MERCOLEDÌ MATTINA

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I ragazzi della band quella sera decisero di rimanere tutti quanti a dormire al dormitorio, tutti a parte Taehyung che aveva deciso di uscire subito dopo cena, dicendo che aveva un appuntamento urgente.

Quella mattina, quando il sole non era ancora sorto, Jungkook apri gli occhi verso le 5.
Succedeva spesso, soprattutto quando sia lui che tutti i membri erano oberati di lavoro. In quei giorni specifici, stavano intensificando le prove per i MAMA e gli MMA, che si sarebbero tenuti  da li a 4 settimane esatte.

Il ragazzo si stropicciò gli occhi e si girò su un fianco sperando di poter riprendere sonno. Il portone del dormitorio che si chiuse lo fece sobbalzare nel letto, facendolo alzare di scatto con la schiena, ritrovandosi con una gamba già fuori dalle coperte e il cuore che batteva forte dallo spavento. Tese l'orecchio per capire se ci fossero altri rumori e, come da sue aspettative, sentii dei suoni ovattati provenire dalla cucina. Decise di alzarsi, tanto non si sarebbe più addormentato, e usci dalla camera scendendo piano le scale e si affacciò per vedere chi fosse sveglio dei suoi hyung.

Taehyung, ancora con il suo impermiabile nero, stava tranquillamente bevendo del succo appena preso dal frigo, che si sentii osservato e girando lentamente la testa verso le scale, ritrovò la faccia gonfia e ancora assonnata del Golden Maknae che lo stava guardando in sottecchi. Ghignò alla vista del ragazzino curioso e ruotò tutto il corpo verso la sua direzione, continuando a bere.

"Hey Kookie, già sveglio?"

"Tae, lo sai che non riesco a dormire bene quando lavoriamo troppo"

I due rimasero a fissarsi per qualche secondo.
Jungkook alzò un sopracciglio, chiedendosi dove fosse stato fino a quell'ora.

"Hyung, ma dove sei stato fino adesso?"

Taehyung dipinse sul suo volto un sorriso malizioso e avanzò lentamente verso il Maknae, arrivando far collidere i loro corpi e avvicino la bocca all'orecchio dell'altro.

"A fare cose da grandi, piccolo" disse con voce bassa e roca. Quella piccola e flebile risata che si librò nella loro cucina, fece scorrere lungo la spina dorsale di Jungkook, un elettrizzato brivido, che arrivo ad implodersi nella testa.

Il riccio lo sorpassò e si andò a rifugiare nella sua camera, lasciandolo ancora immobile nella posizione in cui, pochi attimi prima, si trovava.
Nella sua testa una miriade di domande nacquero, ma una fra tutte sovrastò il suo rumoroso pensare.
Dove diavolo era stato?

La Villa (kth, jjk)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora