a veces no
tienes ganas
de decir que
estás mal,
solo quieres que
alguien lo note
y sin decir nada
te abrace muy fuerte.Avevo prolungato le mie vacanze natalizie per tutto il mese di Gennaio, Sergio era d'accordo e mi misi al passo seguendo le lezioni online.
Haruka entrò in camera mia facendomi sobbalzare e tra le mani aveva delle buste, inarcai un sopracciglio confusa e appoggiai la penna in mezzo al mio libro.
"Tua mamma è una donna così dolce che ormai mi considera sua figlia, rimango a pranzo da te biondina." mi disse euforica e sorrisi, si sedette nel mio letto e mi indicò la decina di buste.
Erano ormai due settimane che ci stavamo frequentando e piano piano stavo scoprendo qualcosa in più sul suo conto, era la proprietaria di quel locale e l'aveva preso da pochi mesi.
"Che hai preso, bruja?" dissi ridendo e c'era una quantità assurda di vestiti neri, in pelle e maledettamente stretti.
"Sono andata a fare shopping e ti ho pensata, sono tutti per te." disse con un sorriso sulle labbra e oggi era davvero bella tant'è che mi avvicinai per abbracciarla e subito mi allontanò.
"Dai, due minuti." borbottai spostando i suoi dread a lato e si lasciò abbracciare da me calorosamente, mi aveva sempre raccontato piccoli aneddoti del suo passato e non era tipa da abbracci.
Infatti, si lasciava toccare solo da me perché aveva capito fin dall'inizio che ritenevo l'invadenza una cosa importante.
"Li metterò in valigia quando tornerò a Madrid, la mia nuova personalità deve essere costruita bene." dissi staccandomi dall'abbraccio e non sapevo onestamente quando partire.
"Voglio che mi prometti una cosa." mi sussurrò la mia amica con un tono di voce duro, rispetto a me era due anni più grande ma sembrava ne avesse molti di più per quanto fosse saggia.
La sua mentalità, era così particolare.
Annuii sedendomi nel letto e lei afferrò la mia mano, accarezzando con molta cautela le mie nocche trovando le parole giuste per iniziare un discorso.
"Promettimi che sarai forte quando tornerai lì, so che hai un'incredibile voglia di rimanere a casa e chissà magari rifugiarti qui dentro." disse indicando la mia stanza e percepii un gelo addosso a dir poco assurdo.
I suoi occhi si incastrarono alla perfezione con i miei e osservai per intero tutta la sua tenacia, nel volermi aiutare.
"Ricordati che sei abbastanza, gli altri sono irrilevanti quando hai dentro di te un mondo da custodire. Quando ti senti soffocare rallenta, fai un bel respiro profondo e ricordati che non sei sola, va bene?" mormorò con un tono di voce pacifico e appoggiai teneramente la testa sulla sua spalla, chiusi gli occhi e sospirai cercando la sua mano, intrecciando le nostre dita.
"Non puoi venire?" sussurrai inspirando il suo profumo così inebriante e ormai lo conoscevo, Haruka aveva un profumo tutto suo ed era unico nella sua bellezza.
"No amica, ti lascio nelle loro grinfie e non deludermi hai capito?" disse cercando di smorzare la tensione e mi alzai, giusto perché non volevo farmi vedere con le lacrime agli occhi.
"Grazie per i tuoi discorsi di incoraggiamento Haruka, ma sai che gradirei di gran lunga la tua presenza mhm?" dissi dandole le spalle e aprii le buste spalancando la bocca incredula per il corpetto stretto che avevo davanti.
Le persone sono sempre in fase di cambiamento, mutazione e altro.
Un giorno ti dicono di esserci.
E magari, ti abbandonano quando meno te lo aspetti e tu?
Dove le lasci, tutte quelle aspettative che ti eri imposta?
Le cancelli?
Prendi consapevolezza di ciò che è successo o lasci all'inconscio il compito di rimuovere tutto dalla tua mente perché fa troppo male?
Puoi scegliere anche la cosa più giusta del mondo, ma non cambierà mai il fatto che quella persona ha deciso di andarsene dalla tua vita.
"Queste collane sono stupende, mi spieghi dove prendi tutte queste cose fantastiche?" dissi ritornando alla realtà e Haruka sorrise, intimandomi di aprire il resto con un'euforia unica.
"Magia." disse agitando le mani ricoperte di anelli e scoppiai a ridere, ancora non ci credevo che avevo un'amicizia stabile.
Mi trovavo bene con lei.
Perché non era pronta lì a giudicarmi ma a indirizzarmi sulla giusta via dato che inciampavo ripetutamente.
Haruka, era saggezza pura.
Un leggero bussare di porta ci fece sobbalzare e Roman fece il suo ingresso guardandosi attorno, annoiato.
"Il pranzo è pronto." annunciò guardando la mia amica che si alzò molto attentamente guardandolo fisso negli occhi, era una cosa che faceva spesso per mettere in soggezione le persone.
"Cosa serve a un maiale che va all'estero?" domandò ad una certa la ragazza al mio fianco e la tirai per un braccio trascinandola al piano inferiore.
"Haruka, non incominciare." le sussurrai sedendomi a tavola e i suoi stivali alti facevano un rumore assurdo.
Spostò la sedia facendomi sedere in modo galante e lo faceva sempre da quando era entrata in questa casa.
Diceva che ero la sua regina.
"Allora, non sai rispondermi?" disse sedendosi al mio fianco e mio fratello ci pensò, non sapeva cosa dire.
"Ma dai, il passaporco." disse facendo ridere tutti quanti e mi toccai il viso nervosa mentre guardavo nel sito dell'università il mio prossimo appello.
Mio padre le diede una pacca sulla spalla con le lacrime agli occhi a causa delle risate e improvvisamente Haruka diventò seria arricciando le labbra, pensando.
"Accidenti io.." sussurrò mordendosi di poco il labbro inferiore e già sapevo che stava per sganciare l'ultima bomba.
"Ho finito le battute che avevo in serbo, ora comincio con quelle in croato." disse con un tono melodrammatico e risi talmente forte che sentivo il viso andare in fiamme.
Mia madre ci servì la paella su dei piatti e Haruka si porse verso al mio viso lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia in modo dolce, mi voleva bene.
"Roman hai visto? Non hai risposto subito alla domanda, quindi ancora una volta il tuo quoziente intellettivo è pari a zero." disse Haruka prendendolo in giro e sorrisi istintivamente perché le avevo raccontato tante volte che a causa sua mi sentivo molto spesso, inferiore.
E lei qualche volta lo prendeva in giro giusto per fargli capire che non doveva considerarmi una nullità.
"Fanculo, bruja." disse lui puntandole la forchetta contro e mangiammo parlando di varie tematiche che la mia amica sapeva trattare davvero perfettamente.
Haruka, era tantissima luce.
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middle of night
Romance➵ ZURENA. (gxg) Quando non riesci a controllare una cosa, essa riesce a prendere il controllo su di te, trasformandola in fuoco e passione. Paura e terrore nel rompere ogni limite, ma tutto ha una fine e le cose cambiano, sopratutto quando una scono...