XXIV

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Un giorno lessi da qualche parte che chi veniva baciato dalle tenebre, perdeva la possibilità di avere paura

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Un giorno lessi da qualche parte che chi veniva baciato dalle tenebre, perdeva la possibilità di avere paura.

Non sono mai stata d'accordo.

Le tenebre sono un luogo oscuro, sono l'oscurità di per sé e ancor prima di entrarci dentro o di essere sopraffatto da esse, si prova paura.
È inevitabile.
L'uomo ha sempre avuto paura dell'oscurità, del buio. Per quello ha creato dei modi per illuminare sempre la notte.

Prima c'erano solo le stelle, la Luna che illuminavano il cielo e davano conforto ai primordiali uomini che brancolavano sulla Terra buia.
Poi l'uomo si è evoluto e ha inventato la luce, la corrente, i lampioni nelle strade, le lampadine negli edifici. Per non restare mai al buio.

Ma questo non implica che non ne abbia più paura.

Io so che mia sorella ha avuto paura prima di condannare i nostri genitori, così come ne ha avuta prima di sacrificarsi. So che Taehyung ha avuto paura ogni volta che restava da solo con sua zia, nonostante sapesse già cosa sarebbe successo.
So che Jungkook ha paura, così come me, Yesin, Seokjin, Hoseok.

Tutti abbiamo paura anche se siamo già stati baciati dalle tenebre. Più e più volte perché la paura è umana.
La paura ferisce ma accende il nostro corpo e la nostra mente per farla reagire.

Convivo con la paura ormai.

Sono passati quasi due mesi dalla morte di Heerin.
Ci sono stati dei miglioramenti nella situazione dell'Organizzazione. Alcuni gruppi ribelli sono già stati eliminati e il grande piano di mia sorella, guidato da Hoseok, sta continuando. Con calma, per non destare sospetti e soprattutto con diligenza e fermezza che impedire che qualcuno possa scappare e che tra qualche decennio ci ritroviamo ad affrontare lo stesso problema.

Mi sono svegliata nel cuore della notte dopo l'ennesimo incubo ma ad attendermi non c'erano le braccia rassicuranti di Yoongi ma solo il freddo vuoto lasciato dalla sua figura assente nel letto.
Poggio i piedi sul parquet tiepido e zampetto fuori dalla camera da letto, temendo che questo possa essere un'altra prova per testare i risultati del mio addestramento.

La porta d'ingresso è chiusa, Salem e Holly dormono accucciati sul tappeto davanti al divano ma una tenue luce risplende dall'interno della stanza usata come Poligono.
Al suo interno ci sono anche alcuni attrezzi per la palestra ed è proprio così che trovo Yoongi: intento a prendere a pugni il sacco da boxe appeso al soffitto.

Mi si mozza il respiro nel vederlo in quel modo. Sembra quasi rinchiuso dentro una bolla. Una bolla nera, spessa, oscura.
Non l'avevo mai visto così. Pericoloso, cupo, abbracciato dalle tenebre e dai demoni.

Impiega una tale rabbia nel tirare quei pugni che ogni suo muscolo è diventato una lastra di marmo. La sua schiena è contratta e se non fosse per gli ansimi di sforzo, avrei detto che non stesse nemmeno respirando.
Le sue mani, prive di qualsiasi protezione, sono tutte spaccate e la pelle è rotta in milioni di punti che sgorgano sangue cremisi fino a metà braccio.

Secrets/Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora