Con Tommaso Valsecchi, la letteratura gotica di avventura e mistero, spesso impervia e banalmente oscura, si scioglie in questo racconto che parla di passioni e paure terrene nella caparbia ricerca della vittoria del bene sul male.
Ne Il Vecchio Castello, opera seconda del giovanissimo autore, egli conferma la sua predilezione per il racconto di avventura.
Azione, movimento, rischio e mistero sono gli elementi essenziali di questo racconto lungo ambientato nella Francia della prima metà del '700.
Dove nel primo racconto edito nel 2017 dal titolo La Valle Maledetta, Tommaso stupiva il lettore con la sua capacità inventiva e narrativa, ne Il Vecchio Castello le conferma aggiungendo la propensione ad esplorare concetti complessi e articolati traducendoli magistralmente, data la giovanissima età, in immagini semplici.
I tre personaggi principali sono descritti e analizzati attraverso un esame introspettivo in cui la dovizia di particolari raccontano di un giovane scrittore davvero talentuoso.
Forse inconsapevolmente, ma con ottimi risultati, Tommaso sceglie la narrazione paratattica e lo fa con grande maestria poiché lo scritto risulta incisivo e la forma conferisce a tutto il racconto un ritmo veloce e incalzante che stimola il lettore a volerne sapere sempre di più, indirizzandolo verso quella sana curiosità di "voler vedere come va a finire".
Anatole, Victor e Pierrick sono tre delinquenti in fuga dalla prigione il cui unico scopo è evadere e sottrarsi alla cattura da parte della gendarmeria che li cerca e che invece, loro malgrado, si trovano ad affrontare una drammatica avventura fantascientifica.
Ancora una volta, Tommaso Valsecchi ci narra di come il bene riesca sempre a trovare la strada per vincere sul male e di come per farlo si serva a volte anche di antieroi trasformandoli in improbabili eroi.
Ad una attenta lettura, una volta spogliato degli archetipi narrativi, Il Vecchio Castello si rivela per ciò che è, un racconto di possibile redenzione.
Anatole ad un certo punto realizza qual è la sua missione e quella dei suoi due amici e la porta a compimento.
"Anatole pensò che forse tutto quanto successo, potesse avere un senso. Lui e i suoi due compagni avevano avuto un preciso ruolo..."
Di più non si può dire de Il Vecchio Castello perché racconta una di quelle storie che vanno svelate lentamente, pagina dopo pagina, rispettando il tempo e il ritmo che ha stabilito l'autore e che il prefatore deve stare ben attenta a non profanare per non privare il lettore della sorpresa.
Muggiò, 28 gennaio 2020
Sabrina Cava
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Il Vecchio Castello
TerrorIl Vecchio Castello è il secondo romanzo breve autopubblicato di Tommaso Valsecchi, classe 2006. Azione, rischio, mistero e paura sono gli elementi essenziali di questo racconto lungo ambientato nella Francia della prima metà del '700. Anatole, Pier...