Capitolo XIII

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- Dimmi la verità. Hai passato tutta la notte a bearti dell'espressione che ha fatto Takashi, dopo che gli hai sussurrato quelle dolci parole all'orecchio. - ridacchia Kanon, al termine delle lezioni.

- Non mi sorprenderei se ti fossi pure sognata la scena. - si accoda Chihiro.

- La sua reazione è stata così carina da... - mi stringo le mani al petto, continuando a sorridere come una scema - Da farmi perdonare Chihiro in un istante, per averlo chiamato e fatto preoccupare. So che non dovrei essere così felice, visto che pensava mi fosse capitato qualcosa di brutto, ma... proprio non riesco a calmarmi. -

- Ah... l'amore. - ridono le due.

- Già. Mai prima d'ora mi sono sentita così positiva, ma... come potrei non esserlo? - mi afferro il volto tra le mani.

- Era ora ti accorgessi del tuo potere, fin'ora ti sei sempre concentrata su ciò che lui scatenava in te. Tanto da non accorgerti che, probabilmente, pure in passato tu eri in grado di fargli questo effetto. - vengo presa sottobraccio da Chihiro.

- Chissà se è davvero così... - rifletto - Però, una cosa è certa. Questa reazione mi sta facendo venir voglia di dichiararmi. -

- Finalmente! - quasi urlano, in coro.

- Oh... andiamo! Non è mica una decisione facile da prendere. - ci avviamo verso l'uscita.

- Ho capito, ma... che cavolo. Sono otto anni che gli vai dietro, io... davvero non so come tu abbia fatto a resistere tutto questo tempo senza dirgli niente. - scuote il capo Chihiro.

- Le mie paure mi hanno frenata per molto, lo so. Ora però mi sento sempre più... coraggiosa. - tiro pugni all'aria, nemmeno dovessi combattere con lui.

- Quindi ti sei decisa seriamente a farlo capitolare. - ridacchiano.

- Sì ed a tal proposito... pensavo di approfittare del festival culturale, per fare la mia prossima mossa. -

- Eh? Ma il festival è tra due settimane. - si lamenta Chihiro.

- Troppo tempo. - scuote il capo Kanon.

- Ok, ok. - alzo le mani in segno di resa - Vedrò di pensare pure ad altro, prima di quel momento. Però... non pensate che la scelta fatta dalla classe possa tornare a mio vantaggio? -

- Prima di darti un vantaggio ti porterà un sacco di lavoro. - sbuffa Chihiro - Visto l'entusiasmo mostrato lo scorso anno... era palese sarebbero finiti per combinare qualcosa del genere. -

- Già, ma... se pensano di lasciare tutto il lavoro sulle tue spalle, hanno sbagliato di grosso. - annuisce Kanon.

- Eddai, i compiti sono più o meno già stati divisi. Non sarò sola a preparare i dolci per il nostro maid e butler cafè. - ridacchio - Inoltre... ho sempre voluto indossare, almeno una volta nella vita, una divisa carina come quella della pasticceria di Takashi e Shigeru. Mio fratello non mi ha mai permesso di provare quella della Kisetsu. Dicendo che con quella addosso avrei attirato troppi clienti sbagliati. -

- Per questo non ti ha mai nemmeno permesso di lavorare da loro part-time? -

- Già. Però quest'estate, volente o dolente, dovrà accettare il fatto che sto crescendo. Sono stufa di avere a mia disposizione solo i soldi delle mance dei parenti... voglio cominciare a guadagnare di mio. Anche perché... qualunque sia la scuola che sceglierò, essa avrà un costo. E, almeno in parte, vorrei pagarmi gli studi da me. - annuisco convinta.

- Qualunque sia la scuola? - mi fissa confusa Chihiro, seguita a ruota da Kanon.

- Pensavo volessi andare nella stessa di Takashi. -

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