Da Jimin...

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Quella sera, stava cenando tranquillamente con questa presentatrice che aveva conosciuto qualche giorno prima. Non che fosse davvero interessato, ma aveva notato come il corvino si comportò quando iniziò a parlarci la mattina della loro intervista.

Il rapper aveva socchiuso le palpebre, quasi uccidendolo con lo sguardo e sotto degli occhi più attenti, come quelli del rosa, avresti potuto notare la vena del collo pulsare nervosamente. Si accorse anche di quella linea orizzontale che prese forma sulle sue labbra, premendole insieme per cercare di calmarsi.

Cazzo, gli piaceva da morire farlo incazzare in quel modo, perchè nel tenero cuoricino del rosa, era accesa da molto tempo la speranza che Yoongi potesse provare qualcosa per lui.

A dire la verità Jimin era innamorato perso del suo hyung, ma sapeva anche che lui andava solo con le ragazze, quindi era a conoscenza che aveva zero probabilità che potesse mai succedere qualcosa fra loro due. Ecco perchè il minore si trovava spesso a provarci con ogni essere vivente, voleva provare a scuoterlo talmente tanto per avere anche una minima reazione.

Quindi, mentre si versava il quinto bicchiere di vino non ascoltando minimamente la persona che gli sedeva di fronte, cercava nel suo cervello un modo per poterci provare con il corvino senza spaventarlo o allontanarlo.

Immaginatevi la sorpresa nel vedere come quella sera il maggiore aveva reagito ai suoi modi, al suo cazzo che premeva sulla coscia del rapper.

Lui non è che voleva arrivare dove i due, alla fine, erano poi giunti. Lui voleva, magari, rubargli un bacio, non di certo far scontrare i loro cazzi nudi e venire sulla maglia del pigiama del maggire.

Era steso sul suo letto a pancia in giù mentre aveva una penna in mano e cercava di andare avanti con quella canzone che lo aveva inchiodato in quel solito punto da due settimane.

A proprosito, era passata una settimana da quello che era successo con il maggiore ma niente era cambito, tutto si ripeteva come se non fosse mai successo nulla.

Un leggero bussare alla sua porta gli fece alzare la testa da quel foglio ancora immacolato.

"Si?"

"Chim che fai?"

Era Taehyung il suo migliore amico, anzi la sua anima gemella.

Il rosa si mise a sedere sul letto con le gambe incociate e prese il quaderno in mano, alzandolo e piagnucolando.

"Non ci riesco proprio ad andare avanti"

"Non ci pensare" il moro prese posto accanto a lui sul materasso.

"Ci sono novità invece con l'altra situazione" il moro alzò un sopracciglio curioso, ma ricevette solo uno sbuffo frustrato e il suo corpo ricadde sul materasso.

"Che palle questi uomini"

"Dimmi di te, Jungkook?" Si voltò il rosa ad osservare il profilo del ragazzo che si era disteso accato a lui.

"Dio quanto lo amo, ma niente, continuerò a guardarlo da lontano per ora"

"Ma scusa ti lancia sempre delle occhiate, mi sembra impossibile che non provi davvero niente per te"

"Chim va bene cosi. Ah, ieri sera ho accompagnato Seojoon in una Villa alla perferia di Seoul e, cazzo, ho trovato il mio posto" Jimin si mise su un fianco ponendo una mano sotto la testa, ascoltando attenatamente il suo migliore amico.

"Insomma, quando siamo arrivati, ci siamo ritrovati in una grande sala e li ci hanno offerto da bere. Intorno a noi c'era tantissime persone famose, altri attori come Seojoon, cantanti, modelli e gente del mondo degli affari. A mano, a mano, che la serata andava avanti, ho notato che le persone intorno a noi scomparivano e, quando ne erano rimaste davvero una manciata, ho sentito qualcuno dal piano di sopra godere come un porco urlando e gemendo come non mai. Cosi, mi volto verso l'attore e lo vedo intento a baciarsi con una coppia e rimango a bocca aperta, lui mi guarda e mi dice "sceglitene una e vai a divertirti di sopra". Io rimango stranito, ma poi vedo una ragazza avvicinarsi, era un'attrice famosa, ma non ti posso dire chi è per privacy, arriva, mi mette una mano sul pacco e mi sussurra "perchè non andiamo di sopra? Mi faró fare tutto quello che vuoi". Cazzo Chim, mi è venuto duro all'istante" Taehyung aveva il fiato corto ancora per l'eccitazione che aveva provato la notte prima e gli occhi che gli si illuminavano mentre continuava a speigare come si era portata in camera quella ragazza, come avesse assecondato veramente tutto quello che poi le aveva fatto nell'ora successiva, come era stata al gioco a farsi legare le mani dietro la schiena con la sua cintura e come non abbia protestato mentre le legava la cravatta alla bocca. Gli raccontò quanto si muoveva mentre la masturbava con la mano e mentre le leccava il clitoride, facendola venire chissà quante volte e poi come aveva preso il suo cazzo squirtando come ciliegina sulla torta.

La Villa (kth, jjk)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora