13.

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zulema's pov.

Un'altro mese passò velocemente.
E vedevo la biondina a stento, dopo il nostro ultimo episodio non ci parlavamo.
La porta si aprì mostrando la sua figura e sicuramente aveva appena finito di allenarsi perché era tanto stremata.
Neanche mi guardò.
Filò dritta in camera sua e percepii quasi subito l'acqua della doccia scendere, mi morsicai appena il labbro inferiore e continuai a studiare per gli esami.
Iniziavamo a breve.
Sfogliai le pagine del libro notando che erano quasi le nove di sera e dopo un'ora buona Macarena mi raggiunse, iniziò a tagliare l'insalata in modo perfetto e aveva una presa ben salda.
Misi la testa di lato abbassando lo sguardo e decisi di attaccare bottone.
"Ho finito il tuo lavoro comunque e ho salvato il file." le spiegai con un tono di voce pacato e lei si voltò appena verso di me, la sua fossetta si vide appena mentre mi accennava un "sorriso" e sussultai.
"Ti ringrazio, è stato molto gentile da parte tua." disse aprendo il frigorifero e aveva dei pantaloni della tuta stupendi con una camicia bianca larga un po' aperta ma senza esagerare.
Capelli raccolti e senza trucco.
Mi stavo abituando a vederla conciata in tanti modi, ma questo era il mio preferito.
"Figurati." dissi facendo spallucce e la sua presenza in un certo senso mi trasmetteva un pochino di calma, certo, non eravamo nemmeno amiche però aveva un modo di fare le cose strano.
Trasmetteva pace, dolcezza.
E la stavo studiando sempre di più.
Cucinò le ultime cose e non appena fece per portare il tutto in camera sua la fermai, intimandole di sedersi.
"Puoi stare." dissi con un tono di voce freddo ingoiando il groppo che avevo in gola e ridacchiò sedendosi.
Sbirciò ciò che stavo studiando e afferrò il suo ipad, facendo alcune bozze per qualche suo ritratto che doveva vendere.
Intanto mangiò con calma incrociando le sue gambe magre e mordicchiai la matita che avevo tra le labbra, assai curiosa.
E poi ad un tratto alzò lo sguardo verso di me e non appena vide che la stavo fissando fece vagare lo sguardo in tutto il mio viso, in modo lento e incuriosito.
"Visto che avevamo un'accordo ho deciso di farti vedere una cosa." disse mordendosi di poco il labbro e finì di mangiare per poi alzarsi, assai tesa.
Andò in camera ritornando con un blocco da disegno e lo aprì sotto al mio sguardo, c'erano alcuni disegni e mi fece vedere.
"Preferisco farti vedere questo che una stupida stories su Instagram." mi spiegò con un tono di voce pacato e lo afferrai notando che erano alcune bozze dei suoi ipotetici tatuaggi.
Erano disegnati interamente a mano e il tutto era talmente delicato che li sfiorai con l'indice ripetutamente.
"Farfalla, perché?" le domandai curiosa ed era stupendo il suo modo di disegnare dato che aveva aggiunto dei piccoli dettagli che mi facevano impazzire.
"Vorrei sentirmi libera." disse portandosi le ginocchia al petto ma non appena feci per vedere gli altri strinse il mio polso, scuotendo piano la testa.
"Calma, sono assai riservata." sussurrò famelica e i suoi muscoli erano rigidi tant'è che serrò la mascella forte.
"Va bene, quindi vorresti tatuarti questo precisamente dove?" le domandai curiosa e la vidi pensarci mentre si abbassava piano la camicia.
Indicò la sua spalla nuda notando che non portava il reggiseno e aveva le braccia esili, ma allenate.
Cazzo però, ero curiosa di vedere il suo corpo per intero per vedere come fosse.
"Perfetto, vuoi fartelo?" dissi decisa e la vidi mordersi il labbro inferiore, non so perché dissi quella frase ma volevo davvero capire come fosse il suo corpo.
"E se mi fai male?" disse lei nervosa e scoppiai a ridere, tatuavo le persone per lavoro e avevo la mano tanto ferma.
Ero la regina dei tatuaggi.
"Scoprilo." dissi sorridendole e la vidi pensarci davvero per poi annuire, mi alzai estasiata e le feci un cenno.
"Ovviamente dobbiamo andare nel mio studio perché è sterilizzato." le spiegai afferrando delle chiavi e Macarena annuì dondolandosi sulle punte, uscimmo dall'appartamento e le feci strada.
Mi aveva davvero mostrato una cosa sua e ora la voleva sulla sua pelle, ero sconvolta ma sorpresa per come era stata decisa nel: dirmi cosa volesse.
"Non ho mai visto questa parte del campus." disse la bionda ad una certa e soffocai una risata per come fosse spaesata e dopo aver salito una rampa di scale feci scattare la serratura.
Macarena si guardò attorno notando i miei quadri e tutti i tatuaggi che avevo fatto nell'album che avevo nella scrivania.
"Sdraiati lì e abbassa la camicia." le ordinai mentre andavo a lavarmi le mani e mi obedì subito, sotto non portava nulla ovviamente e abbassò la sua camicia mettendosi a pancia in su.
Prima di lavarmi le mani stampai il suo disegno in modo impeccabile ed era piccolo, stava bene sul suo braccio.
"E se esce male?" disse la bionda in panico e risi mentre infilavo i guanti afferrando poi tutto l'occorrente.
Anni di corsi, attestati, mi esercitavo giorno e notte e aveva paura di questo.
"Con le mani ci so fare, e per queste cose sono la fottuta regina qui dentro ricordatelo sempre." dissi con un tono di voce rauco e la vidi arrossire di poco mentre poi veniva sovrastata dal suo orgoglio, come al solito ovviamente.
Mi legai i capelli serrando la mascella e afferrai la lametta indossando la mascherina, sogghignando divertita.
"Vediamo, se controlli il dolore." le sussurrai osservando il suo viso e preparai la macchinetta scegliendo i vari aghi, la biondina non parlò perché era impegnata a fissare le mie braccia scoperte dato che ero in canottiera.
"Fai piano." disse lei con vocina esile mentre guardavo il suo disegno e con la lametta ripulii la zona che mi aveva indicato lei, facendole un cenno verso gli aghi che avevo, di ogni tipo e misura.
"Ne userò uno molto fine." le spiegai posizionandolo facendogli fare uno scatto e Macarena a momenti sveniva.
"Me ne vado, scherzavo." disse alzandosi ma la rimisi al suo posto con un colpo secco, era così piccola sdraiata in questa misera poltrona.
Avevo la mascherina e non poteva vedere il sorrisetto malizioso che avevo in viso, ma lei lo notò tant'è che mi lanciò un'occhiata alzando poi gli occhi al cielo.
"Codarda." sussurrai divertita e la biondina rimase al suo posto intimandomi di continuare, posizionai la pomata in tutta la zona e poi con precisione il disegno che voleva farsi.
Lo levai molto piano mettendolo dritto ed era pronto ad essere tatuato da me.
"Guardati allo specchio e vedi se la posizione ti piace." dissi mettendomi comoda e ruotai la testa sgranchendo tutte le mie ossa pronta a lavorare.
"Mi piace, quanto ci dovresti mettere? È un pochino tardi." disse indicandomi l'orario ma feci spallucce, non ero una persona che aveva particolarmente sonno e il fatto che stessi tatuando lei, mi trasmetteva adrenalina.
Quella pura.
Quella che cercavo da tempo.
"Rilassati, sei tesa e lo capisco anche dal tuo tono di voce! Vedrai che non sentirai assolutamente nulla." dissi con un tono di voce calmo e Macarena annuì sdraiandosi nuovamente.
"Comunque ho scelto questo ago per il semplice fatto che mi serve per le sfumature sulle ali, mi piace come disegno e se vuoi posso aggiustarlo in alcuni punti mentre tatuo." dissi facendole vedere qualche idea e nel mentre che la biondina si sporgeva la sua camicia si spostò mostrando la sua clavicola evidente, era davvero magra.
"D'accordo." disse mettendosi comoda e in stanza calò un silenzio tombale quindi decisi di mettere la musica in sottofondo giusto per creare un'atmosfera abbastanza tranquilla.
"Fai un bel respiro profondo." le sussurrai ad una certa e la biondina si morsicò il labbro mentre iniziavo a tatuare tracciando la prima linea.
Mi fermai dopo vari minuti e Macarena incontrò i miei occhi neri accennando di poco un sorriso, rilassandosi.
"Male, rubia?" dissi con la machinetta in mano e tolsi l'inchiostro dalla sua spalla mentre lei scuoteva la testa.
Sorrisi vittoriosa e continuai a fare il mio lavoro, mentre percepivo i suoi muscoli più rilassati rispetto a prima.
Non l'avevo mai fatto con nessuna, non con tutta questa passione.
Ed ero anche incantata da questo disegno, esprimeva davvero tutto quello che lei aveva all'interno della sua anima.
Anche io volevo sentirmi libera.
Quindi dopo averla disegnata aggiunsi delle piccole stelle attorno, ci stavano da dio e dopo una buona mezz'ora finii.
Macarena era rimasta per tutto il tempo con gli occhi chiusi e il modo in cui si era fidata di me, era davvero strano.
La notte ci cambiava.
Perché entrambe eravamo circondate letteralmente dall'oscurità.
"Finito." sussurrai appoggiando la macchinetta e lei aprì gli occhi mettendo poi la testa di lato, sgranò gli occhi e misi in modo impeccabile la pellicola.
Lo fissava incantata e mi sorrise mostrandomi la sua fossetta, tolsi la mascherina e i guanti sistemando poi tutta l'attrezzatura dandole le spalle.
Spensi la musica vedendo la bionda guardarsi allo specchio con un sorrisone in viso e mi accorsi che era il suo primo tatuaggio in assoluto.
Ed ero stata proprio io a farglielo.
"La pomata, rubia." dissi dandogliela e l'afferrò mentre serravo la mascella, ci avevo messo davvero poco ed ero orgogliosa del mio lavoro svolto.
"Ferma." mormorai afferrando il suo braccio esile e glielo sfiorai appena sorridendo, ed ecco qui che emerse il mio egocentrismo facendola sbuffare.
"Andiamo? Sono quasi le 11." disse lei uscendo dal mio studio e spensi tutto mentre guardavo il suo corpo snello.
Aveva delle belle gambe slanciate e si rimise apposto la camicia, al solo pensiero della sua pelle delicata mentre la tatuavo era davvero sublime.
Non le avevo fatto male, però in altri contesti l'avevo davvero distrutta.
Anche se lei non l'avrebbe mai ammesso l'avevo fatto per davvero, ma questo era un'altro discorso.
Caminammo in silenzio lungo il corridoio deserto e la biondina non parlò mentre si toccava i capelli un po' scompigliati.
Entrammo dentro al nostro appartamento e la prima cosa che feci fu di sedermi nel divano, mentre lei faceva la stessa cosa.
"Perché hai aggiunto le stelle?" mi domandò portandosi le ginocchia al petto e questa domanda mi spiazzò un po'.
"Tu hai detto che volevi sentirti libera e una farfalla nel cielo non è male." le spiegai con il mio solito tono di voce annoiato e la bionda appoggiò il gomito verso il divano, mettendosi di lato verso di me scrutandomi con quei suoi occhioni.
"Me gusta." sussurrò a bassa voce e la guardai mettendo la testa di lato, il mio sguardo si posò sul suo viso e indossavo ancora la canottiera con tutte le braccia scoperte.
Macarena alzò un dito sfiorando la mia spalla e la lasciai fare un pochino, lesse le mie scritte in arabo e non capiva.
"Che vuol dire?" disse curiosa ma scossi la testa, facendole fare uno sbuffo.
"Sei incredibile, mi sono lasciata tatuare da te rivelandoti una piccola parte di me e ora fai la misteriosa?" mi disse con un tono di voce acido e alzai gli occhi al cielo, interruppe il contatto ed era stata talmente delicata che rabbrividii.
"Che? Pentita di esserti lasciata andare un minimo con me? Attenta a chi decidi di rivelare la tua persona ragazzina, attenta." dissi stuzzicandola un pochino e neanche ebbe un sussulto, come se fosse pronta alla mia frecciatina.
"Non mi lascio di certo andare con una come te, non sei neanche il mio tipo quindi fattene una ragione." disse con fare altezzoso con le guance un po' rosse e inarcai un sopracciglio curiosa.
Puta rubia.
"Ah non sono il tuo tipo? Gli uomini lo sono per caso?" dissi basita nel sapere i suoi gusti e scoppiò a ridere.
"Buenas noches." disse alzandosi ma afferrai il suo polso forte facendola gemere dal dolore, volevo parlare con lei.
"Perché scappi? Stiamo parlando bionda ed è maleducazione." dissi attaccandola al divano e alzò gli occhi al cielo nervosa per la mia arroganza.
"Hai detto tu stessa che devo stare attenta a chi decido cosa dire sulla mia persona quindi, non sono obbligata a dirti tutto no?" disse lei raggirando la medaglia e mi spiazzò completamente, incredibile come le ragazze cadevano ai miei piedi e lei no, mi teneva testa.
"Mi consideri un pericolo?" dissi con un pizzico di divertimento nella voce e la biondina fece spallucce, si avvicinò di poco al mio viso e il suo fiato caldo mi solleticava un pochino.
"Dimmelo tu." sussurrò con un tono di voce basso e l'aria intorno a noi era strana, la guardai dritta negli occhi e non feci trapelare nessun cedimento mentre lei inspirava di poco il mio profumo.
", sono un pericolo che vale la pena rischiare se lo vuoi davvero." dissi con la mascella contratta e Macarena mi guardò dritta negli occhi occhi con una scintilla di fuoco, si alzó lasciandomi sola e si rinchiuse in camera sua.
Non sapeva cosa dirmi.
E mi era scivolata via dalle mani.
Mi scappava sempre.
Risi incredula mentre afferravo il mio telefono e dopo essermi lavata i denti mi sdraiai sul letto infilandomi una felpa e con il viso privo di trucco incominciai a osservare la home di Instagram.
Mi misi seduta di scatto notando che la biondina aveva caricato per la mia prima volta una stories e subito la visualizzai notando che aveva pubblicato la foto del tatuaggio che le avevo fatto poco fa.
Si vedeva chiaramente che sotto era nuda ma aveva inquadrato la sua spalla e le sue clavicole evidenti, si vedevano anche le sue labbra e morsicai le mie.
Sotto aveva scritto una frase e la lessi più di una volta perché non realizzavo.

"Libera."

middle of nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora