Un caso singolare

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Gli agenti ci portarono in una grande stanza e ci fecero sedere con loro intorno a un tavolo. Su una parete era proiettata un'immagine unica, che mi fece venire i brividi, brividi di piacere: si trattava della foto di un cadavere. Conoscevo fin troppo bene il tipo ferite che aveva addosso, ferite da arma bianca, un grosso coltello, magari.
"L'assassino ha mutilato la bocca" disse il commissario "ha portato via un trofeo"
Continuai ad osservare l'immagine, come ipnotizzato. Alla vittima in questione erano state asportate le labbra e adesso della sua bocca non rimaneva che un grosso buco sanguinante dai bordi rossastri e frastagliati. Mi concentrai su quel particolare ed entrai in estasi.
"Tutto bene, dottor Lecter?" Sentii dire dall'altra parte del tavolo. A quel punto tornai in me e risposi pacatamente:
"Oh, sono soltanto scosso nel vedere un tale orrore" incrociai le mani sul tavolo, mostrandomi stoico. L'autocontrollo è uno dei miei pregi.
"Ha tutte le caratteristiche di un potenziale serial killer, pensiamo che possa uccidere ancora" continuò il commissario.
Will era seduto accanto a me, con il mento tra le mani, e beveva una tazza di caffè. Aveva indossato i suoi occhiali, ed io pensai che gli stessero davvero bene. Ad un certo punto, mentre il commissario continuava a parlare, mi girai a guardarlo. Will se ne accorse subito e ricambiò con uno sguardo fugace.
"Dottor Lecter" fui chiamato all'improvviso.
"Sì?"
"Qualche idea riguardo alla mente dell'autore di questi delitti?"
"È un po' presto per dirlo..." vidi le persone nella sala accennare un'espressione delusa, quindi aggiunsi: "però, penso che si tratti di una persona che ha dei traumi legati alla figura femminile, forse alle labbra stesse, e che è terrorizzata dall'abbandono"
"Grazie mille"
Risposi con un sorriso. Sono sempre stato di poche parole. Preferisco esprimermi con i disegni. Nel mio studio ho decine di album da disegno, con matite, penne, inchiostro e tutto il necessario. Quando ho bisogno di calmarmi mi siedo a una scrivania e faccio qualche schizzo. Mi piacciono soprattutto le illustrazioni anatomiche.
Finita la conferenza, Will si alzò e scappò di corsa dalla sala delle conferenze. Il suo comportamento mi lasciò perplesso. Più lo guardavo, più mi sembrava pieno di misteri, e più fremevo per entrare dentro la sua anima. 

How can you love me? [Hannigram]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora