Izuku pov.
Entrai in centrale diretto all'ufficio provvisorio che mi era stato prestato quasi correndo.
Non capivo che mi era preso, non era la prima volta che sparavo a un criminale, ma vedere quella ragazza sfaldarsi come un pupazzo di neve al sole mi aveva sconvolto e lasciato addosso una sensazione ďangoscia inimmaginabile.
Non volevo tenere la pistola puntata verso Bakugo, ma non ero riuscito a abbassarla, era come se una forza invisibile m'impedisse di rinfoderare ľarma...
Sbuffai rumorosamente attirando qualche sguardo incuriosito o occhiataccia lungo il tragitto arrivando finalmente all'ufficio chiudendomi alle spalle la porta quasi con un tonfo posandoci sopra la fronte.
Avevo bisogno di un attimo per riprendermi e pensare con calma a tutto, ma quello non fu di certo il momento giusto. Uno scricchiolio attirò la mia attenzione e con uno scatto mi voltai notando sulla sedia dell'ufficio una figura seduta che giocherellava con una penna e un foglio. Per un istante pensai di aver sbagliato ufficio ma sapevo che non era così.
《Izuku ti aspettavo!》
《Capo!?》nel riconoscere ľuomo cane quasi saltai contro luce《s-scusi non volevo urlare io-》
Ľuomo rise di gusto alzandosi con lentezza dalla sedia reggendo ancora foglio e penna tra le sue mani.
《È colpa mia, non dovevo aspettarti nel tuo ufficio, ma ho quello che avevi richiesto》a quell'affermazione i miei occhi si illuminarono posandosi sul pezzo di carta 《non sono i nomi di tutti, ma per ora sono quelli che ho rintracciato, almeno così mi sento utile, le mie vecchie ossa non reggono troppe ore fuori》
Mi avvicinai a grandi falcate prendendo tra le mani il foglio che mi stava porgendo con sopra nomi, indirizzi e contatti di varie persone, almeno una quindicina. Erano alcune delle persone a cui era stata rubata ľidentità, le poche persone riconosciute dalle telecamere di sicurezza.
《Grazie, mi ha tolto davvero una gran fetta di lavoro! Come posso sdebitarmi?》
《Potrai sdebitarti con una bella tazza di caffé fumante》ľagente mi posò amichevolmente una mano sulla spalla dandoci qualche patta 《ma prima puoi rispondere a una domanda?》
《Certamente》risposi col sorriso alzando lo sguardo sul suo notando qualche ruga di troppo sul suo volto canino.
《Sei sicuro di stare bene? Da quanto il criminale ti ha quasi fatto saltare in aria ti vedo più nervoso.. sei sicuro di star dormendo?》
《Sì, stia tranquillo》sorrisi dirigendomi alla scrivania con passo nervoso sistemando la sedia 《Sono solo le croste che mi prudono e la cosa mi rende frustrato, non so quante me ne sono staccato》sospirai passando la mano sul braccio. Mentire sotto stress e stanco non era di certo il mio forte.
《Di fatto sentivo odore di sangue》il cane arricciò il naso passandoci sopra la lunga lingua per inumidirlo 《se ti serve qualche giorno prendetelo ancora》
《No no, va bene così mi aiuta a distrarmi dal prurito》sorrisi gentilmente e dopo un lungo sguardo lo vidi voltarsi verso la porta e schiuderla.
《Va bene, ma vedi di restare in ufficio per il resto del turno, manderò altri in pattuglia, non voglio vedere ľagente migliore del paese che mi collassa... puoi tornare anche a rispondere alle chiamate per individuare i quirk dei criminali, se vuoi ne abbiamo alcuni momentaneamente in cella qui per piccoli atti vandalici》annuì ancora sentendo delle energie tornare al pensiero di studiare nuove specialità.
《Lo farò subito, invio alcuni documenti e analisi al mio dipartimento e sono disponibile allora》mi misi seduto facendo scricchiolare la sedia mentre il mio superiore era già svanito oltre la porta nuovamente chiusa.
《Ok...》sospirai accendendo il mio portatile e fissai alcuni documenti sparsi per la scrivania iniziando a selezionare quelli che non centravano col caso dei rapinatori, ma solo quelli sulle unicità di alcuni che mi era stato chiesto di analizzare negli ultimi sei mesi per identificare se fossero un pericolo per la società o meno. Si trattava di criminali sia di bassa categoria che medio-alta che stavano scontando una pena in carcere e io ero stato chiamato per decretare se fosse giusto lasciarli uscire senza una scorta o se fosse stato meglio affiancargli qualcuno per controllarli.
Era un lavoro tranquillo rispetto agli altri per me, era sempre stato semplice per me notare ogni sfumatura dei quirk e quelli non facevano eccezione.
Su quarantasei criminali solo dodici necessitavano di un affiancamento continuo, otto di uno temporaneo e tutti gli altri erano liberi di uscire senza problemi.
《Ok, invio questi documenti alla centrale di Tokyo.. spero di averli già scansionati》sospirai grattando il braccio osservando il resto della scrivania in attesa che il PC terminasse un aggiornamento automatico.
Lì non era presente nemmeno un foglio sul caso dei rapinatori, non potevo mettere a rischio la missione principale, eppure avrei voluto tutti i documenti davanti per continuare a studiarli.
Mi lasciai uno schiaffo sul braccio malandato sperando di alleviare il prurito senza grattare e posai la mano sul basso ventre sentendo le budella contorcersi tra loro, tutto nella norma, forse.
Il mio sguardo cadde sui cassetti laterali della scrivania e ne notai uno mal chiuso, cosa insolita vista la mia ossessione per averli sempre chiusi, perfetti e in ordine...
"Devo essermene scordato, oppure..." sossi la testa eliminando il pensiero che potesse esser stato il mio ex insegnante. Era un uomo gentile, buono e che sapeva rispettare gli altri, doveva esser di certo una mia dimenticanza di quella mattina.
Lo richiusi per bene e mi concentrai sul portatile digitando la password per accedere.
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Katsuki pov.Guardai con disgusto il caffé davanti a me. Avevo terminato il turno di quella giornata e addosso mi era rimasta una sensazione viscerale di rabbia indescrivibile.
Deku aveva osato puntare un arma contro di me, benché prima non fosse indirizzata verso il sottoscritto dopo lo era. La sensazione di trovarmi un proiettile in pieno petto se avessi anche solo mosso un muscolo non mi era piaciuta, ero io il più forte e quello da temere, non una nullità con un arma tra le mani.
《Cavoli, dovevo proprio andare al bagno》Mina posò la sua borsetta sulla sedia mettendosi nuovamente seduta davanti a me arpionando il cucchiaino per terminare il suo dolce.
Avendo finito assieme eravamo usciti a pranzare, poi la ragazza mi aveva chiesto di andare da qualche parte per vedere con lei una persona, quindi ľavrei accompagnata senza troppe storie, se dovevo fare il cane da guardia per un amica lo facevo volentieri, poi dovevo distrarmi.
《Bakugo ti vedo troppo serio, hai nuove informazioni sul caso e te le tieni per te o è successo qualcosa?》
Alla sua domanda presi il caffé buttandolo giù in pochi sorsi non riuscendo a guastare ľamarezza di quel liquido.
《Nessuna delle due, ho solo bisogno di spaccare la faccia a qualcuno》
《Immagino ti stia riferendo a Midoriya...》la rosa sospirò addentando un pezzo di panna cotta 《quel ragazzo è un tesoro, ancora non capisco il tuo odio per lui》
《Come ho detto è un falso suicida, mente a sé stesso pur di fare cose che vanno oltre le sue capacità》lanciai un occhiataccia a delle persone che si erano messe a ridere rumorosamente.
《Eppure eravate amici, te hai provato a farglielo capire e a aiutarlo coi tuoi modi rudi, ma hai mai provato a farglielo capire con gentilezza?》
《È troppo stupido, non lo capirebbe》sbuffai dal naso tornando a guardare Mina che aveva finito il dolce passando al suo caffé.
《Ma non credo sia solo lui il problema al momento, avresti urlato o dato di matto come tuo solito, che ti turba?》
Sospirai guardando la ragazza con occhi di cenere. Lei, Kirishima e in parte Kaminari e Sero mi capivano e conoscevano sin troppo bene, spesso gli bastava guardarmi un solo istante per capire più cose di quante ne capissi io.
《È quel cane》lo dissi a denti stretti prendendo tra le mani il mio cucchiaino rigirandolo tra le dita 《a Natale, il giorno che eravamo fuori a festeggiare lui era lì..》
《E con questo? Credi che ci stia seguendo?》
《No, è stata una casualità, di questo ne sono certo》sospirai spostandomi sulla sedia perché scomodo e guardai ancora il cucchiaino tra le mie dita 《ero in bagno con Kirishima quando è entrato e ha detto una frase che non mi è piaciuta》alzai lo sguardo guardando Mina dritto negli occhi ripetendo la frase dell'agente 《"a volte rispettare le regole e non impicciarsi è ľunico modo per sopravvivere"》restai fermo a guardarla in attesa di una qualsiasi reazione.
Il suo sguardo da prima fermo e immobile in un espressione di ragionamento sin quando non mutò in dubbio.
《Credi sappia della missione principale?》
《Ne ho quasi la certezza. Non posso descrivere al meglio la tensione c'è c'era nel bagno, ma posso assicurarti che lui sa, quel giorno Deku era appena stato aggredito, quella frase mi puzza.》
《Ľhai detto a Midoriya?》
《No. Quel deficente ha il prosciutto sugli occhi, è il suo ex insegnante e in sua presenza si comporta come un ottimo capo, quasi come un padre col figlio, quello ha la puzza sotto il naso.》lasciai cadere il cucchiaino facendo risuonare per il ristorante il tintinnio metallico contro il legno 《aspetta a dirlo ad altri, voglio prima ottenere delle prove.》Spazio me:
Ecco ľultimo capitolo di Pasqua!
Ancora buone feste~
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~Dannato Destino~ {♥︎BakuDeku♥︎}
Fanfiction[Status: SVILUPPO] Bakugo Katsuki Hero: 25 anni Izuku Midoriya Poliziotto: 25 anni All For One non esiste più da anni grazie ad AllMight divenentato così ľHero numero uno ispirando il giovane Izuku a intraprendere la strada per diventare un eroe, so...