~Dannato Destino~ {♥︎BakuDeku♥︎}

24.

Izuku pov.

Passai le mani tra i capelli in attesa che ci chiamassero per entrare nella sala interrogatori.
Avevo ricevuto in tempo la chiamata di Bakugo, io e Hitoshi eravamo fermi in una coda in autostrada a causa di un incidente e se non ci fosse stato quell'imprevisto non avrei potuto ricevere la telefonata.
C'era una nuova vittima e era scomparsa davanti a lui, in un battito di ciglia... qualunque fosse il quirk utilizzato per i rapimenti era senza ombra di dubbio pericoloso, se aveva un raggio ďazione ampio sino alla cima di un palazzo nessuno era al sicuro. Forse volevano farci sapere che potevano prenderci in qualunque momento senza problemi, che non potevamo né scappare né impedire che altri venissero presi... una provocazione.
《Mi spiace dirlo, ma è stato un colpo di fortuna》 Shinso lo disse a tono piatto fissando i muri bianchi che ci circondavano 《potremo chiedere se sa quale sarà la prossima vittima, se non dirà nulla vorrà dire che è inutile, se invece parlerà...》
《Significherà che sa abbastanza da permetterci di avvicinarci a quei pazzi》annuì con un lungo sospiro tirando un ciuffi di capelli con forza iniziando poi a rigirarlo tra le dita 《eppure potrebbe esser solo una delle persone che consiglia vittime... ha visto Koichi in azione... con la licenza attiva non ha perso un secondo per tornare a pattugliare la sua città, certamente ľha visto e segnalato ai suoi superiori》
《Magari così avremo un vantaggio, se fara altri nomi potremo proteggere quelle persone, o almeno, provarci...》
Annuì ancora tornando a perdermi nei miei pensieri.
Al momento il mio ex capo era certamente immobilizzato a una sedia, non avrebbe potuto far nulla per sfuggire al controllo di Hitoshi se non restare in assoluto silenzio senza rispondere alle sue domande o affermazioni.
Acausa della mia ingenuità aveva avuto servito su un piatto ďoro tutte le informazioni di cui necessitava sugli Hero che stavano collaborando con me... aveva assistito alle pattuglie, alle catture e agli interrogatori, aveva avuto a disposizione video amatoriali e interviste per analizzare il nemico che si trovava di fronte, tutti loro avevano avuto un enorme vantaggio rispetto a noi, a me.
"Ho avuto degli occhi puntati addosso sin dal primo giorno in accademia... sono stato seguito, controllato e analizzato... certo, sono suposizioni, ma non do nulla per scontato dopo quel poco che ha detto ľultima volta"

Mollai il ciuffo che stavo torturando passando ad un altro che arricciai con più prepotenza in modo da concentrarmi, pizzicando con la mano libera il labbro inferiore.
Troppi pensieri per la testa, troppe suposizioni, non riuscivo a fermare il mio cervello da quella pazza corsa che aveva intrapreso ad un mio ingenuo via urlato mesi prima.
Doveva esser un caso semplice all'inizio, dovevo solo trovare chi stava rapendo la gente per il Giappone e catturarlo, solo dopo poche settimane invece si era rivelato più complesso del necessario e ľavevo preso in piccola parte come una sfida personale. Grazie ai miei gradi avevo accesso a più informazioni tra cui il fatto di non potermi fidare dei piani alti, di coloro che avrebbero potuto darmi ogni genere di risorsa per risolvere il caso e che invece pensavano solo a mantenere il loro comodo posto in poltrona concentrandosi esclusivamente sui casi esteri o d'importanza mediatica mettendo subito a tacere le voci di sparizione di così tanti civili incolpando la mafia o scambiandoli per fughe.
Quelle persone non erano ne agenti ne hero, solo sottoposti di politici o ricconi che non sapevano distinguere un reale pericolo per la nazione dal rischio di perdere anche solo una moneta dalla più bassa valuta del loro portafoglio.

Un ronzio elettrico giunse dalla porta scostandomi dai miei pensieri facendone uscire un agente in divisa con molte più medaglie e riconoscimenti delle mie che brillavano minacciose.
《Come promesso avrete quarantott'ore per sapere quel che vi serve, anche a seconda di ciò che dirà o non dirà verrà decretato se è un pericolo che deve esser tenuto qui con la massima sicurezza e sorveglianza o se potrà esser spostato in un carcere comune.》 gli occhi di ghiaccio del carceriere si puntarono nei miei procurandomi un brivido gelido fermando il mio movimento per alzarmi 《Agente Midoriya Izuku non sono state molto chiare le motivazioni per cui il sospetto è stato arrestato e il perché lei ha espressamente intimato di portarlo solo in questa struttura mentre il sospetto veniva prelevato... Lei è un giovane agente con poca esperienza, capisco la prudenza, ma la sua è stata eccessiva. È certo di quel che fa o devo inviare una lettera al dipartimento per farla retrocedere di grado?》
Dopo un attimo di smarrimento sorrisi sprezzante dirigendomi alla porta con sicurezza seguito da Hitoshi che in silenzio non osava intromettersi.
《Non si preoccupi》 mi fermai al suo fianco guardando dritto davanti a me 《le chiedo cortesemente di assistere a tutto ľinterrogatorio se non le dispiace, in più le consiglio di guardare la registrazione della telecamera di sicurezza che era nella mia divisa, quella è nei vostri database da parecchio o sbaglio?》
I nostri sguardi si incontrarono creando un vero e proprio attrito che scoccava continue scintille ďostilità. Io non gli piacevo e a me non piaceva come si era posto.
《Un quirkless non dovrebbe nemmeno essere un poliziotto. Credo che manderò con grande piacere la lettera》 un sorriso pressante si dipinse sulle sue labbra nel mentre che si girava completamente verso di me per guardarmi dall'alto verso il basso.
《Un poliziotto non può usare in alcun modo la sua unicità in servizio, ciò la rende uguale a me o sbaglio?》
Sorrisi con falsa gentilezza proseguendo per il lungo corridoio bianco, seguito da Hitoshi, lasciando il carceriere alla porta per seguire un suo collega verso la sala interrogatori.
《Prego, da questa parte》 il nuovo agente sorrise facendoci strada 《il sospetto è tenuto fermo da una camicia di forza e controllato da svarite telecamere. Se proverà a usare la sua unicità o se subirà cambiamenti di umore, battito del cuore o respiro noi lo sapremo e voi resterete sempre aggiornati grazie a un monitor presente nella stanza》
《Per quanto riguarda le pause dopo quanto dovremo fermarci?》 Shinso lo domandò tranquillo affiancandomi.
《In questa struttura non esiste la regola se il sospetto è fresco di cattura. Potrete scegliere voi quando fermarvi e quando riprendere. Vige solo una regola, non entrare nella stanza del sospetto, dovrete restare oltre il vetro》 scambiai un rapido sguardo al viola che sorrise lievemente guardando nella mia direzione, aveva capito uno dei motivi per cui avevo insistito a fin che lo portassero in quella struttura al posto di altre. Dovevamo solo far tutto in quarantotto ore senza la fretta delle pause obbligatorie.
《Questa è la stanza, il tempo inizierà appena entrerete. Bon lavoro, spero riusciate a ottenere ciò che cercate, per le prossime cinque ore starò io qui fuori dalla porta》 l'uomo ci sorrise appena girando una chiave nella toppa e spalancando la porta mostrando una nuova stanza bianca divisa a metà da un muretto e dello spesso vetro anti proiettile dal lato porta cerano due sedie, mentre dal lato opposto cera il mio ex capo che a capo chino sembrava dormire sulla sedia a cui era bloccato.
《Grazie e buon lavoro》entrai senza indugi prendendo posto su una delle due sedie restando fisso con lo sguardo sull'uomo cane che restò immobile sin quando la porta non si richiuse e anche Hitoshi si mise comodo. Solo a quel punto alzò lentamente la testa fissando I suoi occhi nei miei con rabbia e una fastidiosa nota di divertimento.
Aspettai dicesse qualcosa per lunghi secondi, ma non un suono uscì dalla sua gola, ne un saluto sarcastico ne parole velenose, nulla.

《Vedo che hai già intenzione di non produrre nemmeno un fiato》sorrisi prendendo dalla giacca penna e taccuino per annotare tutto quel che mi serviva. Lo schermo davanti ai miei occhi con segnati i suoi parametri non mi serviva a molto.
《Può farmi almeno sì o no con la testa?》ľuomo restò immobile come un tronco millenario battendo soltanto le palpebre, ma senza mai spostare i suoi occhi canini da me 《direi che non vuole proprio collaborare》Sorrisi amareggiato scambiando uno sguardo a Hitoshi che capì.
《Non utilizzeremo il quirk di Hitoshi, non abbia timore, è qui solo per le evenienze》il suo sguardo si fece sprezzantemente divertito accennando una piccola ridarella, non mi credeva affatto《fin che non parlerà e non sentirà la sua voce sarà al sicuro dal lavaggio del cervello, credevo si fosse informato sui suoi "nemici"》
Sospirai deluso scarabocchiando sul taquino, non vidi nemmeno il sorriso che fece al contrario di Shinso che si mosse infastidito sulla sedia.
《Oh sì che lo so》la voce giunse gracchiante alle mie orecchie, come se non parlasse da giorni 《Hitoshi Shinso. Professione: Hero. Quirk: Lavaggio del cervello. Può ottenere informazioni dai nemici e immobilizzarli se rispondono a un suo quesito o affermazione. Ľeffetto svanisce se chi ne è succube subisce un trauma di media intensità come un colpo alla spalla. Al momento si sta allenando nel controllare più di tre menti nello stesso momento.》
La mia mano si fermò sulla pagina costringendomi a alzare nuovamente lo sguardo. Un piccolo rivolo di freddo sudore scorse per la mia colonna vertebrale nel riconoscere gran parte di quelle parole.
《I tuoi appunti sono disponibili a tutta la polizia, sai, sono sempre stati molto utili e dettagliati, persino quelli che scrivevi appena arrivato in academia》
《Sono disponibili solo su richiesta...》strinsi la penna 《hai fatto richiesta dei documenti per darli a loro?》
《Loro chi scusa ragazzo? Non so di chi tu stia parlando》strinsi la mascella al contrario dell'uomo che sorrise sotto i baffi cercando di mettersi comodo dentro la camicia di forza.
Non sarebbe stato facile ottenere informazioni senza ľaiuto di Hitoshi, ma doveva esser la mia ultima carta da giocare, quella oramai era una vera e propria sfida tra me e il mio ex insegnante.

Spazio me:

Eccomi stelline, perdonate la lunga attesa e il capitolo poco interessante, ma presto ci divertiremo♥︎☆