capitolo 3 ~Clarissa

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-Clarissa


GIORNO 2

«Ragazzi, vedete quello che vedo io?» chiede una voce che non riesco ancora a riconoscere perfettamente, nonostante mi suoni familiare.

«Si.» risponde un altro.

«Si stanno tenendo per mano e sono abbracciati!» parla di nuovo la prima voce.

Socchiudo gli occhi e me ne trovo altri due che, anche loro, stanno iniziando ad aprirsi.

Da vicino sono ancora più belli ed appena svegli sembrano anche più luminosi.

Sposto lo sguardo un po' più in giù e vedo due bellissime labbra a poca distanza dalle mie. Iniziano a muoversi: «Buongiorno.» emettono, facendone uscire una voce tremendamente roca e parecchio eccitante.

Riporto lo sguardo nei suoi bellissimi occhi.

«Buongiorno a te.» dico e le mie labbra si stendono in un sorriso.

Ora sono i suoi occhi a posarsi sulle mie labbra.

«Come stai?» mi chiede cautamente, riportando gli occhi nei miei.

Sembra ancora un po' preoccupato...

«Meglio... solo grazie a te.» gli rispondo sinceramente.

«Ne sono felice.» mi risponde, anche lui sinceramente.

«Non vorremmo interrompere, ma... avete visto come siete messi?» domanda la stessa voce che ha parlato per prima.

Giriamo leggermente la testa e vediamo quattro paia di occhi, puntatati su di noi, che ci guardano confusi e scioccati.

Noto solo ora come dal busto in su sia sopra il petto di Jason, come le nostre gambe siano allacciate lateralmente e come le nostre mani siano legate insieme e poggiate insieme sopra il materasso, accanto ai nostri fianchi.

Capendo la situazione arrossisco visibilmente, sentendomi il viso bruciare dall'imbarazzo.

«Io... emh... mi dispiace...» inizio a balbettare.

«Oh mio dio! Non ci credo!

E' arrossita e sta balbettando!

Amico, nel giro di meno di un giorno l'hai completamente cambiata!» sghignazza Jhonatan.

«Tu sta zitto.» lo fulmino con lo sguardo, girandomi verso di lui.

«Okay. Okay.

Noi vi aspettiamo qua fuori.

Cercate di non farci diventare zii.» conclude Jhonatan alzando le mani in segno di resa e uscendo insieme agli altri, ridacchiando per la sua battuta di poco gusto. Ma la cosa più sconcertante, è come anche gli altri tre idioti stiano ridendo con lui!

«Jhonatan!» mi lamento.

Mi sposto accanto a Jason e ci sdraiamo su un fianco, guardandoci negli occhi.

I suoi sono bellissimi e brillano, quasi.

Lui è bellissimo.

No, un attimo.

Ho veramente pensato che sia bellissimo?!

Ma che incantesimo mi ha scagliato addosso?!

Continuiamo a guardarci e a sorriderci.

Sono io ad interrompere il nostro magico silenzio.

«Purtroppo, dobbiamo alzarci perché, prima della colazione, si può stare un po' fuori, nel giardino.» sussurro, stranamente dispiaciuta.

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