Purple eyes shine for you | kooktae

21. «Lo sta mettendo alla prova.»

Taehyung.

Mi svegliai di soprassalto qualche ora dopo e la prima cosa che notai, fu il cambio di posizione. Il petto di Jungkook era premuto contro la mia schiena, una sua gamba era in mezzo alle mie, il braccio sinistro sotto la mia testa e la sua mano destra...

Spostai leggermente il lenzuolo e sentii una strana sensazione perché Jungkook mi aveva sollevato leggermente la maglia e il suo palmo era totalmente aperto contro la mia pancia. Percepii calore in quell'esatto punto ed ispirando profondamente, mi resi conto che i cuccioli stavano rilasciando feromoni perché mi sembrò di stare in mezzo ad un campo fiorito. Erano felici di quel contatto, erano felici di poter avere quelle coccole dal loro alpha padre ed io mi sentii uno stupido ad aver dubitato di lui e di aver anche solo pensato di tenerlo lontano da loro.

Jungkook dormiva, profondamente. Il suo respiro era lento e regolare ed io mi domandai come fosse possibile che si fosse sentito meglio senza neanche un rapporto completo, si era a mala strusciato su di me e si era addirittura dovuto trattenere. Sentivo la sua cassa toracica gonfiarsi contro la mia schiena, provai a spingere indietro il sedere per far scattare una ipotetica reazione ma non accadde nulla, lui continuò a stringermi e a riposare. Mi chiesi da quanto tempo non dormisse così serenamente, quanto lo stavano facendo soffrire questi incubi lucidi che aveva, quanto male doveva sentirsi emotivamente parlando quando si svegliava.

Provai a voltarmi leggermente perché avrei voluto stringerlo io a me, fargli sentire che c'ero e che poteva continuare a dormire tranquillo però lui fece pressione sulla mia pancia, mugugnando e facendo sprofondare il naso tra i miei capelli.

Per quanto avrei voluto rimanere con lui fino alla fine del suo rut, sapevo di non poterlo fare. Jisoo era già stata a trovarlo e avrebbe potuto rifarlo, suo padre avrebbe potuto bussare a quella stessa porta e anche se era tutto chiuso a chiave, se avessero sentito il mio odore provenire da quella stanza, saremmo stati in pericolo sia io che i cuccioli e anche Jungkook questo lo sapeva. Per di più Jimin e Hoseok sarebbero arrivati a momenti, avevo promesso loro che avremmo trascorso il pomeriggio insieme e mi ritrovai ad essere davvero combattuto. Volevo rimanere a letto con Jungkook ma stargli accanto era pericoloso. Volevo vedere il mio migliore amico e mio cugino ma non mi piaceva il pensiero che Jungkook si sarebbe svegliato nuovamente da solo e senza di me.

«Mh- no, qui.» Lo sentii bofonchiare e ruotai leggermente il capo, aveva ancora gli occhi chiusi. «Alpha bene.»

«Alpha sta bene?» Chiesi sottovoce.

«Mio omega.»

«Certo...» Gli risposi anche se sapevo che non si stesse riferendo totalmente a me. Mi aveva definito così fin dal primo giorno, durante la nostra prima e unica volta più volte mi aveva chiamato -mio omega-, ero sicuro che il suo lupo aveva continuato a riferirsi così a me nella sua mente.

Non ero certo di ciò che provavo per lui, non riuscivo a capire quanto fossero sentimenti miei e quanto derivassero invece dagli ormoni della gravidanza, non ero certo di quanto forte fosse l'attrazione che io provavo nei suoi confronti e quanto invece fossero i nostri cuccioli a portarmi da lui. Avrei voluto avere una risposta a tante mie domande ma per il momento ne avevo trovata solo una: Jungkook ci teneva a noi, a Jungkook importava, Jungkook aveva accettato l'idea che sarebbe diventato padre. E mi piaceva pensare al fatto che forse non eravamo più un errore, non ci considerava più tale.

Era in rut eppure aveva rifiutato Jisoo, l'omega che era rimasta al suo fianco per anni durante tutti i suoi calori, l'omega che pensava avrebbe sposato. Non aveva ceduto, l'aveva allontanata. Però aveva accettato me e pur essendo debole e avendo meno controllo sui suoi istinti, non si era spinto troppo oltre, mi aveva rispettato e ascoltato. Mi aveva detto che voleva fare l'amore con me. L'amore. Io non sapevo neanche che cosa volesse dire, non l'avevo mai sperimentato l'amore di un alpha, avevo timore di non essere in grado di gestirlo.