How can you love me? [Hannigram]

Un po' di libertà

Erano passate ormai tre settimane.
Tutti in città stavano cercando Will, ed io lo tenevo ben nascosto. Tenevo tutte le tende chiuse per oscurare le finestre, e facevo in modo che il mio Will rimanesse in stato comatoso per quasi tutto il giorno. Mi ero davvero messo nei guai. Un mio paziente era morto e avevo rapito il beniamino del commissario. Come immaginavo, un giorno la polizia venne a farmi visita per chiedermi se avessi visto Will Graham.
"Buongiorno, agenti. Oh, che piacere vederti, signor Crawford!"
"Buongiorno, Lecter. Avrai saputo della scomparsa del povero Will..."
"Certo, e ne sono addolorato. È un così bravo ragazzo"
"Fin troppo bravo. Sapevo che era in pericolo a causa del suo lavoro, eppure l'ho costretto a continuare..."
"Non si senta in colpa, io credo che Will se la caverà"
"E lei come fa a saperlo?"
"Sono semplicemente ottimista"
"Bene, non staremo a entrare in casa tua. Se non sai niente ti lasciamo in santa pace"
"Mi dispiace tanto, ma davvero non ho informazioni per voi. Non vedo Will da più di tre settimane, ormai, e l'ultima volta che l'ho visto mi pareva normale"
"Bene, grazie ancora"
Nessuno mi chiese di Thomas, perché avevo mandato una falsa lettera alla sua famiglia, in cui diceva che aveva intenzione di farsi una nuova vita all'estero. Volubile com'era, nessuno si era insospettito.
"Arrivederci agenti" dissi. L'avevo scappata di nuovo. Rientrai in casa. Will stava ancora dormendo come un angioletto, i suoi capelli color dell'ebano sulla sua pelle di porcellana... lo desideravo più di ogni altra cosa. Avrei addirittura smesso di uccidere, per lui. Sarei scappato fino in capo al mondo, per lui. Decisi che dovevo premiarlo. Quando si svegliò scoprì che l'avevo slegato.
"Mi fido di te, Will. Non farmi pentire della mia bontà"