Capitolo 1.3

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Tonight
We are young
So let's set the world on fire
We can burn brighter than the sun

We are young - Fun

•••

Casa Bennett si era trasformata nel giro di pochi minuti in un circo.

Alan aveva disteso Belinda sul divano e stava tentando di farla rinsavire; Evan stava sbraitando a destra e a sinistra come un pescivendolo al mercato, ma quello era il suo consueto modo di reagire ogni qualvolta succedeva qualcosa che lo sconvolgeva perché quel ragazzo aveva bisogno dei suoi tempi per accettare le novità e, probabilmente, quella sera si sarebbe sbronzato proprio come quando Alan e sua madre avevano confessato di stare insieme.

Rachel era rimasta seduta sulla poltrona del salone, stava osservando il tutto da dietro le lenti tonde dei suoi occhiali, facendo rimbalzare i suoi occhi azzurri da una persona all'altra; Michael aveva la sensazione che quella ragazzina avesse tanta voglia di scoppiare a ridere, ma si stava contenendo.

Mason stava cercando di fermare in tutti i modi la marcia nervosa del suo ex ragazzo, ma con scarsi risultati, mentre Jamie era rimasto immobile al suo fianco, con ancora la mano stretta saldamente alla sua e gli occhi sgranati e fissi su quel ragazzo che, rimasto fermo sulla soglia della porta, aveva portato novità e scompiglio in casa Bennett.

"Tu non puoi essere nostro fratello! Non è possibile! E come hai saputo il nostro indirizzo? Oh, cazzo, sei un maniaco!"

Evan si mosse di scatto verso Timothy, con l'intenzione di volerlo attaccare e, considerata la fisicità robusta di entrambi i ragazzi, Michael era certo che una zuffa tra quei due avrebbe potuto portare parecchi danni. Mason, però, si piazzò davanti ad Evan e gli diede una spinta, facendo leva sulle sue spalle. "La smetti di comportarti come un esaurito, idiota?" sbraitò.

"Gesù..." mormorò Jamie al suo fianco. Michael abbassò il capo verso di lui e vide il suo viso magro farsi sempre più pallido.

Michael rilasciò un lungo sospiro, si passò una mano tra i capelli, grattandosi nervosamente il cuoio capelluto, poi districò le loro dita unite per potergli circondare le spalle e farselo più vicino. Jamie sussultò debolmente, poi sospirò anche lui e posò il capo contro il suo petto.

Michael sapeva che quello non era il momento adatto per bearsi della vicinanza di Jamie, ma il suo corpo non la pensava allo stesso modo e non andava di pari passo con il suo cervello.

Che novità.

"Io sarei un esaurito, Mason?! Questo tipo si è presentato qui all'improvviso, dicendo che mio padre è anche suo padre, e io dovrei starmene tranquillo? Se vuoi gli preparo anche un aperitivo, cazzo!"

Mason socchiuse, minaccioso, le palpebre e guardò Evan come se avesse improvvisamente voglia di volerlo prendere a sberle o strozzarlo. Michael non l'avrebbe di certo fermato perché il suo migliore amico spesso non sapeva minimamente comportarsi da adulto.

"Senti, mi dispiace avervi sconvolto, ma se mi lasciassi spiegare e raccontare tutta la storia, magari..." provò a difendersi Timothy, ma Evan non lo fece finire di parlare.
"Tu non devi raccontarci proprio nessuna storia!" continuò ad alterarsi.

"Fallo parlare, Evan," si espresse Jamie, improvvisamente.

Evan ruotò di scatto il capo verso suo fratello e lo fissò con occhi spiritati, facendo viaggiare quello sguardo da pazzoide anche su Michael.

Il suo corpo si irrigidì in risposta perché, probabilmente, Evan non aveva mai visto Michael abbracciare suo fratello.

Nonostante una parte del suo cervello gli stesse urlando a gran voce di allontanarsi da Jamie, lui non lo fece, anzi, guardò male il suo migliore amico, tentando di fargli capire con lo sguardo quanto stesse esagerando con le sue reazioni istintive e da testa di cazzo impulsiva. 

Wherever You are (Red Moon Saga 0)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora