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I don't know what I'm supposed to do

Haunted by the ghost of you


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Roseraie, France - [12 novembre 1879]

Era stato come lo sparare un verdetto. «Siamo i tuoi angeli custodi» diretto, senza giri di parole, chiaro, altamente preciso. Chi non avrebbe capito?

«I miei-i miei che cosa?» evidentemente Jungkook, che percepì le gambe cedere sotto il peso del suo corpo. Si salvò semplicemente sorreggendosi con le mani aggrappate al tavolo.
Mani tremanti, così come il suo respiro.
Era tutto surreale. Fin troppo. Delle creature dotate di immense ali si professavano suoi angeli custodi. Secondo quale logica? Si chiese.
Tutti lo avrebbero preso per pazzo.
Lui stesso dubitava dalla sua integrità mentale.
Eppure non poteva che pensare di aver appena superato un importante limite, una linea sottile tra il visibile e l'ipersensibile, tra il mondo fisico e quello...ultraterreno. Avrebbe dovuto chiamarlo così, giusto?

«Quindi oltre che stupido sei anche sordo?» la voce petulante di Taehyung non tardò a farsi viva ed il risultato che ottenne fu uno sguardo da parte di Jungkook pieno di fastidio, che sembrò magicamente scordarsi per un attimo di tutto quel casino nel quale si era infilato, solo per poter ribattere a quell'offesa.

«Te l'hanno mai detto che sei simpatico quanto un palo su per il-»

«Tu!» Jimin lo interruppe, alzando la voce, sorprendendo tutti. Non sembrava da lui il poter produrre acuti di quella portata «Non dire parolacce» lo ammonì, girandosi poi verso il decaduto per far la stessa cosa con lui «E tu, suvvia, lo sai che ha ragione.»

Taehyung si trattenne dal diventar paonazzo in volto, quell'insulto sottinteso da parte dell'angelo lo colpì fin troppo. Boccheggiò in cerca di parole, con la volontà di rispristinare il suo portamento «E comunque, io non sono un angelo» volle specificare, portando lo sguardo a cadere prima su Jungkook che lo scrutò curioso, non capendo il perché di quella sottolineatura dal momento che anche lui aveva un paio di ali come l'altro.

Mentre Jimin invece storse il naso, fissandolo serio «Sembri quasi disgustato da quella parola» affermò notando ogni minuscola variazione dei suoi muscoli facciali. Se non gli fossero piaciuti gli angeli, ciò avrebbe voluto dire possedere un forte odio anche per Jimin e a Jimin ciò non andava bene, non avrebbe potuto digerire quella notizia.

«Li ripudio.»

«Li ripudi» ripeté. Lo sguardo affranto e la voce quasi rotta. Gli occhi gli divennero di ghiaccio nell'apprendere quella notizia. Non che non lo sapesse, solo che sarebbe stato meglio se Taehyung non glielo avesse mai detto direttamente... avrebbe continuato a vivere nella sua ignoranza.

𝙍𝙊𝙎𝙀𝙍𝘼𝙄𝙀 // ⱽᵐⁱⁿᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora