❄4- [22:30]

310 42 7
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

・・・・❄・・・・❄ ・・・・

Why'd you have to go and make things so complicated?

I see the way you're

Acting like you're somebody else, gets me frustrated

・・・・❄・・・・❄ ・・・・

Paris, France - [21 marzo 1880_22:30]

Allo stesso modo in cui un mago estrae il coniglio dal cilindro, il dottor Durant estrasse una piuma nera -—quella piuma nera—da un sacchetto, facendo sì che il fastidio crescesse in Jungkook «Potresti spiegarmi questa cos'é?»

«Non dovreste frugare negli effetti personali altrui» asserì il ragazzo percependo una stretta al cuore. Troppi ricordi, troppi sentimenti, troppe sensazioni.

«Siamo perfettamente tenuti a farlo» roteò in aria la piuma, la girò su se stessa, la strascicò sui pantaloni come per spolverarli. «Adesso puoi darmi le giuste spiegazioni?» Jungkook ebbe il cuore in gola a causa della paura che si potesse inesorabilmente rovinare.

Allungò le mani davanti a sé, pregandolo a testa bassa e accettando il compromesso «Me la dia e poi l'accontenterò.»

Roseraie, France - [10 novembre 1879]

Vige un sottile velo a separare il visibile ed il sensibile. La realtà tangibile ed il sovrannaturale. Spesso vediamo solo ciò che vogliamo vedere, precludendoci la vista di un mondo nascosto. Una quarta dimensione. Una nuova ed inaspettata realtà colma di segreti nascosti. Quella sottile linea si rompe quando decidiamo di aprire la nostra mente e affinando i nostri sensi oppure per uno scherzo del destino. Un destino telecomandato da qualcuno, da colui che non vediamo, da colui che vive nell'invisibile, nell'ipersensibile.

Ed era per quello che Jungkook semplicemente pensava di poter impazzire. Sotto i suoi occhi stavano accadendo cose inspiegabili. Agglomerati di aria che si contorcevano su se stessi, sprigionando piccole scintille luminose e poi quei due esseri. Le grandi ali piumate, dispiegate, erano inquietanti ma possedevano al contempo un forte fascino.
Sembrava essersi scatenata una tempesta dentro quello studio. I fogli prima disposti ordinatamente, erano volati via dalla scrivania, sparpagliandosi ovunque.

E Jungkook era rimasto lì, inizialmente ammutolito, a guardare come quei due discutessero e come soprattutto sprofondassero gli occhi gli uni negli altri. Ma non capiva, non riusciva sul serio a capacitarsi se tutto quello fosse vero. Forse, era semplicemente la stanchezza di quei giorni di lavoro a fargli avere delle allucinazioni. Oppure, pensò di essersi addormentato e che tutto quello fosse semplicemente un sogno.
Ma per quanto surreale, non avrebbe potuto negare che quei due fossero proprio lì, davanti a lui.
«Chi diavolo siete?»

𝙍𝙊𝙎𝙀𝙍𝘼𝙄𝙀 // ⱽᵐⁱⁿᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora