I miei hyungs scopano e io sono pieno di dubbi

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Vi ho informato che il migliore amico della coppia, non che presidente ufficiale del fanclub su di loro, era Jimin.

Quel ragazzo amava da impazzire la coppia di fidanzati sui colleghi di lavoro e non mancava mai di fare il tifo per loro anche con gli altri. Quel giorno, quel Martedi mattina, era nel piccolo ufficio dell'agenzia che usavano di solito per fare le dirette live, con la testa nell'incavo del collo di quel ragazzo che lo stava scopando violenteme, sulla scivania, con la sua erezione fra le mani per cercare quell'orgasmo che lo stava inchidando in quel rapporto a dir poco feroce.

"Cazzo, cazzo, cazzo. Ci sono piccolo. Ci sono" a informare Jimin della sua "venuta" era il corvino Yoongi, che con la sua dolcezza si stava scopando quel buco, come se stesse rappando alla velocità della luce.

"Anche io sto venendo" sentì arrivare il formicolio tipico dalla punta dei piedi che chiuse arriciando le dita, ma qualcosa, anzi qualcuno, decise di bussare nell'esatto momento in cui i due ragazzi raggiunesero l'apice del piacere, uno sulla mano e sull'addome latteo e l'altro nell'orifizio roseo di Jimin.

"Hyung? Posso entrare?" Quella che i giovani sentirono fuori dalla porta era la voce del Golden Maknae per eccellenza, Jungkook.

"Aspetta!" Gridò forse con troppa enfasi Jimin mentre cercava di ripulire il disastro fra le sue gambe e sulla sua pancia, mentre Yoongi era intento a sistemarsi il proprio sesso nei boxer.

Appena si sistemarono, il corvino rapper, andò a sbloccare la porta, fortunatamente chiusa a chiave, ritrovandosi l'espressione interrogativa del minore oltre l'uscio.

"Ciao" disse il rapper oltrepassandolo. Jungkook lo segui con lo sguardo e poi tornò ad osservare la faccia rossa e lucida di sudore del migliore amico, realizzando solo in quel momento cosa aveva interrotto. Alzò l'idice verso il maggiore che allargò gli occhi fino a quando il dito non puntò tremante la sua figura seduta sulla sedia.

"Tu... Voi... Lui... Stavate... E io vi ho interrotto" si portò entrambe le mani a coprirsi la bocca cercando di trattenere quel segreto che aveva appena scoperto.

"Piantalo, Jungkook. Solo i muri non sanno che scopiamo ogni tanto" si voltò verso il muro di fronte alla scrivania, nascondendo le guance paffute che avevano preso fuoco. Tutto cosi imbarazzante.

Il maggiore tornò a guardare il suo collega ancora sconvolto dalla scoperta.

"Jungkook cosa vuoi? Come mai sei venuto a cercarmi?"

Il giovane comnciò a scarneficarsi il labbro inferiore con i denti e a martoriarsi le dita.

"Volevo chiederti un consiglio" sussurrò con le guance che si colorarono di un rosso acceso, andando a vedere come erano diventati interessanti le punte degli stivaletti.

"Consiglio su cosa, esattamente?" Il maggiore chiuse le braccia sul petto inclinando la testa, con un sorriso sghembo sul volto, sapendo di chi il Maknae stava parlando.

"Su Taehyung" incontrò solo per pochi secondi gli occhi indagatori e divertiti del suo compagno di lavoro.

"Avanti" sospirò "Dimmi tutto" accavallò le gambe e appoggiò la schiena alla sedia.

"Ecco, hyung, credo che Taehyung non mi ami più" a Jungkook vennero immediatamente gli occhi lucidi.

"Che stai dicendo? È impossibile" schioccò la lingua Jimin.

"Hyung, sono settimane che non facciamo l'amore, e sai che lui usa il sesso come valvola di sfogo. Ho paura..." abbassò la voce perchè temeva che se avesse detto il vero motivo della sua preoccupazione, questa si sarebbe realizzata senza ombra di dubbio "Ho paura che mi tradisca e che stia frequentando di nuovo quel posto" le lacrime che aveva tenuto rinchiuse a chiave, nel momento in cui il pensiero si trasformò in parole, cominciarono a sgorgare indisturbate. Cercò di contenersi, spostando la testa verso la parte opposta, sperando che il maggiore non si fosse accorto di quella debolezza, tamponandosi velocemente le calde gocce salate che scendevano copiose ormai.

"Hey, calma. Hai qualche prova che ti stia tradendo?" Chiese ponendo le mani sulle ginocchia e avvicianandosi con la sedia al più piccolo che era rimasto in piedi in mezzo alla stanza.

"Hyung, dai. Uno che scopa con chiunque per scaricare lo stress, secondo te non lo infila in qualche buco per settimane? Io non mi sono mai tirato indietro. Prendi come esempio ieri. Voi siete usciti e io mi sono subito messo all'opera per fargli un pompino con i contro cazzi e lui non ha neanche voluto scoparmi" a questo punto il minore aveva alzato la voce ad ogni singola parola che abbandonava le sue labbra, trovandosi a urlare le ultime infomazioni fin troppo dettagliate, a detta di Jimin, su quello che avevano combinato il giorno prima.

"Alt, ti prego di non dire altro. Hai provato a parlare con lui?"

Già, perchè il minore in quei giorni era riuscito solo a dimenarsi in quel piccolo cobicolo di dubbi che si era costruito da solo, senza aver dato la possibilità al suo fidanzato di spiegare tali comportamenti. Quindi, effettivamente, poteva essersi immaginato o ingigantito quei piccoli pensieri? Non era, che in realtà, aveva trasformato delle semplici scintile in un incendio indomabile?

Però determinati atteggiamenti erano discutibili. Si ricordava come le ultime volte che aveva scopato con il fidanzato, mentre esso spingeva sempre più velocemente e profondamente il suo cazzo teso nel suo buco, come questo poco prima di venire gli diceva che lo amava, che lo amava alla follia, elencando ogni volta una sfilza di cose nuove che aveva scoperto in Jungkook. Ma, e questo era un enorme "ma" grosso quanto un macigno, il solito che aveva sul petto, proprio l'ultima volta che lo avevamo fatto, il maggiore lo aveva scopato senza mai guardarlo negli occhi e, appena terminato, si era rivestito in fretta.

"Non ho parlato con lui" gli confessò buttandosi a sedere sul divano deposto davanti alla scrivania. Spostò lo sguardo sulla stoffa blu scuro e gli tornò in mente gli attimi prima, quando aveva scoperto che i due suoi hyung scopavano chissà da quanto tempo, ma soprattutto, il Maknae sperò che non avessero battezzato anche quel divano con i loro fluidi corporei. Face una faccia disgustata a quel pensiero e tornò a fissare Jimin, impegnato a picchiettarsi l'indice sul mento.

"So che Tae è impegnato oggi con Seojoon per uno speciale per il suo raggiungimento del milione di follower su instagram ma per cena dovrebbe essere a casa. Ti consiglio di parlarci a quattrocchi e di essere chiaro"

Jungkook annui sconsolato e si alzò dal divano avanzando verso lo hyung, stringendolo in un caloroso abbraccio.

"Grazie hyung. Adesso vado a sfogarmi un po' in palestra e poi affronterò il mio ragazzo" slacciò le braccia dal collo di Jimin e si avviò verso la porta soffermandosi con la mano sulla maniglia, pronto ad attraversare la soglia, tornando con gli occhi sul maggiore che lo guardava teneramente dentro il maglione verde smeraldo, che gli donava particolarmente dato il contrasto con i capelli dorati.

"Hyung una cosa" disse il minore.

"Dimmi Kookie" sorrise dolcemente.

"C' è dello sperma sulla scrivania" e dette quelle parole, usci di scena.

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