❄️10- [23:00]

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After everything I've done

You were good to me


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Roseraie, France - [3 dicembre 1879]

«Pensate che io abbia sbagliato?» fu una domanda istintiva da parte di Jungkook che sinceramente si sentì libero di chiedere il parere dei suoi angeli custodi...in fondo, sarebbero dovuti essere loro a consigliarlo, giusto?

«Ecco...» Jimin non seppe come rispondere, preso in contropiede da un argomento per il quale non si era preparato psicologicamente a parlarne. Avrebbe voluto dare una risposta positiva ma al contempo non avrebbe voluto essere brutale e farlo restare male. Si dedicò piuttosto al raccogliere le freccette conficcate nel bersaglio appeso nello studio di Jungkook.

Ad essere diretto vi pensò Taehyung, senza freni e peli sulla lingua «Sì, certo che hai sbagliato ad accusare tuo zio Dorian. E poi... Glielo hai detto così diretto, in faccia. Mi piaci- cioè, mi piace questo tuo modo di fare, ma sei stato un incosciente ed uno spericolato. Sei decisamente nei guai» tralasceremo il fatto che la mente di Jungkook si fosse bloccata a metà discorso, scosso da quel "mi piaci".

«Taehyung, delicatezza» lo rimproverò Jimin. Poggiando attentamente le freccette sulla scrivania, attento che le punte di ferro non graffiassero il legno pregiato.

«Gli ho solo detto-»

«La verità. Sì, Tae ha ragione» intervenne direttamente Jungkook, alleggerendo il cuore di Taehyung ma dandogli anche conferma di quanto avesse ragione. Lasciò stare le varie carte di contabilità e si pose a braccia conserte, lo sguardo attento verso Taehyung e la mente aperta a capire cosa gli stesse dicendo.

«Ha un vantaggio su di te, adesso. Lui sa che tu sai e questo ti rende vulnerabile ed un soggetto da attaccare» commentò il decaduto, recuperando al volo una delle tre freccette.

«Cosa consigli?»

Taehyung giocarellò con quel piccolo poverino tra le dita. Lanciò uno sguardo al bersaglio. Prese la mira e lanciò «Uccidilo» centro. Il massimo dei punti.

«Taehyung!» Jimin per poco non si sentì male, rimanendo scioccato a bocca aperta mentre l'altro mormorò a bassa voce un "Stavo solo scherzando". Jungkook lo sentì anche se flebilmente e sperò fosse stato lo stesso anche per Jimin «Ascolta, risolveremo in qualche modo ma non con i suoi metodi. Quel che è certo è che non sei tu il colpevole, anche solo osservando la differenza di colore tra le vostre ombre. È la sua quella macchiata di omicidio» disse riferendosi a zio Dorian. Jungkook seguì quel ragionamento. Non era la prima volta che gli parlavano delle ombre e dei loro significati. Così si ritrovò all'improvviso a ricercare l'ombra di Taehyung, pensò fosse un buon metodo per attestare la sua colpa o meno. Ma non la vive. Lanciando un'occhiata veloce a Jimin, intuì che forse era normale per loro non averla...in fondo non erano umani.

𝙍𝙊𝙎𝙀𝙍𝘼𝙄𝙀 // ⱽᵐⁱⁿᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora