Ho dato il tuo nome - quello intero
alle finestre chiuse di Milano
ed ora v'immagino dormireSi muove qualcosa, all'interno,
dietro palpebre di legno?
Hanno mille vite, la notte,
come fai tu
quando cambi due treniLa città non sogna, ma viene un'ora
in cui respira dalla strada
e le sfarfalla il cuore
come i lampioni nella pioggia,
come fai tu
quando ti perdi nei muriMai siamo stati soli:
c'è, in questo posto che non dorme
e sulle facciate dei palazzi
che mi si sbranano,
una luce violenta che ci crea
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Vita segreta dei frutti d'autunno
PoésieL'ultimo giorno di novembre è anche il più bello.