Una pugnalata al cuore

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Come mi aveva promesso, Will non parlò mai del sequestro. Ricomparse in città come se niente fosse, e spiegò a tutti che la pressione su di lui era diventata insostenibile e che si era preso qualche mese solo per se stesso. La gente gli credette, ed io non corsi nessun rischio. Questa era la prova regina del suo autentico amore. In quei mesi avevo capito una cosa: Will Graham mi faceva impazzire, ed io facevo impazzire lui.
Passò qualche giorno e inevitabilmente ci rincontrammo. Fu lui a venire nel mio studio. Sentendo bussare alla porta dissi "avanti" e quando lo vidi entrare il mio cuore iniziò a battere fortissimo.
"Ciao, Hannibal"
"Oh, W-Will" balbettai. Non sapevo cosa dire, era come se avessi appena avuto una visione celestiale.
"Sei tornato davvero"
"Sì. Sono tornato per te"
"Siediti"
"Sai, anche se non mi avessi rapito, avrei capito comunque che avevamo una connessione speciale. È il destino che ci ha fatti incontrare" iniziò a dire mentre si accomodava.
"Allora brindiamo al destino" dissi offrendogli un bicchiere di vino rosé.
"Sai Hannibal, vorrei riniziare la terapia"
"Sono contento che voglia farti curare, ma tra noi c'è un legame troppo stretto per avere un normale rapporto terapeuta-paziente"
"Ti supplico, ne ho davvero bisogno. Io-" si interruppe.
"Tu cosa?"
"Io ho riniziato a fare quella cosa con la mia mente"
"Cosa?" sbottai "mi avevi promesso che non lo avresti più fatto" dissi con tono severo.
"Ma ho dovuto, Hannibal! I-io sono nato per questo!"
"Tu sei nato per stare con me! Non hai bisogno di autodistruggerti per sentirti utile al mondo"
"Per favore, abbassa la voce" mi pregò.
"Scusa"
"Sai che ti amo, e puoi chiedermi qualsiasi cosa...ma questo è il mio scopo nella vita, e la cosa non cambierà"
"D'accordo, Will" cedetti alla fine "allora riniziamo la terapia"

How can you love me? [Hannigram]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora