La rivelazione

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Era un giorno come tanti e Will era nel mio studio per una visita. Ormai si era abituato alla terapia che gli avevo prescritto, e aveva iniziato a stare meglio, o almeno così pensavo, perché questa volta Will sembrava essere sul punto di avere una crisi.
"Will, calmati, guardami negli occhi. Cosa succede?" gli dissi alzandomi e prendendolo per le spalle mentre tremava.
"Hannibal, io sto d-davvero impazzendo"
"Perché dici così?"
"Sono arrivato a pensare che...che il lips killer sia tu"
Sgranai gli occhi, incredulo. Lo aveva capito. Avrei dovuto fare più attenzione, forse aveva captato qualche segnale...ma no, in fondo sapeva benissimo di cosa ero capace dopo avermi visto con le mani impregnate di sangue, chinato sul corpo di uno dei miei pazienti.
"Will, non puoi crederlo davvero!"
"Io non so più a cosa credere...anche Crawford crede che sia tu l'assassino, devi scappare"
"Io...e va bene, Will. Ho ucciso io quelle ragazze, e ho mangiato le loro labbra. L'ho fatto per puro piacere, era una fantasia che coltivavo da tempo, ma tu non lo dire a nessuno"
"Io non lo dirò, ma ho scoperto che-"
"Cosa?!"
"Che oggi la polizia verrà a prenderti per interrogarti. Per questo devi fuggire"
"Non può essere. Sei stato tu a indirizzarli sulle mie tracce, vero? Io mi fidavo di te!"
"No, non sono stato io! Ci sarebbero arrivati comunque. Non te l'ho detto, ma è da un po' che indagano su di te"
"E non hai pensato di dirmelo prima?"
"Non volevo credere che fossi tu. Pensavo che l'omicidio del tuo paziente fosse stato un incidente, non ti credevo capace di..."
"Dai, dillo"
"Di commettere degli omicidi in serie. Omicidi puramente edonistici"
"Mi stai forse giudicando?"
"Non voglio criticarti, Hannibal, ma non condivido ciò che hai fatto"
"Non voglio la tua approvazione, ma pensavo che mi avresti capito dopo che ti ho raccontato il mio passato"
"Mi dispiace per Misha, ma uccidere altre persone non la riporterà indietro"
"Non parlare di lei!" sbottai.
"Scusami. Intendevo dire che uccidere è inutile"
"Tu non sai come ci si sente ad avere degli istinti che non puoi controllare!" urlai. Lui abbassò la testa, mortificato, ed io, calmandomi, cercai di rimediare.
"Scusa, non voglio litigare. Ti amo"
"Anche io ti amo, anche se non vorrei. Tu sei un serial killer, e io lavoro con la polizia. La nostra relazione è sbagliata, ma non voglio che finisca" disse lui.
"Chi può dire cosa è giusto o sbagliato?"  ribattei io.
"La società, le persone" rispose.
"Al diavolo la società"
"Davvero, Hannibal, dovresti andartene da qua prima che sia troppo tardi"

How can you love me? [Hannigram]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora