2 weeks later.
Denver strinse il sacco che avevo davanti e colpii abbastanza forte, mi stavo allenando già da un bel po' e mi aiutava a sfogare tutta la frustrazione che avevo.
Erano successe troppe cose durante tutto questo tempo e avevo trovato davvero un metodo per sfogarmi, ma sopratutto difendermi dalle altre persone qui dentro.
"Metti il piede destro leggermente più indietro e vedrai che i colpi saranno più precisi, prova." mi consigliò il ragazzo davanti a me e seguii le sue istruzioni, facendo tutto perfettamente.
Aveva ragione.
La mia ustione era passata fortunatamente grazie a dei farmaci e avevo la pelle liscia, non era rimasto nulla e non vedevo gli altri da un po' di tempo.
"Come procede la convivenza con Zulema?" disse Denver ad una certa e mi bloccai, afferrai l'asciugamano e bevvi un sorso d'acqua mentre guardavo la palestra quasi del tutto vuota.
Venivano poche persone e la cosa mi stava tanto bene, tutti si facevano gli affari loro e stavano qui solo per allenarsi.
"Una merda, come sempre." dissi sedendomi nella panca e feci un po' di stretching per i miei muscoli tesi.
"Mi dispiace, se dovessi fare richiesta per cambiare appartamento in questo periodo non avrebbe senso." mi spiegò con un tono di voce dispiaciuto e feci spallucce sorridendo tristemente.
"Mi piace quella casa, mi piace tanto camera mia ma non mi piace la mia coinquilina del cazzo." dissi afferrando la corda e incominciai a saltare nel mentre che Denver fece la stessa cosa.
Strinsi i denti percependo i muscoli bruciare di nuovo e stavo per piangere, ma il dolore fisico mi faceva sentire viva.
Tantissimo.
"Resisti altri cinque minuti." disse il mio amico senza smettere di saltare e aumentammo insieme il ritmo mentre incrociavo la corda, saltando più veloce.
Poi il timer suonò dal suo telefono e ci fermammo mentre io mi sdraiavo cercando di riprendere fiato.
"Guarda come sta spuntando il tuo bicipite, bello vero?" disse Denver sdraiandosi anche lui e fissammo il soffitto mentre non parlavamo.
"Sono distrutta." dissi chiudendo gli occhi e il mio amico scoppiò a ridere, mentre io rimanevo seria.
"Beh, ci siamo allenati." disse ridendo girando il viso verso di me e io girai il mio a mia volta, incontrando i suoi occhi azzurri tanto tanto vivaci.
"Non mi riferisco a questo." dissi alzandomi e afferrai l'asciugamano mentre salivo nel tapis roulant per fare una semplice camminata non veloce.
"Mi dispiace per tutto quello che è successo va bene? Nessuno merita di essere trattato così tantomeno tu." mi disse mentre si metteva davanti a me e le goccioline di sudore scendevano lungo il mio petto, e lui mi fissava sconvolto.
"Sono abituata." dissi facendo spallucce e controllai l'orario notando che erano le otto di sera quasi.
Denver scosse la testa serrando la mascella e gli regalai un sorriso mentre camminavo ancora, guardandolo.
"Eden è una cogliona, una persona senza un briciolo di cervello e Zulema sai cosa fa? La usa." disse spiegandomi meglio la situazione e non ci voleva un genio per capirlo, era così evidente.
"La chiama quando vuole, ci scopa e poi la lascia come se non valesse un cazzo e lei si fa trattare così capisci? Non ha neanche le palle di affrontarla." aggiunse ridendo e ascoltai bene quelle parole, non l'avevo più vista dopo quello che mi aveva fatto e doveva sperare di non farsi vedere da me.
Perché ero ancora arrabbiata.
"Da quanto tempo va avanti questa storia?" domandai curiosa mentre mi infilavo una felpa al volo e non vedevo l'ora di farmi una doccia rigenerante.
"Quasi due anni, vedi Zulema frequenta molte persone ma Eden è uno dei suoi tanti giocattoli." disse Denver affiancandomi mentre stavamo percorrendo il corridoio e bevvi l'acqua dalla mia bottiglia molto lentamente.
Quindi quella stronza si divertiva a prendere in giro le altre persone, molto bene lo avrei appuntato a mente.
Ma tanto, già si sapeva.
"Che idiota." dissi scuotendo la testa incredula e Denver si fermò nella sala bar mentre mi porgeva un frullato.
"È proteico, bevilo guapa." disse con un sorriso sulle labbra e mi appoggiai in un pilastro, mentre lo ringraziavo.
Ancora non capivo perché faceva tutto questo per me, però avevamo un legame strano e non vedevo malizia nei suoi modi di fare nei miei confronti.
"Stai studiando per gli esami?" mi domandò dopo alcuni minuti e annuii, menomale che Zulema non c'era quasi mai in casa quindi avevo davvero pace.
Non sapevo di preciso cosa faceva ma almeno, stavamo distaccate.
Ne troppo lontane.
Ne troppo vicine.
Separate però da un linea rossa.
"Sì, sono positiva." gli risposi facendo spallucce e Denver annuì mentre veniva richiamato da Berlino in lontananza.
Un po' ero triste per questo fatto, perché nonostante tutto erano un bel gruppo e sembrava che fossero fratelli.
Non sapevo cosa voleva dire, non avevo idea di come relazionarmi con gli altri a tal punto da essere considerata.
Mi sentivo, invisibile.
Scacciai subito questo pensiero dalla mia mente e sospirai mentre mi dirigevo a casa con una stanchezza addosso mai vista prima, ma mi piaceva allenarmi.
Entrai facendo scattare la serratura e filai dritta in camera mia non considerando l'araba che stava seduta nel divano.
Sicuramente stava svolgendo qualche lavoro al pc come suo solito.
L'acqua bollente mi fece stare subito meglio e gemetti appoggiando la fronte contro al muro, chiudendo gli occhi.
Dovevo cercare di liberare la mente da tutto questo caos che avevo attorno e incominciai a fare respiri profondi.
Fino a quando non mi calmai.
E tutto attorno a me, si spense.
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middle of night
Romance➵ ZURENA. (gxg) Quando non riesci a controllare una cosa, essa riesce a prendere il controllo su di te, trasformandola in fuoco e passione. Paura e terrore nel rompere ogni limite, ma tutto ha una fine e le cose cambiano, sopratutto quando una scono...