Epilogue

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«Oh finalmente!» esclamo, correndo incontro alla chioma corvina appena uscita dalle porte scorrevoli del gate 16

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«Oh finalmente!» esclamo, correndo incontro alla chioma corvina appena uscita dalle porte scorrevoli del gate 16.
«Mi sei mancato Jae» ammetto mentre il mio migliore amico mi stritola in un abbraccio.

«Sono passate appena tre settimane» ridacchia mentre si sistema lo zaino sulle spalle.
Jae mi è sempre stato accanto in questi anni. Non avrei potuto chiedere amico migliore di lui, in tutto e per tutto. Ci siamo laureati insieme anche se lui ha poi cambiato corso al secondo anno, scegliendo di fare informatica.

Niente ci ha mai separato, neanche quando lui tornava a Busan per stare con la sua famiglia. Un fine settimana ha portato anche me con lui, nonostante le proteste gelose di Yoongi e la sua famiglia mi ha accolta come una figlia.
È stato bello sentire di nuovo quel calore materno e paterno da parte di qualcuno che non fosse Yoongi o mia sorella o Taehyung.

«Ei, ci sono anche io eh!» esclama Hwon offesa, tenendo sulle labbra carnose un broncio adorabile.
Si, Hwon e Jae sono finiti insieme anni fa. Dopo che la ragazza si era scusata con lui, Jae non aveva smesso di pensarla ed ero riuscito a fargli ammettere che Hwon gli piaceva e anche parecchio.

Qualcosa è cambiato in lui dopo quello che è successo con Jessica e Alaric. Il primo periodo era pieno di rabbia e sembrava non riuscire a sfogarla in nessun modo.
Quando è arrivata Hwon però, le cose sono decisamente migliorate. Jae è tornato ad essere il solito di sempre ma con meno timidezza e più confidenza, meno imbarazzo e più sensualità e soprattutto con un po' di parolacce in più in ogni frase.

«Mi sei mancata anche tu Hwon» sorrido, abbracciandola stretta e lasciandomi baciare una guancia.
Hwon dopo la laurea, ha deciso di diventare allenatrice della squadra delle cheerleaders e quindi è rimasta nella nostra vecchia università. Jae invece lavora nel settore informatico e i due convivono da un bel po' di anni qui a Seoul.
In queste ultime settimane però erano a Busan in vacanza e sono tornati giusto in tempo per il matrimonio di Heerin e Jungkook.

«Allora? Questo matrimonio?» chiede Jae mentre ci dirigiamo fuori dall'aeroporto di Incheon.

«È tutto pronto se non fosse che Jungkook sembra avere parecchia ansia da prestazione» sbuffo leggermente e come per rendere veritiere le mie parole, il mio cellulare inizia a squillare incessantemente.
È da quando ho aperto gli occhi stamattina che non fa altro.
«Si?»

«Giusto per essere chiari. Dì a quella stronza di tua sorella che se mi bidona all'altare, le sparo un ginocchio» ringhia la voce cristallina di Jungkook e trattengo una risata.
A quanto pare il grande e grosso Capitano Jeon ha problemi a gestire l'ansia stamattina.

«Perché dovrebbe farlo? Ti ha chiesto lei di sposarla» commento ridendo. È esilarante il fatto che mia sorella si sia inginocchiata davanti a Jungkook per chiedergli di sposarla ma in fondo è proprio una cosa da Heerin. Per lei non sono mai esistite le cose da uomo e da donna. Entrambi possono fare qualsiasi cosa e così è stata lei a fare la proposta a Jungkook.

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