Capitolo 1.1

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When the sun shines, we'll shine together
Told you I'll be here forever
Said I'll always be your friend
Took an oath, I'ma stick it out 'til the end

Umbrella - Rihanna

•••

Michael uscì fuori dal ristorante dove Evan stava festeggiando la laurea di entrambi per rispondere a sua madre, altrimenti avrebbe continuato a tartassarlo fino all'esaurimento nervoso e Michael ci era già molto vicino.

"Dimmi, mamma," le disse appena accettò la chiamata.

Allison Rivera parlò a suo figlio minore con il suo immancabile e fastidioso tono di voce nasale da finta aristocratica. "Michael, questa dovrebbe essere la quinta telefonata di fila che ti ho fatto prima che ti degnassi di rispondere a tua madre."

È la sesta, avrebbe voluto correggerla, ma decise di evitarlo, rispondendole invece: "Cosa devi dirmi di così importante, mamma?"

Avvertì un sospiro spazientito provenire da sua madre, Michael serrò la mano sinistra con cui non stringeva il cellulare e si preparò psicologicamente a qualsiasi cosa gli stesse per dire.

"Sei tornato a casa da una settimana, da lunedì inizierai a lavorare per lo studio di papà e non ti sei degnato di trascorrere nemmeno un pranzo o una cena con la tua famiglia per festeggiare la tua laurea. Dove sei adesso?"

Era vero: Michael aveva evitato i suoi genitori dal giorno della sua laurea il più possibile. Trascorrendo quasi tutta la sua giornata con i Bennett e tornando a casa giusto per dormire.

Il pensiero che quel lunedì prossimo avrebbe iniziato a lavorare con suo padre e suo fratello Aiden gli aveva causato più di una crisi di panico. Odiava essersi laureato in Legge, odiava la sua famiglia e odiava la sua vita di merda.

Micheal non desiderava molto, non sognava in grande e non aveva mai posseduto le stesse manie di potere e ricchezza di suo padre, che aveva poi tramandato e trasmesso a suo figlio maggiore, ma non a lui. Caleb Rivera era convinto di esserci riuscito anche con lui, ma non era così.

Michael sognava una vita semplice, odiava stare al centro dell'attenzione ed essere circondato da persone di cui non sapeva niente.

Forse era strano lui, ma era fatto così e il solo pensiero di essere costretto a comportarsi come suo fratello e mettersi agli ordini di suo padre nello studio legale Rivera lo faceva sentire male.

Ma in fondo è colpa mia. Non ho mai avuto abbastanza forza da impormi e coraggio per dire alla mia famiglia che non voglio fare l'avvocato e che al momento ho solo una grandissima confusione in testa.

Le uniche due cose di cui era sicuro erano, per l'appunto, che non voleva fare l'avvocato nella vita e che non gli piacevano le donne.

Si passò una mano tra i capelli e rilasciò un sospiro prolungato. "Sono al ristorante italiano Basilico's," le rispose.

"E cosa ci fai in quella bettola?" replicò prontamente la regina Allison.

Dio, chi me la dà tutta questa pazienza?

"Evan ha organizzato una piccola festa con i nostri amici di Rockford e di Chicago."

In realtà, se proprio doveva essere onesto, erano suoi conoscenti e amici di Evan, che era il suo unico vero amico insieme a Mason, forse, il quale aveva conosciuto meglio nell'ultimo anno trascorso, e a Rose, la quale stava messa male a livello famigliare come lui.

"E Jamie non è tuo amico?" gli chiese la voce della sua coscienza.

Jamie, purtroppo, non era suo amico e non lo sarebbe mai stato. Per tanti anni aveva provato a convincersi che lo fosse, ma era impossibile.

Wherever You are (Red Moon Saga 0)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora