Capitolo Extra

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Amore Travolgente

- La febbre del tuo fratellino è ora sotto controllo. Non è nulla di grave, solo una normale influenza, ma immagino sia stato spaventoso vedere il piccolo svenirti in braccio. - ci raggiunge la dottoressa, parlandomi con tono dolce.

La mano di Shigeru ancora sulla mia schiena, a supportarmi come ha fatto per tutto il tempo.

Da quando Takashi si è trasferito con Setsuna sono passata dal fare da cameriera ad aiuto pasticcera. A causa delle paranoie di Shigeru, che non si fida a mostrare le sue ricette ad estranei.

Ed è stato proprio a causa di questo cambio se oggi sono finita col tornare a casa più tardi del solito.

Come sempre, quando non ci sono, i miei fratelli vengono tenuti d'occhio dai vicini. Una coppia anziana che ci fa da nonni praticamente da sempre.

La donna, appena sono tornata, si è stupita della presenza del castano che aveva insistito fin all'eccesso per accompagnarmi a casa in macchina. Visto l'orario.

Poi però il discorso è virato su Taku, il più piccolo dei miei fratellini, avvisandomi che non si sentiva bene.

Lì per lì non mi sono preoccupata più di tanto, dopotutto i bambini si ammalano spesso e Taku era tranquillo a riposare sul divano.

Inoltre, a distrarmi, c'è stata pure Kumiko. Che da bimba estroversa di quasi otto anni ha subito cominciato a fare le feste a Shigeru. Consapevole d'essere il benefattore che mi lascia portare a casa, quasi ogni sera, parte dei dolci invenduti.

Ciò ha dunque portato il ragazzo ad entrare in casa, conquistato dall'atteggiamento di Kumi. Che è finita col stenderlo rivolgendosi ad Hiroyuki, maggiore dei tre piccoli, col suo abituale "fratellone".

E proprio mentre i tre erano intenti a conversare è successo l'impensabile.

Taku si è svegliato a causa delle loro chiacchiere e con passo tentennante è venuto in cucina, dato che ero lì per scaldare qualcosa da mangiare per me e Shigeru.

Con voce impastata e febbricitante ha cercato di dirmi qualcosa, mentre mi apprestavo a chinarmi per prenderlo in braccio.

In quell'esatto momento il piccolo mi è crollato tra le braccia privo di sensi, mandandomi nel panico.

- Grazie dottoressa, sì è stato abbastanza spiazzante. - risponde Shigeru per me, visto che alle parole della donna ho reagito con un semplice sguardo vacuo.

In questi anni ho sempre badato da me ai miei fratellini, durante il giorno.

Essendo la maggiore dei quattro, e consapevole degli sforzi dei miei genitori, mi sono impegnata fin da piccola a dar ai miei più aiuto possibile.

Per questo mi sono trovata spesso ad aver a che fare con influenze varie, coliche, virus... tutto ciò che ogni genitore affronta con dei bambini piccoli.

Eppure... mai prima ero finita col vedermi svenire tra le braccia uno di loro.

Il più piccolo tra l'altro.

Vedere il mio fratellino di quattro anni in una situazione del genere mi ha mandata in palla come mai avrei potuto immaginare.

Io che da sempre resto razionale e lucida anche davanti ai peggiori scleri... sono crollata come una ragazzina.

Tanto da agitare più del dovuto pure gli altri due, con Kumiko in lacrime ad urlare ed Hiroyuki che la stringeva a sé cercando di non mettersi a piangere pure lui.

La mia fortuna è stata d'avere Shigeru in casa.

Per prima cosa mi ha scosso le spalle, per farmi riprendere e calmare.

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