..... a Jimignotta è un attimo

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Ebbe si, Jimin aveva deciso di prendere il toro per le corna, di infilare le mani nella marmellata, di fare scacco matto, insomma, sapeva che l'unico modo, forse, per avere le attenzioni del suo hyung, era quello di farglielo diventare duro come quella notte.

Namjoon scrisse quel pomeriggio sulla chat di gruppo, che il rosa si doveva recare allo studio di Yoongi per mettere appunto una delle canzoni nuove per l'album e quello cadde proprio a fagiulo.

Prima di presentarsi dal corvino, fece una piccola sosta alla stanza adibita a zona relax dell'agenzia. Entrò andando a ricercare proprio quella cosa che aveva sistamato, nascondendolo da tutti, nel frigo. Si trattava di un ghiacciolo, ma non di quelli tipici piatti alla frutta, ma bensi uno a forma cilindrica, color azzurro, da una vaga forma fallica. Appena lo trovò si diresse al Genius Lab, bussando piano all porta.

Yoongi era sopra il mix da circa tre ore, senza neanche aver fatto una misera pausa se non solo per quell'enorme bicchiere che conteneva per metà del caffè freddo. Appena sentì le nocche di qualcuno battere sulla porta, non si voltò neanche, troppo impegnato a premere bottoni per cercare la giusta nota che lo stava facendo impazzire in quesi miseri secondi del pezzo nuovo.

"Entra" disse freddamente mentre riascoltava la traccia.

Jimin aprì piano la porta, con il ghiacciolo ben nascosto dietro la schiena e si avvicinò al corvino, con le spalle piegate, concentrato.

"Hey, mi ha detto Namjoon-hyung di passare da te per la canzone nuova" gli disse dopo avergli appoggiato una mano sulla spalla, facendolo sussultare dallo spavento. Il rosa fece una piccola risata e prese posto accanto al rapper, che non aveva ancora staccato gli occhi da lui. Non si ricordava minimamente del messaggio del leader, quindi era un tantino sconvolto nel vedere chi in quei giorni gli aveva occupato la mente sedersi di fianco.

"Ok" tornò a guardare la consolle e cercò nel pc la traccia che doveva essere sistemata con il minore.

Jimin aprì piano la carta del gelato tirandolo fuori dall'involucro bianco e celeste dove era rinchiuso e le sue labbra piene si posarono sulla punta succhiandola un po'. Non doveva voltare per nessun motivo la testa verso Yoongi o non sarebbe andato avanti, troppo imbarazzato da quello gesto che stava per compiere.

Il corvino fece partire la traccia e si voltò di poco con il corpo verso il ragazzo e quando vide come stava giocando con la lingua su quel ghiacciolo color cielo dalle fattezze falliche, quasi non cadde dalla sedia.

Aprì la bocca e si leccò le labbra cercando di inumidirle il più possibile ma, appena vide il rosa che passava fin troppo sensualmente le sue sul gelato, la salivazione scomparve. Le mani presero a sudare e le chiuse in pugni, solo per provare a fermare quell'irrefrenabile voglia di scambire quell'oggetto inanimato che stava entrando e uscendo velocemente dalla bocca del rosa, con qualcosa di più naturale come il suo cazzo. Jimin incavò le guance, facendo scivolare l'oggetto delle sue attenzioni, facendolo quasi scomparire tutto e lasciando solo lo stecco di legno. Tutto quel movimento fece scendere saliva e ghiaccio azzurro sciolto, ricomprendo la mano del rosa.

"Che sbadato" disse prima di far uscire la lingua colorata e leccare veemente, ripulendo quel pasticcio.

Yoongi spostò le mani sui braccioli della sedia, stringendoli fortemente perchè poco più in basso nel suo corpo, il suo cazzo stava spingendo con forza la patta dei pantaloni.

Jimin continuava a succhiare indisturbato ma la sua testa si riproponeva sempre la stessa scena. Yoongi che gli levava con forza il ghiacciolo di bocca, per occupargli la sua cavità con il suo uccello, spingendolo violentemente fino in gola, tirandogli magari anche i capelli. Ma purtroppo tutto quello rimase uno scenario creato dalla sua fantasia.

Yoongi non sapeva cosa fare. Si sarebbe voluto alzare, ma a quel punto il rosa avrebbe visto la sua erezione e lui se ne doveva assolutamente liberare.

"Jimin!" Urlò il corvino sbattendo la mano suo tavolo, facendolo sobbalzare sul posto. Si voltò di scatto, osservando la sua ruga che si era creata sulla fronte e il labbro inferiore intrappolato fra i denti.

"Si?" Chiese timidamente, con le guance che si arrossarono immediatamente.

Come poteva essere cosi arrapante e cosi carino nello stesso momento? Come poteva fare quelle porcate e ora avere le guanciotte in fiamme?

"Puoi andare da Pddog a prendere la demo che ho lasciato la?" Doveva assolutamente farlo uscire per qualche minuto, per dargli il tempo di risolvere il problemino che pulsava indisturbato fra le sue gambe.

"Certo" il rosa si alzò lentamente e usci dalla stanza, chiudendosi la porta alle sue spalle.

In un baleno il rapper andò a chiudere a chiave la porta e appoggiò l'avambraccio sulla superficie lignea e l'altra mano andò a liberare il suo sesso. Recuperò dal portafoglio un condom di emergenza, infilandoselo su tutta la lunghezza, non voleva di certo lasciare tracce e far capire a Jimin cosa stava per fare.

Pompava il cazzo con la mano destra e la sinistra si chiuse in pugno, immaginandosi le labbra del rosa sulla sua cappella che piano, piano, le apriva per farai scivolare fino alla gola il suo uccello. Gemeva basso e, forse, un po' troppo rumorosamente, tanto che il minore, aldilà della porta lo sentiva benissimo. Si immaginò il corvino piegato mentre muoveva velocemente la mano per darsi piacere e senti le gambe quasi cerdergli e il cuore impazzire, appena sentì Yoongi venire e ansimare pesantemente.

Corse in bagno per sciaccuarsi la faccia per cercare di cancellare quell'eccitazione che si era creata a sentire il maggiore masturbarsi.

La prima parte del suo piano era andato fin troppo bene e Jimin mandò un messaggio vocale alla sua anima gemella raccontandogli quello che era accaduto e che sinpoteva iniziare la parte due.

La Villa (kth, jjk)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora