28.

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Izuku pov.
(Mattino dopo):

Strinsi gli occhi infastidito. Avevo male ovunque, come dopo un allenamento intensivo. Mi dolevano muscoli che non sapevo ďavere e sentivo caldo, ma non un caldo interno, cioè, sì emanavo calore per scaldarmi come ogni essere umano, ma ne percepivo un altro ancora più caldo accanto a me che sembrava pian piano farsi più intenso per bruciarmi.
Mi sembrava di esser tornato piccolo, quel calore mi ricordava le fredde giornate ďinverno sotto le coperte a ridere e scherzare con Kacchan, stesi a scaldarci uno accanto all'altro sotto la stessa coperta, lui a aumentare la temperatura con piccole esplosioni che più volte avevano rischiato di bruciare il piumone per scaldarci più in fretta. Ricordavo come lo sguardassi ammirato pensando a quanto fosse bello il suo quirk e ne agoniavo ancora uno, quando ancora dovevo fare cinque anni per scoprire la mia unicità...
《Kacchan così rischi di bruciare la casa...》un sorrisetto malinconico dipinse il mio viso provocando qualche pizzichi ai miei occhi e al naso a presagire delle possibili lacrime, mentre mi giravo su un fianco ignorando i dolori che sembravano volermi strappare dai ricordi di quel dolce dormiveglia.
Portai la coperta poco sotto al mento stringendomici dentro e strofinando la guancia sul cuscino alla ricerca del sonno che lentamente stava scivolando dalle mie dita, ma dei piccoli soffi ďaria calda e ritmici m'impedirono di tornare a rilassarmi e dormire. Sembravano fatti apposta per impedirmi di tornare a riposare e sprofondare in dolci ricordi ďinfanzia così da scappare dal lavoro, dalle responsabilità e dalla vita stessa.
《Mmh...》spostai una mano verso ľaria come a allontanarla consapevole che non mi sarebbe stato possibile, ma colpì qualcosa di fisico e tangibile.
Tastai di fretta quella superfice come se potesse mordermi realizzando in pochi istanti si trattasse della faccia di qualcuno e mi alzai trattenendo un urlo e cascando al suolo con una sonora culata per aver inciampato nelle coperte agrovigliate sul fondo.
Il cuore a mille, dalla mia posizione vedevo una spettinata e scompigliata capigliatura biondo cenere che si muoveva con rumorosi versi infastiditi, un braccio ed un busto scoperto.
Ci impiegai poco a capire di chi si trattasse e realizzai.
Le mia guance si tinsero di porpora mentre alla mente tornavano gli eventi di quella notte, alla passione che Kacchan aveva messo in ogni bacio, tocco o spinta senza ferirmi o lasciarmi segni, una cosa che si crederebbe normale vista la bestia selvaggia che è, al come eravamo finiti in quel letto.
Melissa aveva ragione, tra nemici nella rabbia c'è sempre una piccola tensione sessuale, un filo sottile e fragile che non dovevano mai superare ai fini della loro sanità mentale, un filo che finalmente comprendevo rispolverando i vecchi discorsi fatti con la mia migliore amica a fine di un film o una serie e io avevo superato quella linea vietata. Ľavevo superata per colpa sua.
《Che diamine ho combinato...?》il rossore sulle mie guance svanì sostituito da un colore cadaverico, tendente al verde vomito. La nausea si fece sempre più forte mentre cercavo parole o vie di fuga da quella situazione.
《Deku, fiata ancora e te la strappo quella lingua.》sussultai terrorizzato nel vedere Bakugo mettersi seduto sul letto. Ebbi solo il tempo di tirare la coperta sino alle mie intimità per cascondermi ai suoi occhi che in pochi istanti furono su di me, due rossi e infuocati tizzoni ardenti dentro a due occhi sottili e dalla forma tagliente. Gli occhi di una tigre famelica pronta a divorarmi sino all'osso.
Non riuscì a parlare o a pensare cosa dire, non avevo né parole né pensieri. La mia mente si era svuotata per intero lasciandomi solo i ricordi di quella notte e dell'enorme errore che avevo commesso lasciandogli prendere il mio autocontrollo.
Nemmeno Bakugo sembrava sapere cosa dire mentre mi osservava alla luce del giorno analizzando le piccole e medie cicatrici che costellavano le mie carni pallide e ruvide dal freddo mentre i brividi mi percorrevano tutto il corpo.

《Kach-》tentai di parlare, ma la voce mi morì in gola quando i suoi occhi tornarono interamente nei miei aumentando i battiti del mio cuore per ľansia.

~Dannato Destino~  {♥︎BakuDeku♥︎}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora