28.

1.1K 89 146
                                    

zulema's pov.

Il mio corpo era fatto di ghiaccio.
Dovevo realizzare che mi ero appena svegliata con una biondina letteralmente nuda sopra al mio corpo, il sole illuminava il suo viso rilassato e stavo per svenire.
Pochissime volte dormivo con qualcuno.
E Macarena era stata l'unica ragazza a farmi passare gli incubi, avevo dormito serenamente ed ero molto più riposata.
Sospirai perché era così bella mentre dormiva e spostai una ciocca dal suo viso mettendola dietro al suo orecchio.
Era così piccola e indifesa.
Il suo braccio tatuato stava coprendo il mio seno possessivamente e il suo viso era appoggiato sul mio petto, le nostre gambe invece erano intrecciate e inutile dirlo ma era davvero nel suo mondo.
Non l'avevo mai vista così serena alle prime luci dell'alba e non erano neanche le otto, oggi non avevamo nessuna lezione essendo domenica e menomale.
Dopo la nostra nottata non avrei mai avuto le forze di ascoltare quei professori del cazzo, avevo i muscoli doloranti.
La bionda mugugnò stringendo meglio il mio corpo contro al suo e alzai meglio la gamba in modo tale che potesse infilarsi.
Il telefono mi vibrò appena e staccai la sveglia, notando che la mia migliore amica mi aveva scritto.
Macarena continuava a dormire e accarezzai la sua schiena dolcemente, si rilassò di più e mi morsicai le labbra.
Lo faccio? Tanto non lo saprà mai.
Aprii la fotocamera e le feci un paio di foto, era così innocua mentre dormiva e i suoi capelli biondi si mischiavano con i miei facendomi sorridere lievemente.
Non mi riconoscevo più.
Me ero razionale, per davvero.
Era il nostro mondo questo.
Risposi a Saray per non farla preoccupare e ignorai Eden che non smetteva di tartassarmi di messaggi dicendo quanto ha voglia di me.
Ma a me purtroppo, non interessa.
La biondina si girò dall'altro lato del mio letto togliendosi dal mio corpo ma comunque, coprii nuovamente il mio seno con il suo braccio facendo una smorfia.
Alzai gli occhi al cielo toccandomi il viso e
non poteva negare l'ovvio, era gelosa di me anche se non l'avrebbe ammesso.
Ma non potevo fargliene una colpa quando nemmeno io sapevo dare un nome a tutte queste emozioni.
Avevo voglia di lei.
Dovevo distrarmi.
Tutta la sua schiena nuda era scoperta e mi avvicinai, mi misi dietro alle sue spalle e incominciai a baciarla dolcemente.
Già mi stavo pentendo.
Passai il labbro inferiore lungo la sua colonna vertebrale e osservai i suoi tatuaggi così belli, come lei.
"Mhm." sussurrò svegliandosi e si voltò di lato, guardandomi confusa per poi sussultare rendendosi conto che aveva dormito con me per tutta la notte.
"Cazzo." sbottò incredula toccandosi il viso e ormai non potevamo fare nulla perché era successo eccome.
Eravamo state ingenue.
"Buongiorno, sei stupenda." disse ad
una certa mettendosi a pancia in su, le sorrisi infilandomi tra le sue gambe e la guardai dal basso incuriosita.
Come se lei, non lo fosse.
"Buongiorno, mi sono svegliata con un'incredibile voglia di scoparti e farti urlare di buon mattino." sussurrai contro al suo orecchio e tremò per il mio tono di voce rauco, tanto tanto sensuale.
E poi, la vidi tenermi testa.
Già stavamo dimenticando che avevamo dormito insieme mandato tutto a quel paese e onestamente, andava bene così.
"Giorno a te puta, devo fornirti la mia adesione subito o posso pensare a questa tua offerta deliziosa?" disse con un sorrisetto in viso e non voleva cedere con me, mi faceva provare adrenalina.
"Non ho fatto colazione, sai che usare quell'aggettivo richiede una prova di assaggio?" dissi ribattendo con il mio atteggiamento strafottente e Macarena rise, non era ancora luce fuori e c'era una leggera nebbia.
"Sono assai sorpresa, quindi la tua decisione quale sarebbe?" disse accarezzando le mie spalle e mi rilassai subito grazie al suo tocco, delicato.
Era sempre delicata con me.
Non voleva mai farmi male.
Sfiorai le sue labbra con le mie lasciandole un lieve bacio a stampo ed era tutto così nuovo per noi vederci in questo stato, era davvero bella così.
"Farti provare qualcosa di nuovo che ti farà uscire fuori di testa e lo vorrai fare anche tu." dissi con un sorriso malizioso e inarcò un sopracciglio confusa ma mi dovevo svegliare nei giusti modi.
E Macarena era la mia terapia.
Sussultò per la mia frase e poi mi sorrise strafottente, era curiosa di imparare e la volevo per questo: ci divertivamo.
"Vediamo." disse facendo spallucce e risi sdraiandomi al suo fianco, le intimai di mettersi a cavalcioni sopra al mio bacino e ovviamente si tolse il lenzuolo.
Era nuda.
Gemetti sottovoce nel trovarmela davanti così e aveva un corpo meraviglioso, sistemai meglio il cuscino accarezzando la sua coscia e le mie dita salirono verso al suo ventre piatto lentamente.
Chiuse gli occhi mordendosi il labbro e graffiai di poco i suoi fianchi esili, aveva i brividi incisi sulla pelle a causa mia.
"Avvicinati." le ordinai severa e annuì inchinandosi ma scossi la testa, l'avrei baciata volentieri dopo ma volevo altro.
Strinsi le sue cosce molto forte facendola urlare dalla sorpresa e appoggiò le ginocchia ai lati della mia testa.
Sorrisi divertita per la sua posizione nuova e le sue guance andarono fuoco dato che la stavo osservando dal basso.
Ma tutto questo ora era mio.
Le sue mani strinsero le sbarre del letto forte e avevo un libero accesso al suo centro, ad un millimetro dal mio viso.
Mi leccai le labbra incominciando a baciare il suo interno coscia e chiusi gli occhi sentendola ansimare sopra di me.
Di buon mattino.
Mugugnai circondando la sua vita con il mio braccio e la tenni bloccata mentre incominciava a dimenarsi lentamente.
Mi faceva impazzire.
La guardai mordersi il labbro mentre muoveva i fianchi e subito feci scorrere una mano sopra al suo addome stringendole delicatamente il seno.
Appoggiò la mano sopra alla mia e mi regalò un sorriso eccitato facendomi sobbalzare per quanto fosse bella.
Diamine, puta rubia.
Ma prima, volevo farla cedere un po'.
"Cosa vuoi?" sussurrai lasciando un lieve bacio casto sul suo centro e non vedevo l'ora di affondare dentro di lei.
Al solo pensiero di come era venuta ieri notte, in quel modo, dritta sulla mia bocca mi faceva tremare le gambe.
"Voglio te." disse come se fosse la cosa più naturale del mondo e alzai di poco la testa baciandole il ventre lentamente.
"Dillo ancora, piano." le ordinai autoritaria con un tono di voce assai duro e mi accorsi che era fradicia a causa mia.
Non era l'unica eccitata purtroppo.
"Voglio te, Zule." bisbigliò abbassando la testa per guardarmi e scandì ogni parola facendomi sorridere lievemente.
Leccai la sua apertura cogliendola di sorpresa e gemetti ad alta voce, la bionda mi guardò sconvolta e sembravo che non mangiavo da giorni.
Era colpa sua, era buona.
Entrai dentro di lei attaccandola al mio viso e graffiai la sua pelle dolorosamente mentre incominciava a muovere i fianchi sulla mia faccia lentamente.
Questo volevo vedere di buon mattino.
I suoi gemiti erano sempre più frequenti e cercò la mia mano mentre con l'altra stringeva le sbarre del letto.
Morsicai il suo clitoride un po' più forte del solito e le strappai un grido che mi fece sorridere, amavo sentirla gemere per me.
Amavo sapere che stesse bene.
Questa era la nostra promessa.
Mosse i fianchi più velocemente a causa della mia lingua e aprii gli occhi vedendola provare un piacere unico.
Ogni volta, aumentava.
"Quella cazzo di lingua." sbottò ad una certa facendomi ridere e tremò come una foglia, continuai a divorare il suo nucleo e gemetti aumentando tanto il ritmo.
"Dio, piccola quanto-" mugugnai richiamandola ancora così e questo soprannome le stava così bene, era più piccola di me non solo di età ma anche fisicamente e mi faceva impazzire.
La strinsi a me forte dato che si stava dimenando e succhiai quel fascio di nervi pulsanti, Macarena alzò i fianchi quasi in lacrime ma la rimisi al suo posto.
Sussurrò il mio nome ripetutamente e strinse la mia mano forte, voleva sentirmi davvero vicina come lo volevo io.
Mi faceva stare bene.
I muscoli del suo addome si contraevano ad ogni spinta che faceva il suo bacino e se questo era un sogno, non volevo svegliarmi per nessuna ragione al mondo.
E non mi interessava.
Le gambe tremarono a dismisura dopo vari minuti e venne urlando il mio nome di buon mattino, fece per togliersi ma la tenni stretta a me gemendo per il suo sapore maledettamente buono.
Le lasciai un piccolo bacio sulla coscia lasciandola libera e si mise al mio fianco senza farmi nessun tipo di male, la guardai sorridendo e mi baciò subito.
Era sotto di me stremata con un leggero strato di sudore nel petto e gemette contro la mia bocca nel sentire tutto il suo sapore nella mia lingua.
"Buongiorno, cazzo." disse esausta e sorrisi mordendole le labbra, scesi verso al suo collo inspirando il suo profumo ed ero eccitata da morire per come l'avevo fatta mia pochi secondi fa.
Al diavolo, il mio orgoglio.
Macarena mi strinse al suo corpo accarezzandomi il viso e si morse il labbro guardandosi attorno sorpresa.
"Facciamo finta che non è successo nulla, sono stata da dio tra le tue braccia e volevo che lo sapessi." mi sussurrò riferendosi a stanotte e mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra imbarazzata.
Non le risposi, era ancora presto affinché mi lasciassi andare ma comunque le regalai un sorriso dolce.
Si rilassò capendo il mio atteggiamento come sempre e baciò la mia spalla nuda accarezzandomi piano il viso.
"Tesoro, devo studiare." disse facendomi sbuffare ma notai che mi aveva chiamata anche lei diversamente.
In questi giorni avevamo tralasciato alcune cose e dovevamo rimetterci in pari, anche io dovevo assolutamente riprendere in mano la mia vita per quanto la bionda mi facesse distrarre.
"Che programmi hai?" le domandai rimanendo ancora sopra di lei e tolse i miei capelli dal viso lentamente.
"Colazione, doccia, pulire casa e studiare per poi disegnare e tu?" disse mostrandomi la sua fossetta stupenda e le sorrisi maliziosamente facendola sbuffare perché sapeva che quando facevo così stavo pensando a qualcosa di maledettamente perverso.
"Ti aiuto io a pulire, e se vuoi riordiniamo questo macello qui." le sussurrai indicando la mia stanza un po' incerta dato che era il mio mondo ma questa ragazza mi stava cambiando e un po' di ordine non faceva mai male.
Macarena si accorse del mio sguardo e accarezzò la mia guancia amorevolmente sorridendo pronta a rassicurarmi.
"Zule, ricordati: un passo alla volta." mi disse con un tono di voce tranquillo e la baciai con passione per vari secondi.
"Rimaniamo ancora mezz'ora a letto prima, ho voglia di te." aggiunse dopo vari secondi e senza neanche volerlo mi ritrovai sotto di lei pronta a provare un piacere unico, di buon mattino.
Non era male, svegliarsi così.

middle of nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora