14.

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me abraza
y no se da cuenta
lo feliz que me hace.

Primo esame superato.
Uscii dall'aula dopo aver preso un clamoroso trenta e Denver mi diede il cinque mentre mi abbracciava piano.
"Ero nell'ultima fila, sei di una precisione unica nell'esposizione e continua così davvero." disse felice e mi prese sottobraccio mentre andavamo nella sala da pranzo.
Gli altri erano già riuniti e serrai la mascella mentre Kabila mi salutò scoccandomi un lungo bacio sulla guancia sotto lo sguardo di Zulema.
Vidi quest'ultima arrivare vestita in un modo più elegante dato che erano iniziati gli esami e tutti eravamo impeccabili.
"Qué te traigo, guapa?" disse la ricciolina mentre mi appoggiavo sul bancone e si morsicò il labbro inferiore mangiandomi con lo sguardo ma a me purtroppo, non fece alcun effetto.
"Un'insalata mista, grazie." dissi andando poi a sedermi nel tavolo affianco al mio amico, che cinse le mie spalle.
Berlino mi guardò in un modo strano e dopo averlo attaccato al muro non si era azzardato minimamente a toccarmi.
Vidi l'araba afferrare del tabacco per girarsi una sigaretta e mi fece un cenno indicando il mio braccio.
Voleva vedere il tatuaggio e abbassai il maglione sulla spalla scoprendolo, tutti mi fissarono basiti e serrai la mascella.
"E quello? Quando l'hai fatto?" mi domandò la gitana confusa e mi morsicai appena il labbro, indicando la mia coinquilina che sorrise soddisfatta.
"Me l'ha fatto Zulema la settimana scorsa circa." dissi ringraziando Kabila che mi consegnò l'ordine che avevo fatto e incominciai a mangiare, incrociando le gambe.
"Ah, sono sorpresa." disse Tokyo guardandoci maliziosamente e per poco non mi andò l'insalata di traverso.
"Siamo solo coinquiline che stanno imparando a non odiarsi." disse l'araba con il filtro tra le labbra e lo posizionò leccando poi la cartina, mi guardò dritta negli occhi e annuii facendo spallucce.
"Già come un matrimonio di convenienza, chissà se è destinato a durare o a fallire." dissi con un tono di voce pacato e Zulema mi guardò seria.
L'avevo detto davvero.
"Sei consapevole del fatto che appena inizi a tatuarti non finisci più?" disse Berlino parlandomi dopo settimane e lo guardai dritto negli occhi facendolo sussultare per il mio sguardo.
"." risposi soltanto riprendendo a mangiare la mia insalata e la gitana guardò la sua migliore amica in modo strano, ma con un sorriso malizioso.
Non riuscivo a capire.
"Quanto hai preso con Raquel?" mi domandò ad una certa Saray e bevvi un po' di acqua fresca prima di risponderle.
"30." dissi mangiando l'ultimo boccone e tutti mi guardavano sorpresi per la mia risposta mentre io ero, confusa.
"Che?" dissi un'attimo dopo pulendomi con il tovagliolo e Zulema fece un sorrisetto strano come se sapesse.
"Nessuno ha mai preso un voto così alto con lei, come cazzo hai fatto?" mi disse Tokyo sconvolta e lanciai un'occhiata complice all'araba.
Feci spallucce bevendo ancora l'acqua e mi rilassai mentre appoggiavo il mento sopra alla mia mano.
"Studio." risposi con un tono di voce pacato e Zulema scoppiò a ridere, mentre si alzava controvoglia senza forze.
Eravamo tutti esausti.
Mi alzai anche io dato che volevo in qualche modo ringraziarla e camminai al suo fianco, mentre lei padroneggiava come meglio poteva la sua sicurezza.
I suoi anfibi la slanciavano in modo impeccabile e tutti desideravano averla perché vedevo ogni singolo sguardo.
"Grazie, per avermi aiutata e.." le dissi ad una certa mentre arrivavamo davanti al nostro appartamento e la mora si appoggiò sullo stipite della porta.
"Oddio mi stai facendo un discorso di ringraziamento? Sono eccitata." disse con un tono di voce ironico e alzai gli occhi al cielo, era davvero un'idiota.
"Ti ecciti per così poco?" dissi dandole le spalle e aprii la porta entrando dentro, dovevo farle un discorso.
Notai che erano quasi le tre del pomeriggio e volevo dormire, per poi ripartire con lo studio.
"Dipende." disse Zulema afferrando il tabacco e si sedette nel divano mentre la raggiungevo, mi tolsi la felpa rimanendo in canottiera e la vidi mettere la testa di lato, scrutando il mio tatuaggio guarito.
"Grazie perché le statistiche andavano bene Raquel era davvero tanto soddisfatta quindi.." mormorai con un tono di voce tremolante dato che non pensavo di farle un discorso del genere e presi un lungo respiro profondo.
"Ti va se stasera andiamo a berci qualcosa? Offro io." dissi con la mascella contratta e Zulema rimase con la sigaretta tra le mani, assai sorpresa.
"Beh, se offri tu allora okay." mi rispose facendo spallucce, si accese la sigaretta guardandomi negli occhi e guardò la tv portandosi le ginocchia al petto.
Il suo corpo era rilassato essendo vicino al mio e la mia coscia sfiorava di poco la sua, provocandomi dei piccoli brividi.
Mi intimoriva.
Abbastanza.
Ma non lei, la nostra situazione.

middle of nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora