Capitolo 2.4

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Oggi...

"State facendo troppo baccano. Mi farete crollare la casa," pronunciò Michael con tono di accusa in direzione dei suoi baristi.

Simon e Bran stavano balzando da una parte all'altra del giardino di casa Bennett-Rivera come se fosse stata casa loro, ficcanasando in giro con la scusa di voler attaccare dei palloncini perché nessun compleanno, secondo loro, sarebbe andato per il verso giusto senza palloncini e un bel barbecue.

Anche se era presente della strana carne finta, soprannominata in quel modo sempre dal duo delle meraviglie, perché avrebbero partecipato a quella festa ben tre vegetariani, tra cui il festeggiato.

Jamie sogghignava, in una mano aveva una manciata di patatine alla paprika che stava sgranocchiando mentre faceva viaggiare i suoi occhi sempre attenti dal suo uomo, tutto accigliato ed infastidito, ai suoi rumorosi baristi.

Da quando Michael aveva preso le redini del Red Moon, trasformandolo da un locale gay-friendly in un locale esclusivamente gay, Jamie era stato accompagnato in quegli anni da svariati baristi, ma nessuno era stato come Simon e Bran.

Jamie sapeva che un giorno anche loro avrebbero abbandonato il Red Moon, percorrendo una nuova strada del loro cammino, e il pensiero lo rattristava costantemente perché si era affezionato a quei due, li considerava amici e anche Michael si era affezionato a loro anche se ogni giorno affermava di aver voglia di strozzarli.

"Hai sentito, Bran? Batman pensa che potremmo fargli crollare la bat-villa," si rivolse Simon al suo migliore amico mentre apriva, senza un apparente motivo, la porta del piccolo capanno dove erano riposti tutti gli attrezzi per la cura maniacale del giardino, di cui si occupava Alan.

Bran si avvicinò al suo compagno di lavoro/guai, appiccicò con un pezzo di scotch un palloncino verde contro la porta del capanno e si mise anche lui a ficcanasare all'interno.

"Ma per chi ci ha preso? Per due palle demolitrici?" replicò Bran.

"Direi, visto che siete due scassapalle," si intromise Wesley, il compagno di Simon.

"Si può sapere cosa state cercando?" domandò Michael sempre più infastidito da quei due.

Jamie ridacchiò, il suo fidanzato lo sentì e girò di scatto il capo verso di lui, fissandolo intensamente con un sopracciglio nero inarcato all'insù. Jamie gli fece un occhiolino e Michael lo squadrò, come per dirgli: "A te ci penserò più tardi". Un brivido di eccitazione gli percosse la schiena.

Non vedo l'ora, Batman.

"Vogliamo vedere un po' se è vera questa teoria gay che Batman e Robin se la intendono e siamo alla ricerca di conferme," rispose Bran.

"Conferme a forma di sex toys," replicò Simon, poi richiuse la porta del capanno. "Qui non ci sono oggetti dalla forma fallica, Bran," disse al suo migliore amico.

"Io non li conosco," borbottò Joel, messo a disagio dal comportamento di quei due.

"Qualcuno ha detto sex toys?" chiese Ryan, aggiungendosi alla coppia di amici ricercatori di oggetti dalla forma fallica.

"Ryan... santa pazienza," sospirò Logan Spears, ma Ryan lo guardò, gli fece un sorrisone da Stregatto ed ignorò il suo richiamo.

"Cristo, ci mancava solo lui," borbottò Michael, scuotendo il capo.

Diana, sorella minore di Toby e unica ragazza presente a quella festa, proruppe in una rumorosa risata di pancia, affermando, dopo essersi quasi rotolata a terra: "Finalmente mio fratello si è trovato degli amici simpatici!"

Wherever You are (Red Moon Saga 0)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora