Capitolo VII

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- Certo che... i ragazzi sono davvero complicati. Impossibili da capire. - sospiro, a pausa pranzo.

Lo sguardo perso fuori dalla finestra, ad osservare tutto e niente.

Dopo la strana serata a casa di Takashi tutto è tornato esattamente come prima, a parte il fatto che il biondo evita come la peste qualunque riferimento a quella giornata.

Da allora sono oramai passate quasi due settimane ed ancora mi sto scervellando nel tentativo di comprendere che cosa gli sia preso.

Che voleva dirmi con quella strana frase?

E perché poi mi ha buttata fuori casa?

Ah...

E dire che pensavo di essere la persona che più lo capisce.

Come mi sbagliavo.

Lui invece sembra praticamente un sensitivo.

Prevede le mie mosse, le mie frasi... nemmeno fossi davvero un libro aperto davanti a lui.

- Setsuna... che hai stavolta? Sai... di solito sono loro a definire noi donne in quel modo, non il contrario. - mi osserva storto Chihiro.

- Già, anche perché... per la mia umile esperienza... - Kanon fa un giro, con lo sguardo, sui ragazzi della classe - Di norma sono esseri piuttosto semplici. Tanto che a volte riesci a capire a cosa pensano solo guardandoli. -

- Kanon non dovresti fare di tutta l'erba un fascio. E... esseri? Sembra quasi tu nemmeno li consideri al tuo livello. - ridacchia Chihiro.

- Ci sono ben pochi umani che considero al mio livello, indipendentemente dal sesso. - annuisce convinta, tornando poi a me - Comunque è vero che non devo generalizzare. Anche perché immagino tu ti riferissi a Takashi e lui... è decisamente un tipo fuori dal comune. -

- Vero? Io proprio non riesco a decifrarlo. Dopo quella sera... - sospiro.

- Oh, quindi stai ancora pensando a quello? - Chihiro si fa pensierosa - Eppure, almeno in quel caso, mi pare sia stato tutto fuorché vago od enigmatico. -

- Ma che stai dicendo? Se così fosse non sarei ancora tanto confusa. - mi accascio sul banco - Non sono nemmeno riuscita a farmi dire perché era nervoso, quel giorno. -

- Ah... cara ragazza. - le mani delle due si poggiano su di me, tentando di consolarmi.

- Visto che da tale matassa sembra tu non riesca a tirarne fuori il capo... perché non ti concentri su qualcosa di più produttivo? - propone Kanon.

- Uhm? Del tipo? - le guardo curiosa.

- Dico... ti sei forse dimenticata in che mese siamo? - sbarra gli occhi Chihiro.

- E dire che lo scorso anno hai cominciato i preparativi già ai primi di Gennaio. -

Ed è così che, a tali parole scatto.

Sbattendo le mani sul banco mi riprendo di colpo - San Valentino!! -

- Ben svegliata. - ride Chihiro.

- Cosa, cosa? Chi è che ha nominato la festa degli innamorati? -

- Sei stata tu, Setsuna? -

- Farai dei dolci al cioccolato per la tua famiglia? -

- Però... non è strano regalare del cioccolato ad un pasticcere? Perché... tuo fratello è il proprietario del Kisetsu, vero? -

Veniamo accerchiate da alcune nostre compagne.

Desiderose di parlare d'amore, in un periodo del genere.

- Uhm? È stato forse detto che Setsuna farà un dolce per il fratello? - Kanon le fissa con aria neutra.

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