e di empatia...
So che diagnosticarsi un disturbo mentale da soli è sbagliato, ma ne sono profondamente convinto. Mi chiamo Hannibal Lecter e sono uno psichiatra. Un semplice professionista, così pensano tutti quelli che mi conoscono, calmo ed educato, e anche piuttosto elegante. Nessuno conosceva il mio segreto, perché ero fin troppo bravo a nasconderlo. Sono sempre stato molto solo. Ho pochissimi amici, ma non provo niente nei loro confronti. Sono tutti così scortesi...quando vedo un atto di maleducazione sento ribollirmi il sangue nelle vene, e mi sale un insano desiderio omicida. Sì, proprio così. Mi sono sempre divertito a collaborare con la polizia, per il gusto di vedere un branco di agenti brancolare nel buio mentre hanno un serial killer proprio davanti a loro. Che incapaci...basta calarsi un minimo nella mente malata del colpevole per scoprirne tutti i segreti, ma la gente comune non ne è capace, attaccata com'è ai suoi "valori".
Fu così che un giorno fui chiamato come consulente tecnico per un caso di omicidio seriale. Quando mi convocarono in centrale ero enormemente eccitato, non vedevo l'ora di immergermi nella mente del criminale, per estraniarmi un po' dai miei personali demoni interiori.
Fu allora che lo conobbi. Will Graham. Un ragazzo stupendo: bellissimi ricci neri, pelle diafana ed occhi chiari.
Ma c'era qualcosa di strano nei suoi occhi, uno sguardo malinconico e privo di luce, lo sguardo di qualcuno che non sta vivendo, ma sopravvivendo. La cosa mi incuriosì subito. Avevo un bisogno impellente di scoprire cosa Graham nascondesse, volevo conoscere il suo passato ed il suo presente, ed entrare nel suo futuro.
"Ti presento il dottor Lecter, Will" mi presentò un poliziotto. Will aveva la testa bassa, non mi guardava, poi mi salutò timidamente.
"Salve, tu devi essere Will Graham" dissi, tendendogli la mano. Lui la strinse, la sua pelle era fredda come il marmo, sembrava non avere il sangue dentro.
"Salve" disse lui. La sua voce era dolce, gentile, ma un po' fredda, proprio come il suo corpo.
"Sai, Will ha un talento" disse il poliziotto che lo aveva accompagnato.
"Ne ho sentito parlare" risposi "tu sai entrare nella mente degli assassini, non è vero? Riesci a immedesimarti in loro, a pensare come loro..."
"È esatto" confermò il ragazzo.
A quel punto gli sorrisi amichevolmente.
"Sarà un piacere lavorare con te" gli dissi, e ne ero davvero convinto.

STAI LEGGENDO
How can you love me? [Hannigram]
FanfictionQuando lo psichiatra (e serial killer) Hannibal Lecter incontra per la prima volta Will Graham, ancora non sa che quel rapporto sfocerà in qualcosa di più grande... Disclaimer: la fanfiction è ispirata alla serie NBC e ai libri di Thomas Harris, ma...