Capitolo 0.9

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One love, one blood, one life, you got to do what you should.
One life with each other: sisters, brothers.
One life, but we're not the same.
We get to carry each other, carry each other.
One, one.

One - U2

•••

Michael aveva gli occhi talmente sgranati da assomigliare ad una grossa rana spaventata.

Una grossa rana spaventata e, probabilmente, anche abbastanza sbronza.

Guardò il bicchiere che aveva in mano e affermò: "Cazzo, deve esserci roba forte qui dentro."

Jamie, in quel momento, non sapeva se aveva più voglia di scoppiare a ridere, di mettersi a piangere o di tirargli un pugno.

Nel dubbio, prese un grosso respiro e gli abbozzò un sorriso nervoso.

"Non vi consiglio di rimanere imbambolati qui, Jamie. Porta il tuo amico fuori, passando dall'uscita di emergenza accanto ai bagni da cui siamo entrati," gli consigliò la barista, passandogli accanto per ritornare al suo lavoro.

Jamie la guardò e annuì. "Grazie, Cloe."

La ragazza gli fece un occhiolino. "Ogni tanto mi piace prendere le vesti di Cupido in questo posto."

Doveva un grosso favore a quella barista sconosciuta; prima o poi avrebbe trovato un modo, nel suo piccolo, di sdebitarsi.

Riportò nuovamente l'attenzione su Michael, il quale era rimasto a fissarlo con la bocca semi aperta; successivamente, fece una veloce panoramica del locale abbastanza affollato e, fortunatamente, non incrociò lo sguardo di suo fratello. Sperò, internamente, che Mason non lo avesse ucciso.

Si accorse, purtroppo, dei troppi sguardi carichi di apprezzamento che stavano spogliando nudo un ignaro Michael.

Fece precisamente quattro passi verso il ragazzo, fin quando non gli fu vicino e, con più coraggio di quello che credeva di possedere e con il cuore che stava facendo più casino della musica nel locale, gli porse una mano e gli chiese: "Vieni con me, Mike?"

Michael continuò a fissare Jamie, sbatté le palpebre più volte, poi abbassò gli occhi sulla mano che aveva steso verso di lui, ma, invece di stringergliela e seguirlo, preferì scolarsi quello che rimaneva del drink che aveva nel bicchiere; strizzò gli occhi e poggiò il bicchiere di plastica vuoto sul bancone.

Ritornò a fissarlo, senza spiccicare una parola, e in Jamie crebbe il bisogno di mettersi a frignare come un bambino.

Poi, un attimo dopo fu lui a sgranare gli occhi come una rana perché Michael afferrò saldamente la mano di Jamie.

"Io credo... credo tu non abbia ancora capito che io andrei ovunque, se me lo chiedi tu, Jamie."

Okay, deve essere un sogno per forza, pensò Jamie.

"Oh, cazzo... l'ho detto davvero?" continuò a parlare Michael.

Jamie si limitò ad annuire, la lingua gli si era incollata contro il palato.

Michael gli strinse più forte la mano e si passò quella libera tra i capelli nerissimi; sospirò, borbottò qualcosa che Jamie non riuscì a comprendere, poi gli disse a voce più alta: "Puoi dare la colpa a... qualsiasi cosa strana abbia bevuto?"

Wherever You are (Red Moon Saga 0)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora